Riassunto delle puntate precedenti
Cerchiamo di fare uno spiegone delle puntate precedenti. Chi vi scrive è Sandro, un appassionato di calcio che da settembre ha fatto il passo di andare a convivere con la sua fidanzata. La fidanzata, ragazza amorevole e premurosa, ha tanti pregi, ma un grandissimo difetto: non capisce nulla di calcio, ma cerca in tutti i modi di compiacere il suo amato cercando di appassionarsi a questo strano mondo del pallone.
Al nostro Sandro piacerebbe passare i weekend seduto sul divano a guardare qualsiasi partita (dalla Serie A italiana alla Serie C ungherese), ma non ci riesce perchè la vita di coppia offre alternative alle quali non ci si può sottrarre.
Ma passiamo la parola a Sandro e vediamo se è riuscito a vedere Juventus vs Inter sabato scorso.
Il big match del sabato sera
Le partite del sabato sera sono le più interessanti e le più suggestive, ma le più complicate da vedere se si ha una fidanzata che vuole partecipare a tutti gli eventi sociali della zona. Questo sabato c’era una cena di gala in un bellissimo castello medioevale con tanto di ospiti blasonati e importanti uomini e donna d’affari. Già il fatto che mi sarei dovuto impupazzare tutto mettendomi giacca e cravatta mi faceva venire l’orticaria, figuriamoci se fossi stato felice di perdermi pure il Derby d’Italia.
“Non esiste proprio! Mi hai già fatto fare una figuraccia la volta scorsa durante la degustazione di vini per vederti quel cafone mezzo portoghese e mezzo giapponese! No! Il tablet non te lo porti!”
“Uno: Nainggolan è indonesiano con passaporto belga; Due: il tablet me lo porto altrimenti non vengo!”
Vi risparmio tutta la discussione, ma alla fine mi sono dovuto installare skygo sul telefonino per non portarmi il tablet che poteva essere troppo invasivo.
L’arrivo al castello
Bisognava essere lì alle 21.15 Il che significava che avrei dovuto ascoltare per radio almeno i primi 20 minuti della partita perchè non potevo guardare la partita e guidare e Raimonda di sera non guida. Il fatto che le donne non guidino di sera non l’ho mai capito, di cosa hanno paura? Lo sanno che ci sono le luci nelle auto?
Alla traversa di Mandzukic abbiamo rischiato di essere tamponati perchè ho inchiodato per il nervoso.
Arriviamo al Castello e, durante l’aperitivo di benvenuto, Raimonda mi fa conoscere alcuni suoi amici che siederanno al tavolo con noi: la contessina Servelloni Mazzanti Viendalmare, la signora Bolla, i coniugi Bertani, la contessa Ruffino, i fratelli Gancia, Donna Folonari, il barone Ricasoli, il marchese Antinori, i Serristori, i Branca e i Moretti, quelli della birra. A metà di quel giro di presentazioni ero già completamente ubriaco!
A tavola!
Ci sendiamo a tavola (oramai era appena iniziato il secondo tempo) e furtivamente tiro fuori il telefonino e lo nascondo tra le gambe come quando a scuola avevo compito in classe e dovevo copiare da un libro sotto il banco.
Tutto fila liscio fino al 57° minuto quando Icardi viene bloccato da Benatia, forse per un fallo di mano. Parte una piccola parolaccia e vengo sgamato. Raimonda sorride nervosa e cerca di parlare del secondo antipasto, ma tutti di girano verso di me e si accorgono che sto vedendo la partita. “Ma la colpa è nostra che continuiamo a seguire questo sport malato…” iniziano i commenti dei commensali “oramai è solo business…” e tante alltre frasi fatte fino a quando non sento un “sì, ma quanto stanno?”
“Zero a zero, siamo al sessantesimo”
parte un coro dei commensali: “e allora guardiamoci insieme quest’ultima mezz’ora”
Il triplice fischio
Stasera ha vinto Sandro e tutti i fidanzati repressi che sono contretti a rinunciare alle partite per andarsi a sorbire delle noiosissime cene o delle presentazioni di libri soporiferi, ma andrà sempre così?
Lo scopriremo nelle prossime settimane.