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Inter: l’orgoglio non basta. Juve sei brutta, ma fortunata. 2-3 a San Siro

PaoloOttavio
28/04/2018

L’orgoglio dell’Inter non basta a battere una Juventus brutta ed in superiorità numerica dal 18′ del primo tempo che rimonta i nerazzurri nel finale. Espulso Allegri.

Inter Juve non è mai una partita banale: è il derby d’Italia che si gioca a San Siro, in campionato, per la 85esima volta. L’ Inter ha avuto la meglio 35 volte, i pareggi sono stati 27 e le vittorie della Juventus 22.

Ma questo Inter Juve ha un peso maggiore, è un match da dentro e fuori per entrambe le squadre: l’Inter deve vincere per non allontanarsi troppo dalla Roma, vittoriosa oggi contro il Chievo, in attesa del match di domani della Lazio. La Juventus deve vincere per rendersi padrona del proprio destino, in attesa del Napoli che domani andrà in scena a Firenze.

Formazioni Inter Juve

Spalletti schiera l’Inter con il classico 4-2-3-1 rilanciando Candreva sulla trequarti accanto a Rafinha e Perisic alle spalle di Icardi.

Allegri schiera la sua squadra con il 4-3-3 ma, a sorpresa, lancia Cuadrado terzino, dà spazio a Barzagli e Rugani al centro lasciando Benatia in panchina con Dybala.

VARiante Douglas Costa

Partita subito accesa, con Cuadrado che si fa ammonire al 5′ minuto per un fallo su Perisic. La Juventus però fa male alla prima occasione: Cuadrado crossa dalla destra, Matuidi manca l’impatto ed il pallone arriva a Douglas Costa, che buca Handanovic con un sinistro ad incrociare. Orsato va a rivedere l’azione al VAR, poi convalida il gol dell’esterno brasiliano (un tocco di Matuidi l’avrebbe messo in fuorigioco ndr).

Vecino VA Rivisto

Al 18′ l’episodio che farà discutere: Vecino entra su Mandzukic con un intervento al limite del regolamento. Orsato in primo istante ammonisce l’uruguaiano poi, una volta rivisto l’intervento, decide di espellere il centrocampista, lasciando l’Inter in 10.

L’Inter accusa il colpo, ma la Juventus non riesce ad affondare il colpo. L’Inter si riorganizza e chiude tutti gli spazi, poi al 29′ si rende pericolosa con un gran destro di Candreva diretto verso l’incrocio dei pali, sul quale Buffon si supera.

Il primo tempo si avvia verso la conclusione senza grandi pericoli per entrambe le squadre, ma con 6 minuti di recupero. L’ultima emozione arriva al 50′ da Matuidi che trova la rete, giustamente annullata per fuorigioco del centrocampista francese.

Orgoglio Inter

Il secondo tempo vede una grande reazione d’orgoglio da parte dell’Inter che trova il pareggio al 52′: calcio di punizione di Cancelo, che trova Icardi; il capitano nerazzurro, lasciato libero dalla retroguardia bianconera, supera Buffon con un colpo di testa e scatena l’orgoglio nerazzurro.

La partita si accende ed aumenta d’intensità, l’Inter ci crede e pressa i bianconeri, Pjanic rischia il secondo giallo per un fallo su Rafinha, Higuain si divora un gol a porta vuota dopo aver saltato Handanovic.

La sagra degli autogol che cambia la partita

Ed in una partita pazza non può mancare proprio nulla, neanche due autogol.

Il primo lo segna Barzagli, che devia nella propria rete un cross basso di Perisic.

Sembra tutto finito, la Juve è in affanno e poco lucida nonostante l’ingresso in campo di Bernardeschi, Dybala e Bentancur. L’Inter si copre bene e cerca, quando possibile, di colpire la Juventus in ripartenza, ma Perisic ed Icardi sono stremati. La Juventus continua ad attaccare in modo confuso, Dybala si rende pericoloso su punizione, ma Handanovic respinge con un ottimo intervento; Skriniar ribatte i tiri di Higuain e Dybala, poi Higuain la spara alta da buona posizione.

Spalletti cambia Icardi, stremato, inserendo Santon, togliendo il punto di riferimento dell’attacco nerazzurro. Poi all’87’ l’altro autogol che cambierà la partita: Cuadrado entra in area e va al tiro-cross dalla linea di fondo, la palla rimbalza su Skriniar e termina alle spalle di Handanovic.

Riecco Higuain

La Juventus prende coraggio, l’Inter è alla stremo delle forze. Ed alla fine i bianconeri trovano il guizzo con Higuain che interrompe il suo lungo digiuno insaccando di testa una punizione messa al centro da Dybala.

Orsato concede 5 minuti di recupero ed all’ultimo minuto Perisic spreca una grossa occasione per regalare il pareggio alla propria squadra.

Questo pazzo Derby d’Italia termina qui, con l’Inter che ci prova fino alla fine con orgoglio, ma deve arrendersi ad una Juventus brutta, stanca ma fortunata. Ora la Champions, a tre giornate dal termine e con lo scontro diretto a Roma contro la Lazio nell’ultima giornata, sembra una chimera. La Juventus, in attesa di Fiorentina Napoli, allunga sui partenopei e continua ad essere padrona del proprio destino.

Spalletti paga cara la sostituzione d’Icardi per Santon, Allegri (espulso da Orsato) vede i bianconeri vincere ma non convicere ed il suo ciclo bianconero, vittoria dello scudetto o meno, sembra volgere verso il termine.

I voti

Barzagli è sempre in evidente difficoltà contro gli attaccanti nerazzurri. L’ammonizione per fallo su Icardi peserà su tutto il secondo tempo. VOTO 4.5

Icardi segna nell’unica occasione da rete capitatoli e carica l’Inter, guidandola verso la temporanea rimonta. Il suo cambio fa perdere riferimenti all’attacco nerazzurro. VOTO 7

Bonus & Malus

Gol: Icardi (Inter); Douglas Costa, Higuain (Juventus)

Autogol: Skriniar (Inter); Barzagli (Juventus)

Assist: Cancelo (Inter); Cuadrado, Dybala (Juventus)

Gol subiti: Handanovic x3 (Inter); Buffon x2 (Juventus)

Ammonizioni: D’Ambrosio, Brozovic (Inter); Cuadrado, Pjanic, Barzagli, Mandzukic, Alex Sandro (Juventus)

Espulsioni: Vecino (Inter)

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