A fine Roma-Inter, Conte tocca alcuni punti importanti tra cui il mercato.
Passa poi al tema Vidal e l’analisi della gara.
Le parole di Conte a Dazn e riportate da Sportmediaset:
Dimenticate il discorso mercato per l’Inter perché a me hanno detto questo. Leggo che voglio questo o quest’altro, ma passa sempre il messaggio sbagliato. Da agosto non esiste il verbo volere, c’è il verbo lavorare che io conosco molto bene.
Quest’anno il verbo volere non esiste, che sia chiaro. Già ad agosto mi è stata dettata la linea del club, Hakimi lo abbiamo preso ad aprile poi non abbiamo comprato nessun altro. Non voglio nessuno e lavoro coi calciatori a disposizione. Ci sono pregi e difetti in questa rosa, ma andremo a combattere con questi.
Buonissima prestazione, magari è partito a rilento ma poi è salito a livello di intensità ed è stata una buona. Ha avuto quel problema, si è infortunato, con tre partite in sette giorni paghi dazio giocando ad alta intensità. Lautaro ha dato tantissimo in 75 minuti, nella fase di non possesso gli chiedevo di abbassarsi.
E’ stata una buona partita anche nel primo tempo. La Roma ha gli stessi nostri obiettivi, ed è la terza forza del campionato, venire qui e fare questo tipo di partita significa che siamo una squadra che ha una buona organizzazione e fisionomia.
Alla fine subentra anche l’ansia del risultato che ti porta mentalmente ad abbassarti, Noi dalla panchina dicevamo di stare alti. Però subentra anche il livello psicologico, chi sta sotto non ha nulla da perdere e si butta davanti. Dobbiamo sicuramente lavorare sotto questo aspetto.
La squadra ha una sua struttura e fisionomia e lo dimostra ad ogni partita, mi hanno colpito le parole di Fonseca. Se dice che con l’Inter è difficile trovare le contromosse significa che c’è qualcosa di organizzato in questa squadra che spesso non gli viene riconosciuto.
Tante volte in svantaggio? Noi prendiamo gol anche perché pressiamo in avanti e lasci qualche contropiede.
Anche Skriniar rilascia delle dichiarazioni al sito ufficiale dell’Inter:
A inizio ripresa siamo entrati con quel piglio perché eravamo sotto nonostante un buon primo tempo, abbiamo portato ancora più pressione. Io sento la fiducia del mister e cerco di ripagarlo con le prestazioni in campo.
Il bacio, ovviamente, è per la mia bambina e la mia fidanzata. Quando ho segnato sono corso dal professor Pintus perché questa mattina prima del match gli avevo detto: ‘Guarda che oggi faccio gol’. Per quello sono corso da lui.