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Juventus-Spezia: Allegri presenta la sfida ai liguri

Allegri continua a ripetere che lo scudetto non è un obiettivo raggiungibile, ma intanto i risultati continuano a sorridere, meno il gioco.

Allegri dovrà rinunciare ancora a Dybala e a Chiellini. Rientrano Rugani e Bernardeschi.

Quali sono le insidie della gara di domani?
“Lo Spezia ha vinto quattro trasferte, è una squadra che gioca e che lascia sempre tre giocatori davanti. Hanno tecnica, poi più si va avanti più i punti diventano pesanti e più è difficile vincere le partite. Domani ci sarà lo stadio quasi pieno, dovrà esserci una bella spinta anche da parte dei tifosi”.

Rugani dall’inizio?
“Domani sarà disponibile e probabilmente partirà dall’inizio. Sugli infortunati: Bonucci è fermo, bisogna ringraziarlo perché ha giocato partite dove non stava bene; Alex Sandro sta procedendo bene e credo di averlo per il Villarreal, De Sciglio non sarà convocato per un problema al ginocchio che ha da un po’ di tempo e domani bisogna fermarlo, Chiellini ancora out, Bernardeschi è al 100%. Dybala ieri è uscito anzitempo dall’allenamento per un dolorino al flessore, non sentiva ancora la gamba libera e quindi domani non ci sarà. Ha avuto un risentimento al flessore”.

Vlahovic deve riposare? Bernardeschi dall’inizio?
“Non è pronto Bernardeschi per partire dall’inizio. Ho pensato e sto pensando di far partire dalla panchina Vlahovic, deciderò domani”.

Scaramantico lei sullo scudetto o troppo ottimista Dybala?
“C’è un pensiero che è quello del club dove bisogna lottare tutti per gli obiettivi maggiori. Poi c’è la roba pratica, quella dei punti e dei numeri. Noi siamo quinti, se l’Atalanta batte il Torino noi siamo dietro. Abbiamo tre squadre davanti e servono 84 punti minimo per vincere lo scudetto e noi non ci possiamo arrivare purtroppo. Visto che siamo quinti dobbiamo pensare al quarto posto, tanto le parole poi non servono a niente. Poi è normale che quando sei alla Juventus punti sempre al massimo. Sia in Champions, che in Coppa Italia ma in campionato purtroppo siamo lì e non possiamo farci niente”.

L’evoluzione di Danilo è quella di diventare un centrale?
“Ha già giocato da centrale, è un giocatore intelligente, carismatico e ha voglia di vincere. In futuro può giocare anche da centrale, la cosa bella come gli altri anziani è che si mette sempre a disposizione”.

Cosa si aspetta dalla coppia Morata-Kean?
“Se giocano Morata e Kean potrebbero giocare ugualmente con due punte, sono diversi da Vlahovic, spaziano di più”.

La Juve può fare a meno di Dybala?
“Tecnicamente come si fa a discutere un giocatore come Paulo. Poi ci sono gli aspetti contrattuali che non dipendono da me, Paulo è otto anni che è alla Juventus e credo sia indiscutibile”.

La coesistenza Arthur-Locatelli?
“Hanno fatto una buona partita ma insieme a loro ha fatto bene anche Rabiot che è quello che dà più sostanza”.

Ci sono motivazioni su tutti questi problemi muscolari di Dybala?
“A saperlo avremmo risolto. Stiamo valutando tutte le cose fatte, con i preparatori atletici e con i dottori per capire come gestire al meglio. Capire da cosa possono dipendere, lo stiamo facendo per cercare di capire al meglio”.

Come ha visto il percorso di Pogba a Manchester?
“Sul mercato, parlare di Pogba o robe non ha senso. Lui è un giocatore del Manchester e non so cosa farà il prossimo anno, abbiamo un bel rapporto ma in quetso momento non ha senso parlare di mercato. Dobbiamo pensare ai nostri obiettivi”.

A centrocampo ancora straordinari per quei tre?
“Devono giocare una partita di pallone, son giovani. Ne hanno da giocare, Locatelli è stato una piacevole sorpresa per la tenute a livello mentale nel numero delle partite. Non è semplice prepara tutte le partite per vincere. Si è abituato subito e ha le caratteristiche per giocare tanti anni alla Juventus. Il giovane può fare uno spezzone, domani è una partita importante, stanno bene e sono tre giorni che riposano”.

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