A valle dell’undicesimo turno, le panchine liguri si sono scoperte più instabili che mai con Genoa, Sampdoria e Spezia in piena crisi di risultati.
Ballardini sempre più in bilico
Il pareggio 0-0 contro il Venezia in casa, tra i fischi dei sostenitori, di certo non ha aggiustato la situazione. Se pur vero che il grifone viaggia a +2, sia di punti che di posizione in classifica rispetto alla scorsa stagione di questi tempi, è anche vero che il gioco latita ed i 22 gol incassati non consentono di stare tranquilli.
Il passaggio tra la vecchia e la nuova società è sempre in corso, ma Pirlo potrebbe essere il successore già designato. L’ex allenatore juventino potrebbe essere il nuovo mister dal respiro internazionale che i nuovo proprietari si sono prefissi.
Empoli potrebbe rappresentare seriamente l’ultima spiaggia per mister Ballardini. Andreazzoli, tra l’altro ex grifone per sole otto gare alla guida dei rossoblù, potrebbe scrivere la parola fine al Ballardini 4.0 a Genoa.
Sampdoria, il destino di D’Aversa non è legato solo al campo
Anche sponda blucerchiata la guida tecnica di Genova non è che sia tranquilla. 9 punti in 11 partite sono il bottino di un attacco che non decolla nonostante l’arrivo di bomber Caputo ed una difesa che fa anche peggio. Si sapeva che la successione al nono posto di Ranieri sarebbe stata opera ardita, ma un peggioramento del genere era difficile da immaginare. D’Aversa non è riuscito a dare ancora la sua impronta e domenica c’è il Bologna galvanizzato di mister Mihajlovic. La squadra è da ieri sera in ritiro nel bresciano ed anche se l’isolamento ha un obiettivo dichiarato di trovare la tranquillità. Non è scontato che non ci sia un obiettivo punitivo.
Contro i felsinei, D’Aversa dovrà reinventarsi il centrocampo con le assenze di Damsgaard e Silva con Iachini che ha già dato la sua disponibilità a subentrare e con Liverani in seconda battuta.
Fatto sta, però, che Ferrero è un po’ in difficoltà con altre sue aziende che hanno diversi debiti verso terzi. Il patron blucerchiato sta provando a risolvere alcune questioni con concordati e le decisioni arriveranno entro fine novembre. Nel caso le decisioni fossero negative, Ferrero dovrà trovare liquidità per risarcire i creditori e di conseguenza potrebbe beneficiarne D’Aversa rimanendo sulla panchina per motivi strettamente economici.
Thiago Motta non rischia subito, ma i risultati non soddisfano
Dei tre attuali mister liguri, Thiago Motta, al momento dovrebbe essere il più tranquillo, nonostante la peggiore posizione in classifica, la peggiore difesa della serie A ed il peggior attacco tra le tre.
Motta ha tanta fiducia da parte della società, dimostrata anche dal contratto che scadrà a giugno 2024, anche se i risultati non stanno ripagando tutto questo credito vantato.
Le attenuanti non mancano: i tanti casi Covid nel precampionato che hanno praticamente fatto saltare la preparazione alla rosa, i tanti infortuni muscolari che ancora oggi si susseguono ed una rosa costruita in corsa con tanti elementi arrivati nelle ultimissime ore di calciomercato.
Tante sono le attenuanti, ma contro il Torino non è possibile un nuovo passo falso, sia dal punto di vista del gioco che del risultato. Contro la Fiorentina, i bianconeri liguri non sono mia riusciti a concludere verso la porta avversaria e questo non è certo un segnale di ripresa.
A Cagliari Giulini ci mette la faccia
Dall’arrivo di Mazzarri alla guida del Cagliari non è cambiato granché anche se la società intravede segnali di ripresa.
Nel post gare di Bologna ha parlato direttamente il presidente che ha ritenuto di metterci lui la faccia in un momento così negativo.
Mazzarri, al momento, non si tocca anche perché dei progressi in fase difensiva, dal suo arrivo, ci sono stati.
La decisione potrebbe essere qualche giorno di ritiro per provare a ritrovare la giusta via in isolamento. Ad attendere gli isolani sabato sera ci sarà l’Atalanta, avversario non proprio dei più semplici, anche se l’appuntamento di Champions con CR7&Co. potrebbe pesare atleticamente.