Duello salvezza dal peso specifico enorme al Ferraris tra un Genoa solido ma ancora incostante e un Verona che cerca continuità dopo settimane altalenanti. La parola chiave duello descrive bene una sfida in cui ogni confronto individuale può spostare l’inerzia del pomeriggio.
Come ci arriva il Genoa
Gilardino si affida fra i pali a Leali 6.33, garanzia di attenzione e affidabilità in una gara che promette molti cross e palloni sporchi in area. In difesa il trio Marcandalli 5.58, Ostigard 5.93 e Vasquez 5.92 compone un reparto fisico, forte nel gioco aereo ma non sempre impeccabile nella lettura preventiva. Sabelli 5.88 sulla destra e Martin 6.08 sulla corsia mancina dovranno spingere con coraggio, ma senza scoprire troppo la linea contro avversari rapidi.
In mezzo al campo Frendrup 6.02, Thorsby 6.04 e Malinovskyi 6.05 formano un pacchetto di grande corsa e intensità, con il mancino ucraino chiamato a dare qualità e conclusioni dalla distanza nei momenti chiave. Proprio Malinovskyi, forte di una media costante, può sfruttare eventuali spazi tra le linee veronesi, specie se il Verona faticherà nelle uscite palla al piede.
Davanti, Vitinha 6 e Colombo 5.53 compongono una coppia potenzialmente complementare, ma ancora alla ricerca di continuità realizzativa. Vitinha arriva con numeri discreti e può incidere grazie ai movimenti tra le linee, mentre Colombo, frenato da una media voto non brillante, rischia di pagare eventuali errori tecnici o poca lucidità sotto porta. In un match così tirato, un’occasione sprecata potrebbe pesare più del solito.
Dalla panchina Sommariva e Siegrist garantiscono copertura in porta, mentre Otoa 5, Kumer Celik, Masini 5.98, Onana, Ellertsson 5.89 e Gronbaek 5.88 offrono alternative in difesa ed a centrocampo con caratteristiche diverse. Carboni V. 5.61 e Venturino 6.25 possono cambiare il volto della trequarti, soprattutto il secondo, che presenta una media interessante rispetto al minutaggio. In attacco Ekuban 5.84, Fini ed Ekhator 6.19 rappresentano cambi importanti: proprio Ekhator, forte di una media elevata, potrebbe risultare un’arma preziosa a gara in corso, specie se il duello fisico con i centrali gialloblù dovesse logorarli.
Come ci arriva il Verona
Il Verona risponde con Montipo 6.33 in porta, uno dei punti fermi della squadra, spesso decisivo nel tenere in vita la partita anche nei momenti di sofferenza. Davanti a lui agisce una linea che unisce fisicità e aggressività: Bella Kotchap 5.93, Nelsson 5.96 e Frese 5.86 completano un pacchetto centrale che concede qualcosa ma sa reggere l’urto sui duelli aerei. L’esterno Belghali 6.13 aggiunge gamba e spinta, elemento che può mettere in difficoltà Martin e la copertura di Vasquez sul lato.
A centrocampo Harroui 5.5, Gagliardini 6.06 e Bernede 5.75 formano un reparto che alterna buone letture a qualche pausa di troppo. Harroui e Bernede, alla luce di medie non esaltanti, rischiano di andare in sofferenza se il Genoa alzerà il ritmo e l’intensità. Sulla sinistra Bradaric 5.91 ha il compito di contenere le scorribande di Sabelli e le possibili sovrapposizioni interne di Malinovskyi, un duello che potrebbe risultare spigoloso per il croato.
Davanti, il Verona si affida alla brillantezza di Giovane 6.19 e alla sostanza di Orban 6.05, chiamati a muoversi tanto per creare linee di passaggio e profondità. Giovane, trainato da una media molto positiva, è il giocatore che può accendere l’attacco, soprattutto se riesce a isolarsi in uno contro uno contro Marcandalli o Sabelli. Orban garantisce sacrificio e presenza in area, ma dovrà essere cinico sulle poche palle pulite che riceverà.
In panchina Perilli e Toniolo coprono il ruolo di portiere, mentre Slotsager, Nunez 6.06, Ebosse 5.25, Valentini 6, Oyegoke e Fallou 5.56 danno respiro a una difesa che potrebbe essere costretta ai cambi per stanchezza. In mezzo, Al Musrati 5.63 e Niasse 5.75 sono alternative strutturate, mentre Yellu offre un profilo più dinamico da utilizzare negli ultimi minuti. In avanti Sarr 5.81, Mosquera 6.13 e Ajayi rappresentano le vere carte offensive dalla panchina: Mosquera, sostenuto da una media alta, può diventare un fattore entrando contro una retroguardia stanca.
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I duelli che potrebbero essere decisivi
Guardando ai singoli, il duello tra Martin 6.08 e Giovane 6.19 può decidere molto: se il terzino del Genoa terrà botta, l’attacco del Verona perderà una delle sue fonti principali di pericolo. Allo stesso modo, il confronto tra Malinovskyi 6.05 e Gagliardini 6.06 indirizzerà il controllo del centrocampo: il primo può colpire con la qualità, il secondo con letture e fisicità.
In area, Vitinha 6 e Ostigard 5.93 saranno i protagonisti sui duelli aerei in entrambe le aree di rigore: se l’attaccante riuscirà a mettere in difficoltà un Verona spesso solido sui palloni alti, il Genoa prenderà fiducia. Dalla panchina, Ekhator 6.19 per i rossoblù e Mosquera 6.13 per i gialloblù sono i profili che più di tutti possono incidere positivamente, sfruttando spazi aperti e difese stanche. In negativo, attenzione a Colombo 5.53 e ad Harroui 5.5: se non riusciranno a salire di livello, rischiano di perdere il proprio duello diretto e di trascinare in difficoltà i rispettivi reparti.
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