Dopo la sconfitta di misura a Napoli, Juric vuole tornare a correre in casa contro il Genoa.
Che squadra è il Genoa e che emozioni proverà?
“Sono in salute, hanno tante opzioni e diversi giocatori interessanti. Stanno bene a livello emotivo, ma a Marassi vivo qualche sentimento in più: qui, invece, sarà diverso”.
Come giudica la sua rosa?
“Abbiamo una rosa competitiva, ma quando siamo al completo siamo in troppi. E possiamo fare variazioni, oltre ad avere tanta qualità”.
Come vanno letti i cinque gol subiti nel finale?
“C’è un po’ di tutto: con i cambi giusti, come a Sassuolo, mettevamo gente giusta al posto giusto. A Napoli stavamo vivendo un momento positivo della gara, non si prevedeva un gol e il Napoli non stava creando. C’è stato un rimpallo che è arrivato sulla testa del più forte. Abbiamo perso tanti punti nel finale, è un rammarico come successo con Atalanta, Lazio e derby. Non è una questione psicologica: se ti metti dietro e difendi, puoi pensare al passato e subisci; a Napoli, stavamo continuando a giocare. E anche nelle altre gare avevamo l’atteggiamento giusto”.
Che step dovete fare adesso?
“Dobbiamo migliorare: ci sono sensazioni positive perché facciamo prestazioni buone, ma dobbiamo crescere in tante cose. Ci stiamo lavorando, è un anno particolare perché ti alleni meno del solito. Dobbiamo migliorare nella fluidità del gioco, stiamo facendo errori tecnici e di movimento che faccio fatica ad accettare. Quando invece facciamo tutto bene, diventiamo pericolosi”
Come sta vedendo Singo e Aina?
“Singo sta crescendo, è uno che apprende molto da tanti punti di vista. E anche Aina può crescere molto di più. Ci mancano i loro gol: sono abituato che gli esterni entrano dentro, ma gli manca un po’ di convinzione. Devono fare quattro o cinque gol a testa”
Belotti titolare?
“Ci sto pensando, anche se non riesce a ripetere gli scatti. Ma sta meglio, sta diventando un’opzione seria dall’inizio o a gara in corso. L’importante è che trovi continuità e non si faccia male, deve ritrovare certezze dopo gli ultimi due anni”
Singo, Praet, Pjaca e Verdi: qual è la loro condizione?
“Praet è disponibile, Singo sta bene mentre il recupero di Pjaca e Verdi è ancora un po’ lungo, non ci saranno a Milano e nemmeno in quella dopo”
Dovete ancora sbloccarvi come squadra?
“Non siamo così forti, non puoi pensare in questo modo. Sono contento di ciò che ho visto, ma sono consapevole che bisogna crescere molto. Abbiamo raccolto molto meno di quanto meritassimo, ma è un dato di fatto: non è colpa della sfortuna, ma abbiamo pagato caro gli errori commessi. La squadra deve crescere globalmente. Dovevamo raccogliere di più”
Domani è da vincere?
“I progressi portano i punti, le piccole cose sbagliate portano punti. Non devi essere ossessionato dai risultati, ma nel calcio quando fai tante partite buone i risultati arrivano. Domani è una gara da non sbagliare, serve una grandissima partita e siamo carichi. Dobbiamo vincere, con ancora più voglia. Se non vinci, le belle prestazioni si dimenticano e diventa un problema”
Come giudica Kone?
“Mi è piaciuto, ha fatto una cavolata con il rigore ma poi ha giocato con personalità. Se lo paragoni a due mesi fa, ha avuto una crescita enorme. Devi scoprire il suo talento e ti scoppia in mano. Vediamo come lavorerà, spero di dargli altre occasioni perché ci può stare in serie A”
Subite poco, ma avete difficoltà a buttarla dentro: da cosa è dovuto?
“C’è un po’ di tutto. Dispiace per cosa ha sbagliato Brekalo, in allenamento ha un’altra freddezza ed è un cecchino. Nel complesso dobbiamo giocare meglio e creare di più, così segneremmo di più. Sprechiamo tante occasioni con passaggi sbagliati, ma arriverà il momento in cui segneremo di più. E’ chiaro che davanti dipendi molto dalle qualità individuali”