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Inter-Milan: la conferenza di Inzaghi

Simone Inzaghi presenta il derby di Milano in conferenza stampa. Un derby d’alta quota che potrebbe dare risposte importanti per il campionato.

Inzaghi in conferenza stampa parla del Derby che potrebbe dare lo sprint decisivo per lo scudetto.

Buongiorno mister, si torna in campo con il derby: che gara dobbiamo aspettarci domani contro il Milan visto anche le prossime gare toste? – “Sarà un periodo intenso e stimolante, affrontare così tante avversarie di prestigio di fila. Il derby è molto sentito e ne siamo consapevoli, concentrati e spero i ragazzi con la mente libera e consapevole”

Pensa che vincendo potreste estromettere dal titolo il Milan? – “Penso di no, abbiamo visto cos’è successo all’andata quando noi eravamo a -7. Abbiamo recuperato tutto il gap. Sappiamo cos’è il derby per i tifosi, ma mancano quindici partite e 45 punti da giocarsi. Tutto da vedere”

Che prova di forza deve dare l’Inter al campionato? – “Abbiamo iniziato un percorso tutti insieme con la consapevolezza che ci sarebbero state delle incognite, abbiamo lavorato per fare il meglio, non dobbiamo abbassare la guardia ed essere anzi responsabili da qui alla fine”.

E’ felice del mercato? L’anno scorso a gennaio non erano arrivati giocatori di questo livello… – “Abbiamo ottimi dirigenti e un grande presidente che in questo momento è insieme a noi fisicamente. Abbiamo inserito due calciatori che possono aiutarci. Per Robin ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma è un ottimo acquisto. Felipe l’ho allenato, c’era questa possibilità combinata alla voglia di Sensi di giocare con continuità e perciò son contento”.

Chi calcerà i rigori nell’eventualità? – “Abbiamo una lista che conoscete, vedremo se capiterà. Lautaro è il rigorista principe, ma ci sono anche Calhanoglu e Perisic”.

Chi è favorito? – “I favoriti nel derby, avendone affrontati tanti, non ci sono mai. Ancora di più in questo derby con due squadre molto forti e organizzate. Motivazioni ed episodi faranno la differenza, dovremo indirizzarli nel modo giusto”.

Chi è la vera contendente allo scudetto per voi dopo questo mercato? – “Penso che la classifica sia molto veritiera. Considero Milan, Atalanta, Napoli e Juventus che in estate era la mia favorita e negli ultimi due mesi sta facendo un grandissimo percorso e in più ha fatto un grande mercato. Ci sono ancora tanti punti a disposizione”.

Rispetto all’andata il Milan è più forte? – “Dopo quel match hanno avuto una leggera flessione complici gli infortuni. Conosco Pioli, so quanto è preparato, da Empoli in poi hanno fatto ottime partite, come noi hanno avuto difficoltà per il campo di San Siro che però è stato rizollato”.

C’è un derby di Milano che porta nel cuore? – “Ce ne sono tanti, quando eravamo bambini con mio fratello Filippo e mio papà andavamo a vedere il Piacenza di cui eravamo molto tifosi. Ricordo quelli contro la Cremonese, ma quelli di Milano portano alla memoria Rumenigge, Altobelli, Beccalossi. Li guardavamo con ammirazione”.

Come stanno i sudamericani? Ha scelto la formazione? – “Lautaro l’ho visto nel suo lavoro parziale abbastanza bene, Sanchez mi ha rassicurato che sta nel migliore dei modi e lo vedrò oggi. Mancano Gosens e Correa che dopo due settimane è sereno e spera di accelerare il suo rientro in campo. Per noi è molto importante”.

I suoi turnover sono sempre stati ragionati: vedremo le stesse rotazioni anche in questo ciclo che sta per partire? – “L’ultimo blocco è stato fatto con gare molto intense contro Lazio, Atalanta e Juve con i supplementari. Difficile prevedere adesso, vedremo di volta in volta a seconda delle energie spese”.

E’ stata una sosta diversa perché solo in tre hanno giocato le rispettive partite: vi ha aiutato nella preparazione? – “Senz’altro lo è stata, abbiamo avuto più continuità nel lavoro pre-gara”.

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