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Juric presenta l’esame Sassuolo

Juric presenta il Sassuolo e la sfida che attende il suo Torino alla ricerca di conferme sul gioco e di miglioramento per quanto subito dalla Salernitana.

Juric, dopo la vittoria contro la Salernitana è in cerca di conferme sia dal punto di vista del gioco che del risultato nell’anticipo di domani sera al Mapei Stadium.

Ci presenti il Sassuolo

Sarà una partita diversa rispetto all’ultima, sono una realtà consolidata e hanno fatto un grande calcio negli ultimi anni. Continuano il lavoro di De Zerbi, il nuovo tecnico Dionisi la pensa simile a lui.

Il Sassuolo crea tanto: è un esame per la vostra squadra?

Spero che tirino un po’ meno (ride, ndr). Hanno qualità e giocatori di livello molto alto, sono forti e hanno gioco. E’ normale che tirino tante volte, speriamo che Vanja non abbia troppo lavoro da fare. Vogliamo metterli in difficoltà.

Ci saranno rotazioni sulla trequarti?

Abbiamo diverse opzioni, ci sono quattro giocatori a disposizione. Questi ruoli si cambiano molto, ma decido domani. Pjaca o Brekalo e Linetty o Praet, spesso giocano tutti e quattro e possono giocare dove vogliono. Pjaca gli piace di più partire da sinistra.

Ha riscontrato problemi a livello psicologico?

No, siamo all’inizio ed è ancora una scoperta totale. Dal mercato sono arrivati giocatori alla fine, per me è tutto da scoprire. Ma il Toro non aveva qualità per andare in Champions, erano in linea con le qualità. Veniamo da una bella partita, ora cerco conferme anche se l’avversario sarà tosto.

Domani è il primo vero test per il futuro?

Contro la Salernitana mi è piaciuto il primo tempo: siamo arrivati con il gioco e con le idee, poi siamo mancati nell’ultimo passaggio o negli smarcamenti. Abbiamo dominato, ma per vincere queste gare devi crescere. Domani sarà diverso, non riusciremo a dominare.

Dove vuole vedere i maggiori miglioramenti?

Con la Salernitana abbiamo concesso poco ma rischiato tanto, questo è da migliorare. A Reggio Emilia voglio fare bene, ho tante aspettative e voglia di giocare contro una grande squadra. Sarà un grande esame per noi come squadra.

Brekalo e Praet possono partire dall’inizio?

Come detto, lì davanti devi essere brillante per saltare l’uomo. Puoi fare 60 o 30 minuti, spesso ho fatto così: ho la fortuna di avere giocatori di qualità e talento. Praet ha la testa giusta, anche Brekalo si è già inserito bene.

Trasmette grande serenità.

Sono sempre sereno: ho un gruppo che si applica, tutto il contrario di ciò che mi era stato raccontato. E’ un dato che ti porta serenità, anche se sbagliano si applicano e questa è una bella soddisfazione.

Come sta Izzo?

Non riesce a smaltire una botta di due settimane fa

Che rapporto ha instaurato con la piazza? Sembra già un idolo

Vuol dire che sono disperati (ride, ndr). Come caratteristiche, vorrei fare un calcio con ciò che si identifica il tifoso del Toro. Dobbiamo affrontare le gare con grinta, può capitare la giornata storta ma speriamo che sia poche volte. Era simile all’Hellas, dove prima di me c’erano allenatore che facevano un gioco che non entusiasmavano. Tocca a noi dimostrare che possiamo divertire la gente: quando facciamo le cose bene, c’è un bel carico emotivo da parte della tifoseria.

Giocherà Rodriguez?

In quel ruolo abbiamo anche Buongiorno, hanno caratteristiche simili: Djidji è più muscolo, loro due sono più di intelligenza tattica e meno di aggressione totale. Domani sceglierò uno tra Rodriguez e Buongiorno.

Come avete preparato la partita?

Loro hanno sempre palleggiato molto, il loro attacco è tra i migliori d’Italia e sono tutti nazionali. Sono forti nell’uno contro uno, è difficile affrontarli.

Zima può essere confermato?

Quando prendi un giocatore, lo metti. Può crescere fisicamente, deve riempirsi per diventare più tosto ma mi ha colpito perché è un ragazzo sveglio. E’ subito entrato dentro, cerca di imparare velocemente e questo ti spinge a dargli subito l’occasione.

Come devono giocare Ansaldi e Pjaca sulla stessa fascia?

Si sono schiacciati troppo contro la Salernitana: volevamo creare superiorità, ma ci manca ancora qualche conoscenza.

Che rapporto sta nascendo con Torino?

E’ una città fantastica. Non me l’aspettavo così bene.

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