Presto, troppo presto per dare un giudizio assoluto sulle prestazioni del Flaco con la sua nuova maglia giallorossa. Quel che è certo, è che il suo esordio non è di quelli da annotare sul calendario. Forma fisica non perfetta o posizione inadeguata? Javier Pastore : perché stai giocando così?
Numeri alla mano
Il nuovo arrivato alla corte di mister Di Francesco porta a casa un’insufficienza piena, figlia di una prestazione sottotono per un giocatore della sua caratura.
Tecnicamente parlando, Pastore ha mostrato giocate semplici senza mai rischiare. Infatti, la sua gara termina con un buon 76% di passaggi completati. Analizzando meglio la qualità di queste giocate, però, scopriamo che solo un tocco su 4 è stato effettuato in direzione della porta avversaria, tutti gli altri sono principalmente diretti ai suoi lati. Questo significa che il ruolo di Pastore è stato quello di smistare palloni in fase di transizione, mentre tutti si aspettavano di vederlo in veste di rifinitore puro, pronto a lanciare sulla corsa i veloci esterni romanisti.
Altro dato interessante, quello relativo ai falli subiti, solo due in tutta la partita. Questo ci racconta che il folto centrocampo del Torino, noto anche per la sua aggressività, non ha mai avuto bisogno di bloccare le avanzate di Pastore, proprio perché si liberava subito del pallone, senza mai rendersi pericoloso o tentare l’iniziativa personale.
Cosa possiamo aspettarci
L’argentino, nel 4-3-3 di Di Francesco, giocherà da mezzala, in posizione arretrata rispetto alle sue precedenti esperienze. Questo ruolo necessita senza dubbio di maggiore ritmo ed intensità nella gestione del pallone, quindi anche la preparazione fisica avrà il suo peso. Pensiamo, però, che il gioco dei giallorossi sia ormai ben rodato, quindi anche Javier Pastore riuscirà a far emergere le proprie caratteristiche : verticalizzazioni, lanci alle spalle della difesa, tiro da fuori. Da tenere in rosa, senza dubbio.