Inzaghi e Darmian in conferenza stampa di presentazione al match di Champions contro lo Shakthar.
Le parole di Inzaghi
Si è parlato di gara svolta contro il Napoli, cosa aggiungerebbe il passaggio del turno in Champions?
“Domenica abbiamo battuto il Napoli con la miglior difesa in Europa. Grande prova di maturità e carattere. Per domani sappiamo che è tutto nelle nostre mani dopo le due vittorie con lo Sheriff, siamo lì. Affrontiamo un avversario che gioca bene, con un ottimo allenatore. All’andata ci hanno messo in difficoltà, entrambe potevamo vincerla, loro hanno palleggiato di più, noi abbiamo contato maggiori occasioni. Dovremo organizzarci bene perché il nostro obiettivo è andare agli ottavi, provando a non fargli fare la partita che vorrebbero fare a San Siro. Siamo a buon punto, ma manca ancora tanto. Domani sarà una partita decisiva considerando che chiuderemo al Bernabeu”
Qual è la situazione in infermeria?
“Dobbiamo recuperare, domenica Barella e Correa hanno chiesto il cambio, Calha era l’unico ammonito e ho preferito toglierlo. Sapendo che Dzeko non era al top e Satriano non è disponibile, dovrò fare valutazioni corrette. Speriamo che il riposo possa consentire a tutti di recuperare”
La sua Inter fa bene contro tutti: riesce a farlo meglio con avversari più aperti o più chiusi in difesa?
“Ho la fortuna di avere giocatori evoluti e che da tempo giocano al top level. Abbiamo incontrato ogni tipo di avversario e in ogni caso abbiamo fatto bene. Lo Shakhtar lo conosciamo e conosciamo anche meglio De Zerbi che in poco tempo ha trasmesso ai suoi i concetti del suo calcio”
Lo Shakhtar ha un solo risultato a disposizione: può essere un vantaggio per voi?
“Al di là di questo sarà una partita intensa, europea, con due squadre che giocano bene al calcio. Vincere potrebbe darci tanto”
Possiamo finalmente dire che questa è l’Inter di Inzaghi e non più di Conte?
“C’è un processo di crescita e siamo sulla strada buona, il lavoro però è ancora lungo. Ogni allenatore ha una sua idea, io ho trovato un ottimo ambiente che mi ha accolto dal primo giorno. Sono passati quattro mesi, abbiamo fatto un ottimo percorso e credo che la vittoria sul Napoli possa darci uno stimolo importante, anche se non avevamo fatto mai male negli scontri diretti”.
A quale squadra italiana secondo lei si avvicina lo Shakhtar?
“Penso al Napoli, al Sassuolo che De Zerbi ha allenato per anni. Palleggio e soluzioni diverse di attacco”.
All’andata cos’è mancato per fare gol?
“Abbiamo creato tantissime occasioni, dovevamo essere più decisivi, ma anche fortunati se pensiamo alla traversa di Barella, alla grande chance con Lautaro. Loro in qualsiasi momento possono crearti problemi, anche se non hanno creato occasioni nitide come noi”.
Le parole di Darmian
Ti poni anche la Nazionale come obiettivo?
“Sento la fiducia del mister, della società, dei compagni. Voglio sempre migliorarmi e dare il mio contributo per gli obiettivi finali. Se dovesse chiamarmi Mancini, mi farebbe piacere, ma devo lavorare sempre, ogni giorno. L’esperienza mi aiuta, ma è stato importante curare tutti gli aspetti: tattico, tecnico e umano”
Dopo la cessione di Hakimi, come stai riuscendo a non far pesare l’assenza?
“Difficile, se non impossibile sostituire uno dei più forti al mondo nel suo ruolo. Do sempre il massimo in campo, per ora ci sto riuscendo, ma in generale anche la squadra. Avanti così”
A Parma giocava per salvarsi, oggi ha lo scudetto sul petto e si gioca gli ottavi di Champions: che effetto le fa?
“Ho voluto il trasferimento a Parma, ero convinto. Poi è arrivata la chiamata dell’Inter e sono stato orgoglioso nell’accettare l’offerta”
Forse in passato eri un po’ troppo poco cattivo per giocare con continuità a questi livelli?
“Non me ne faccio una colpa, sono sempre me stesso e ne sono orgoglioso”.
Dopo i tre 0-0 di fila, c’è uno stimolo in più per fare gol allo Shakhtar?
“Serve solo la giusta concentrazione come fatto domenica. Amano fare possesso, ma con il giusto atteggiamento possiamo metterli in difficoltà. Cercheremo di fare gol e vincere la partita”
In cosa vi sentite cresciuti rispetto all’anno scorso?
“Un anno in più di esperienza, più consapevolezza ma non presunzione. Restiamo umili e concentrati”