Come sta la squadra e come si batte il Toro?
“La squadra sta bene, è pronta per una partita complicata. Mi auguro si possa vedere domani come si vince. L’aspetto tattico è questo: loro difendono uomo su uomo cambiando delle scalate in avanti. È normale che dobbiamo essere pronti in quest’ottica, sapendo i pregi ed i difetti. Dobbiamo sfruttare le nostre caratteristiche, quindi sarà fondamentale la volontà nel vincere il duello. Nell’11 iniziale si ragiona sempre su chi può stare bene fisicamente oppure sulle palle inattive. Questa squadra sta dimostrando che non sono importanti solo i primi 11. Il Torino magari sta in difficoltà in classifica, ma se vediamo gli investimenti… Zapata, Ilic: questa squadra ha un valore importante”.
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Avete provato soluzioni diverse se il Torino dovesse cambiare modulo?
“Sì, già in passato hanno giocato con un trequartista e due punte. Abbiamo provato entrambe le soluzioni”.
Kaba tende a calare nella ripresa. Ha incontrato difficoltà nella preparazione atletica?
“Spezzo una lancia a suo favore. Convive con un problema fisico dalla partita col Sassuolo. Un giocatore con la sua strapotenza fisica ci sta che in un momento della partita possa calare, spende tante energie. Nelle altre partite spesso poi si è ripreso. Ci sono state circostanze in cui abbiamo giocato in 10 e lui ha contribuito tanto. Nell’ultima non si è ripreso, infatti l’ho sostituito. Ma sta convivendo con un problema non indifferente”.
Venuti è pronto per giocare?
“Non sono d’accordo sul fatto che Gendrey sia in debito. Nel primo tempo Gendrey è stato il migliore in campo. Nell’episodio del rigore è stato inesperto, tra l’altro era un mezzo rigore. Anche contro il Sassuolo aveva fatto una prestazione bellissima. Gallo e Dorgu mi garantiscono 90 minuti di qualità. Venuti ha pagato il fatto di stare tanto tempo fermo. Con la Juve ha giocato. In allenamento dà sempre il massimo e avrà i suoi minuti”.
Piccoli e Sansone la mettono in crisi nella scelta?
“Chiaro ci siano difficoltà, questi ragazzi spingono in allenamento. Ma non c’è abbondanza: ci sono Krstovic e Piccoli, uno gioca e uno sta in panchina. I dubbi poi un allenatore li ha sempre. Senza Banda eravamo in difficoltà. L’importante è che i subentrati si facciano trovare pronti: il calcio di oggi è cambiato, si gioca in 16. Più scelte abbiamo meglio è”.
Contro Udinese e Sassuolo il Lecce ha dominato ma è passato in svantaggio.
“Dipende dai punti di vista. Gli allenatori di Udinese e Sassuolo hanno dichiarato che meritavano di vincere. Con l’Udinese abbiamo finito il primo tempo in pareggio, col Sassuolo addirittura eravamo sotto. In entrambe le occasioni meritavamo il vantaggio. Consigli è stato eletto migliore in campo, quindi è stato bravo il portiere. Con l’Udinese ci sono state due situazioni a livello di centimetri con i tiri di Strefezza e Kaba. Possiamo migliorare nella cattiveria, guardate il gol di Piccoli: qualità e cattiveria. Un fallo laterale fatto in maniera giusta può cambiare la partita”.
Almqvist è in calo?
“Per me ci facciamo influenzare dalla mancanza di gol. Pontus può sembrare non sia presente, poi ti tira fuori la giocata che possono fare in pochi, come Pontus e Banda, che strappano e ti creano un’occasione da soli. Non ha potuto rifiatare, ma neppure Ramadani”.
Pensate alla partita di Coppa col Parma?
“No, dobbiamo pensare solo alla gara di domani”.
Krstovic ha subito una marcatura asfissiante.
“La subirà anche domani. Può superare questo ostacolo prendendo le contromisure, venendo incontro ad esempio. Probabilmente qualche difensore all’inizio non lo conosceva. Quando poi dimostri di essere determinante tutti provano a farti innervosire. Quando giochi per la squadra il gol arriva. L’importante è che rimanga sereno e non si faccia influenzare dal gol o non gol. È un ragazzo altruista che aiuta la squadra in entrambe le fasi”.