Stangata dall’UEFA, l’Inter costretta a vendere
La UEFA dà un colpo non indifferente alla società nerazzurra di Milano. Il club non può iscrivere alla nuova Champions i giocatori arrivati dal 2017 senza cedere. Anche i big a rischio. Rimangono inoltre le limitazioni per l’Inter che ha soddisfatto solo parzialmente le richieste. L’Uefa ha analizzato il bilancio al 30 giugno 2017 dell’Inter: secondo la federcalcio europea, il club nerazzurro ha rispettato l’obbligo di break even. Obiettivo di chiudere il bilancio a zero raggiunto. I conti della società sono stati quindi approvati, comprese le sponsorizzazioni da parte di Suning. I paletti che non sono stati rispettati dal club riguardano l’area sportiva, in particolare modo la quota di ammortamenti relativa ai giocatori. L’Inter infatti aveva l’obbligo di far calare gli ammortamenti, in base all’accordo con l’Uefa. I numerosi acquisti delle ultime stagioni (come Joao Mario e Gabigol) non hanno permesso al club di rispettare gli obblighi, con gli ammortamenti che sono cresciuti anziché diminuire. A causa di ciò l’Inter manterrà anche nella prossima stagione le limitazioni a cui era già soggetta. Restrizione della lista A con 22 giocatori per le competizioni Uefa e obbligo di entrate e uscite sul mercato in equilibrio, resteranno i parametri a cui attenersi.
Promossa la Roma, ancora attesa per il Milan
Il club giallorosso ha rispettato i parametri imposti dal “settlement agreement” e, dopo 3 anni, ora ne è fuori, mentre per il Milan bisognerà ancora attendere per la decisione dell’UEFA