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Allegri: rientrano Chiesa e Vlahovic

Allegri: Chiesa è rientrato dopo tre settimane di non allenamento. Vlahovic era già più avanti. Noi per vincere dobbiamo metterci sempre alla pari dell’avversario.

Quali insidie nasconde la partita di domani?
“Ce ne sono molte, il Verona è una squadra con grande forza fisica, ha dei buoni giocatori. Noi per dare valore alla vittoria di Milano dobbiamo fare risultato”.

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Tornare in testa alla classifica cosa può simboleggiare?
“Nessuno vuole cacciare indietro la parola scudetto, il calcio è fatto di momenti. Bisogna essere realisti, stiamo lavorando e dobbiamo farlo per migliorare. La juventus ha un grande futuro, bisogna crescere tutti a livello tecnico e mentale per costruire una squadra solida. L’obiettivo chiaro è entrare nelle prime quattro”.

Come stanno Vlahovic e Chiesa?
“Stiamo tutti bene, Chiesa è rientrato dopo tre settimane di non allenamento e ha fatto una buona settimana. Vlahovic era già più avanti. A parte i singoli domani è una partita pericolosa e dobbiamo metterci al pari loro. Non ho ancora deciso, lo farò domattina”.

Percepisce pericoli come prima del Sassuolo?
“Ero sereno anche prima del Sassuolo. Domani è una partita diversa, giocheremo in casa con l’aiuto del pubblico. Noi per vincere dobbiamo metterci sempre alla pari dell’avversario. Poi sicuramente domani facendolo potremo avere dei vantaggi dal punto di vista tecnico. Non dobbiamo pensare al fatto che andremo in testa alla classifica”.

Ha chiarito con la squadra il finale di Milano? Che prospettive può avere Nonge?
“Nonge è un ragazzo giovane che sa giocare molto bene a calcio ma deve imparare a fare tante altre cose, serve la parte fisica dove è un pochino indietro e non solo quella tecnica. Per il resto è questione di crescita della squadra, abbiamo visto i video. Fondamentali equilibrio e lavoro quotidiano. Dopo Milano abbiamo passato una settimana dove l’euforia esterna può far male. Vedremo domani se Sassuolo ci ha insegnato qualcosa”.

La consapevolezza del gruppo è cresciuta?
“Avere giocatori giovani miscelati a esperti ti dà entusiasmo e spensieratezza. Poi ci sono partite come quella di domani dove a livello di motivazioni è più difficile da preparare rispetto a quella con il Milan. Giochiamo con una squadra che si deve salvare, fisicamente forte… Non dobbiamo avere la presunzione. Domani altro ste che la squadra deve fare. Da qui a fine anno deve regnare l’equilibrio”.

McKennie può essere utile in una partita fisica come quella di domani?
“Sta facendo bene, può essere utile ma è normale che debba tenere tutto il campionato”.

Contro una squadra come il Verona mettersi alla pari può limitare la squadra a livello di potenzialità?
“Questione di rispetto, mettersi al pari dell’avversario è questo. Per arrivare in cima le partite che dovremo vincere non sono gli scontri diretti dove può succedere di tutto. Nelle partite in cui hai l’obbligo di vincere se non ti metti alla pari rigirare la partita non è semplice. Allora dopo avremo più possibilità di vincere. Non è questione di sminuire il gruppo, ma di rispetto per l’avversario. Il calcio è una questione di numeri”.

C’è un aspetto che vede nella Juve di oggi che mancava in quella dei primi due anni?
“Abbiamo due rose diverse, l’anno scorso c’erano giocatori di esperienza internazionale, quest’anno giovani. Son due gruppi diversi con gli stessi obiettivi”.

A sinistra più Cambiaso?
“Ho un dubbio tra i due, anche se Iling sta decisamente meglio però ho un dubbio fra i due”.

Sui piazzati non avete ancora segnato, solo sfortuna?
“Bisogna prendere qualche punizione in più al limite dell’area perché calcianti ne abbiamo”.

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