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Le pagelle alla 24° di Serie A: il nome delle bocciate fa rumore

Salernitana, Juventus e Napoli le peggiori della classe. Inter e Milan ben avviate, Monza appena sufficiente: le pagelle alla 24°

Juventus nettamente bocciata, mentre l’Inter questa volta non è da dieci: le pagelle alla 24° di Serie A vedono continuare il periodo buio per i bianconeri.

Ma i bianconeri non sono i soli a risultare nettamente insufficienti.

Le pagelle alla 24°: tante le bocciate

Questa volta l’Inter prende in pagella e non il solito 10.

Nel match contro la Roma (5), i neroazzurri praticamente non hanno giocato per tutto il primo tempo, per poi scatenarsi nella ripresa e portare il risultato a casa. Una prova di forza da parte dei neroazzurri che, per un tempo, si sono mostrate molto fragili. La squadra di De Rossi, invece, sembra aver perso la solidità difensiva nel secondo tempo, oltre che lo smalto offensivo. Un calo di prestazione repentino che accende qualche campanellino d’allarme in casa Roma.

Crolla nettamente la Juventus (0) contro un Udinese (10) accortissima in difesa ed abile a sfruttare l’occasione nitida.

Gli uomini di Allegri, oltre a qualche minuto nel primo tempo ed ad un’occasione di Milik alla fine della prima frazione, non hanno praticamente mai tirato in porta (0 tiri nel secondo tempo), non hanno saputo costruire niente di utile ed hanno rimesso in mostra tutti i limiti che si palesavano qualche tempo fa. L’Udinese è, come al solito, una squadra sicuramente non ricchissima di qualità, ma gregaria e che sa soffrire. Ed ha portato a casa un gran risultato che dona morale, oltre che punti preziosi per la salvezza.

Un Milan (10) perfetto macina il Napoli (0) che, praticamente, a Milano non è mai arrivato.

Funziona benissimo la catena di sinistra rossonera, con Hernandez e Leao in gran spolvero. I rossoneri sono stati padroni del gioco ed hanno rischiato poco e niente contro un Napoli spento ed irriconoscibile. Gli uomini di Mazzarri sono praticamente incommentabili e le voci di un esonero del tecnico toscano mettono in mostra che le difficoltà non sono solo a livello tecnico.

L’Atalanta (10) ci mette pochissimo a domare un Genoa (5) propositivo, ma molto fragile in difesa.

Il solito De Ketelaere apre le danze e propizia diverse azioni offensive degli orobici, che non si lasciano spaventare dal gol dell’ex arrivato ad inizio secondo tempo. L’Atalanta gestisce ritmo e gioco, senza mai andare in affanno e senza mai mostrare segni di cedimento. Curiosità: un controllo VAR, che poi ha portato ad annullare un gol a Pasalic, è durato circa 7 minuti.

Una partita senza patemi d’animo per il Bologna (10), troppo forte per questo Lecce (0) brutto e spento.

Gli uomini di Thiago Motta non hanno fatto per niente fatica ad ottenere un risultato tondo. Inoltre hanno mostrato di saper segnare con ogni componente della propria squadra. Disarmante, invece, la prestazione del Lecce: fisicamente impalpabile, caratterialmente non responsiva. Ed ora la zona calda è abbastanza vicina visto che dietro corrono (e non poco ndr).

La Lazio (8) è cinica e spietata contro un Cagliari (3) che, oltre a non saper più vincere, sembrerebbe non aver più cartucce da sparare a proprio sostegno.

Gli uomini di Sarri hanno approfittato della pochezza difensiva dei sardi, imprecisi e spesso fuori posizione, ed hanno portato a casa una vittoria che regala morale e classifica. Per i sardi, invece, ancora un passo indietro rispetto a quanto ammirato durante la metà di questo campionato: manca la qualità offensiva ed in difesa si fatica tanto. E la classifica non aiuta.

Una prestazione autorevole della Fiorentina (10) spazza via critiche e Frosinone (3).

Gli uomini di Italiano, che ritrovano anche il gol di Belotti, sono stati belli da vedere e cinici sottorete come mai era accaduto fino ad oggi. Il Frosinone, invece, sembra essere su un’altalena: alterna belle prestazioni (non sempre seguite dal risultato ndr) a prestazioni opache ed imprevedibili. Anche per loro, adesso, la classifica inizia a farsi molto corta.

Il Torino (5) non riesce ad andare oltre il pari con il solito Sassuolo (5) che ritrova 1 punto dopo 3 sconfitte.

In realtà il Torino ci ha provato molto di più rispetto ai neroverdi, ma vuoi per l’imprecisione degli attaccanti granata, vuoi per Consigli che si è esaltato, non è riuscito a portare a casa il risultato pieno. Il Sassuolo, come al solito, è deludente e sterile nel gioco e nelle idee. Il punto, però, serve ai neroverdi per provare a cambiare marcia ed a raggiungere posizioni più sicure.

Una partita noiosissima quella tra Monza (4) e Verona (6).

4 alla squadra allenata da Palladino perchè quasi è scesa controvoglia in campo e sembra cbe non abbia mai cercato di ottenere la vittoria. Il Verona, pur con i mezzi limitati, ha controllato gli avversari ed ha provato un paio di trame interessanti, ma non è mai riuscita a mettere in ansia Di Gregorio.

Lo scontro diretto tra Salernitana (0) ed Empoli (10) premia i toscani dell’ex Davide Nicola e causa l’ennesimo ribaltone in casa campana, con l’esonero di Pippo Inzaghi e l’arrivo di Fabio Liverani.

Davvero poca roba i granata, distratti difensivamente ed offensivamente sterili, quasi assenti nel primo tempo. Battaglieri gli uomini di Davide Nicola, che ottengono risultato pieno e, ad oggi, sarebbero salvi.

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