RedazioneLe nubi all’orizzonte interista sembrano sempre più scure e l’esigenza di trovare un acquirente sta diventando sempre più pressante.
In un primo momento l’idea era quella di trovare un socio di minoranza in grado di immettere nuovi capitali per continuare il percorso di rilancio del club.
Tale strada si è rivelata più complicata del previsto. Il passivo di bilancio compreso tra i 130 e 140 milioni che domani sarà ratificato, non semplifica la situazione.
Il presente è sicuramente migliore del passivo di qualche mese fa sfondava quota 240, ma ad oggi il flusso di cassa vede un saldo negativo di 10 milioni al mese.
Il 16 ottobre sarà il giorno del congresso del partito comunista cinese e da lì potrebbero arrivare nuove indicazioni sugli investimenti all’estero. Se tutto dovesse restare immutato, la situazione non sarebbe più sostenibile nel breve-medio periodo al punto che la cessione diventerebbe una necessità incombente.
Le scadenze
Nel 2024 arriverà la scadenza del prestito da 275 milioni che la famiglia Zhang si è impegnata ad onorare con il fondo statunitense Oaktree.
Il prestito dovrà essere restituito tra due anni pena l’escussione del debito. La società passerebbe così nella mani del fondo statunitense che potrebbe farne ciò che ritiene opportuno per rientrare del prestito elargito.
Per questo motivo sembrerebbe che la famiglia Zhang, dopo che Goldman e Sachs non è riuscita a trovare un acquirente, abbia affidato un secondo mandato alla banca d’affari statunitense Raine Group un secondo mandato. La stessa banca ha ricoperto un ruolo importante nel passaggio del Chelsea da Abramovich a Boehly.
Il nodo principale della questione è la valutazione del club che in ogni caso è non inferiore al miliardo di euro.
Davide Sacchetti
