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Marco Iacobucci EPP / Shutterstock.com

Juve: il dopo Allegri è un rebus intrigante che potrebbe non parlare italiano

Il dopo Allegri in casa Juventus potrebbe non parlare italiano. In pole position ci sarebbe Zidane, ma si parla anche con Guardiola. No ad Inzaghi

La Juventus ed Allegri si allontanano ed è sempre più probabile l’addio a fine stagione. Al tecnico livornese viene “contestata” la mancanza del gioco dominante, chiesta dal Presidente Agnelli ad inizio stagione dopo aver acquistato Cristiano Ronaldo. Per tirare le somme definitive si aspetta la fine della stagione ma, se ci sarà l’eliminazione contro l’Atletico Madrid, l’addio del tecnico livornese sarà praticamente certo. Il futuro? E’ un rebus intrigante.

Il dopo Allegri cambia mentalità

Il dopo Allegri, dunque, porterà un cambio di mentalità nel gioco bianconero.

Andrea Agnelli vorrebbe una squadra con un gioco propositivo dal primo all’ultimo minuto, cosa che con Allegri non è mai certa.

Tutt’altro: il tecnico livornese spesso tende ad aspettare l’avversario, cosa che di certo non concilia con la richiesta di dominio del gioco fatta dal presidente Agnelli che, nel corso della stagione, ha avuto qualche “battibecco” con l’allenatore.

Si parla con Zidane

Un nome su tutti circola in queste ore. E’ quello di Zinedine Zidane.

Il tecnico francese, fermo da Giugno dopo l’esperienza al Real Madrid, è il candidato numero 1 alla successione di Massimiliano Allegri.

Zidane conosce bene l’ambiente bianconero e non ha mai nascosto la sua voglia, un giorno, di confrontarsi con la panchina della Juventus. Inoltre saprebbe come sfruttare al meglio giocatori come Cristiano Ronaldo, allenato durante l’esperienza madrilena, e Dybala, stimatissimo dal tecnico francese.

Contatti tra i bianconeri ed il tecnico francese ci sono già stati, ma per l’eventuale sì definitivo si deve aspettare Maggio: Zidane vuol valutare bene tutte le eventuali proposte che potrebbero pervenirgli, tra cui quella del Manchester United che ancora non ha deciso il futuro di Ole Gunnar Solskjær.

Intriga Guardiola

Un altro nome che intriga il mondo bianconero è quello di Pep Guardiola.

L’attuale allenatore del Manchester City ha mostrato sempre ammirazione verso la Juventus ed anche la dirigenza bianconera stima tantissimo il tecnico spagnolo.

Una prima chiamata tra Agnelli e Guardiola c’è stata e si è registrata una piccola apertura. Ma tutto dipenderà dal cammino del Manchester City in Champions League: se gli inglesi dovessero riuscire a vincere il torneo, allora Guardiola potrebbe seriamente pensare di lasciare l’Inghilterra. In caso contrario lo spagnolo potrebbe accettare la sfida di riprovarci, visto la grande qualità della squadra ed il budget (praticamente infinito) del proprietario arabo del Manchester City.

Ritorno?

Da non escludere anche un romantico ritorno: Deschamps o Conte, anche se paiono abbastanza difficili da praticare.

Pare difficile che Didier Deschamps lasci la Francia, con cui si è laureato Campione del Mondo, prima della kermesse di Euro 2020.

Antonio Conte invece, anche se libero, è una pista difficilmente praticabile: nonostante i buoni rapporti con la dirigenza bianconera, qualcuno non ha ancora digerito il burrascoso addio di qualche anno fa. Inoltre il tecnico leccese sembra orientato verso altre mete: Real Madrid ed Inter.

Non ci saranno scommesse

Di certo non ci saranno scommesse.

Ed è per questo che è stato escluso a priori il nome di Simone Inzaghi, fortemente sponsorizzato da Fabio Paratici. Al pari dell’attuale allenatore laziale sono state escluse le candidature di Di Francesco e Sarri, ritenute più che altro scommesse e che non danno le dovute certezze.

Allegri e la Juventus non sono mai stati così lontani, ma il dopo Allegri è un rebus che non sarà risolto prima di Maggio.

 

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