L’importanza di Emre Can

In una Juventus decimata, anche se in una buona condizione atletica, spicca soprattutto l’importanza di Emre Can.

La capacità del tedesco di ricoprire più ruoli e la sua capacità di mettere ordine sembrerebbe essere la chiave tattica che ha permesso la svolta ai bianconeri.

Copre ogni ruolo

In ritardo di condizione dopo l’operazione alla tiroide, l’ex Liverpool vive un buono stato di forma e, complice l’infortunio di Khedira, è schierato spesso titolare.

E le sue prestazioni sono a dir poco ottime.

Nel match contro l’Atletico giocò come terzo centrale di difesa a destra, ruolo già ricoperto al Liverpool.

Precedentemente Massimiliano Allegri schierò il tedesco solamente come centrocampista, con prestazioni altalenanti.

Contro il Cagliari il centrocampista tedesco è stato impiegato in entrambi i ruoli: mezzala accanto a Pjanic e difensore centrale in sostituzione dell’infortunato Caceres.

Fonte di gioco e pedina tattica

Come centrocampista è stato fondamentale per Miralem Pjanic.

Il suo lavoro tattico, infatti, ha permesso al bosniaco di svariare in ogni zona del campo e di essere libero dai compiti difensivi.

Come difensore ha alzato il baricentro difensivo, andando a pressare gli avversari sulla linea dei centrocampisti, impedendo le ripartenze cagliaritane.

Ha mostrato anche con buona scelta nei tempi di recupero: solo 1 fallo fatto per lui, a dispetto dei 3 subiti.

La Juventus ha impostato un pressing molto alto anche grazie alle caratteristiche del centrocampista tedesco: il più veloce dei suoi nello sprint (33.59 km/h) ed il migliore della partita nel recupero delle palle perse (6).

E’ stato anche un’ottima fonte di gioco: 51 passaggi riusciti, solo 3 in meno rispetto a Pjanic, fanno di lui una fonte alternativa al bosniaco e a Bonucci.

Dunque la svolta tattica bianconera parte dall’importanza di Emre Can, capace di coprire più ruoli in campo e sempre tatticamente ordinato.