Il caso dei messaggi: timore per la promozione del Parma

Come già preannunciato qualche tempo fa (clicca qui), la promozione del Parma in serie A potrebbe ancora essere in discussione.

I messaggi inviati da Calaiò e Ceravolo, ai 2 colleghi dello Spezia De Col e Masi, sulle presunte motivazioni delle 2 compagini hanno creato un caos che è al vaglio della magistratura.

Al momento, il procuratore federale Pecoraro, con i suoi collaboratori sembra avere una certezza: il caso non può essere archiviato.

Le ipotesi sono 2: semplice slealtà sportiva (art. 1 bis del codice) oppure illecito sportivo gravissimo (art. 7). Il codice di giustizia sportiva non fa differenza tra il tentato illecito o il consumato illecito e la puntualizzazione, in questo caso è d’obbligo. Nella fattispecie si tratta di tentato illecito. I 2 messaggi di Calaiò e l’unico messaggio di Ceravolo sono stati prontamente mostrati dai calciatori spezini ai propri dirigenti che hanno subito denunciato l’accaduto.

Cosa potrebbe succedere?

Se dovesse avere la meglio la linea colpevolista ecco che si aprirebbe un enorme caos.

Il Parma sarebbe chiamato in tribunale a difendere i suoi 2 calciatori da una lunga squalifica ed allo stesso tempo da un penalizzazione che andrebbe a cadere sulla classifica del campionato appena concluso.

Un’eventuale penalizzazione di un punto porterebbe il Frosinone, promosso sul campo alla fine dei play off, al secondo posto e quindi promosso direttamente in A. Il Parma retrocederebbe in 3° posizione a pari punti con il Palermo.

Gli emiliani a quel punto avrebbero dovuto disputare i play off con la condizione di vantaggio degli scontri diretti.

Dal canto loro, i rosanero hanno già richiesto gli atti alla procura.

Si preannuncia una lunga estate in tribunale per decidere chi avrà il diritto a giocare la prossima serie A tra Parma e Palermo.