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Cagliari pronto al debutto casalingo contro la Fiorentina

Cagliari, Pisacane presenta la sfida contro la Fiorentina: attesa per il fischio d’inizio alla Unipol Domus.

Cagliari si prepara al suo primo appuntamento stagionale di campionato sotto la guida di Pisacane. Dopo il test in Coppa Italia, i rossoblù ospiteranno la Fiorentina alla Unipol Domus, con fischio d’inizio fissato per le 18:30. Alla vigilia dell’incontro, l’allenatore ha incontrato i giornalisti per presentare la sfida. L’incontro con la stampa è previsto per le 12:30 e prenderà il via tra pochi minuti.

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C’è un’emozione particolare alla vigilia della prima gara in Serie A come allenatore? Quanto pesano le cessioni di questa settimana?
“C’è sempre emozione ed è il bello di questo sport. Se non ci fossero queste emozioni, sarebbe brutto. Il calcio ci impegna perché mettiamo tanta energia e queste gioie condiscono il tutto. Non nego che sia palese il sentimento forte per il debutto, ma sarò gestirla. Su chi è andato via… Per Piccoli mi dispiace, era una pedina importante. Io ho chiesto tre giocatori alla società, ma vedremo. Io alleno i ragazzi che ho, mi gestisco la squadra che ho e cerco di tirare il meglio da ognuno di loro”.

Come cambia il Cagliari senza Zortea e Piccoli?
“A seconda di come vogliamo giocare, abbiamo abbondanza in avanti e siamo un po’ corti dietro. Ho svolto gli allenamenti cercando sempre soluzioni varie. In questo momento la squadra è in fase di completamento e dobbiamo puntare sulle certezze”.

Come sta Gaetano? Che ruolo vedi per lui?
“Gaetano ha messo minuti sulle gambe e vedremo se e come utilizzarlo. Lui è un giocatore che ci può dare tanto nel cuore del centrocampo e legare i due reparti. Può fare la mezzala, il sotto punta, il trequartista, la punta, per lui non sarà un problema adattarsi. Credo sia più un problema per me trovare il ruolo giusto per lui e metterlo nelle condizioni giuste”.

Idrissi è un giovane che potremmo vedere domani tra i titolari?
“Idrissi è sicuramente una delle promesse di questa rosa. Dopo l’esperienza in B, ha acceso un po’ i riflettori sulle sue prestazioni. Penso che questi giovani debbano essere coccolati e utilizzati piano piano, senza bruciarli. Certo che potrebbe essere schierato dal primo minuto, ma vedremo che scelte fare, per evitare di rovinare quella che è la sua carriera”.

Come vedi Mazzitelli? Come sta andando il suo inserimento in squadra?
“Mazzitelli è un ragazzo che abbiamo inserito perché può ricoprire più ruoli. Sta cercando di prendere sempre più confidenza e condizione, è reduce da un infortunio ma siamo sicuri che potrà dare un grosso contributo alla squadra”.

Che Fiorentina vi aspettate?
“Abbiamo studiato la Fiorentina e abbiamo visto che ha fatto un pre campionato dove ha avuto qualche difficoltà. Dobbiamo essere bravi noi ha non concedere ai loro attaccanti spazi per calciare. Se riusciamo a fare una partita attenta, riusciremo sicuramente a mettere in difficoltà la Viola”.

C’è l’idea di vedere Semih dal primo minuto?
“Semih è un giocatore che ha avuto una settimana in più per conoscere i suoi compagni e sono contento di come la gente lo ha accolto in Coppa Italia. Potremmo vederlo dal primo minuto ma non so ancora cosa scegliere. Ho sicuramente un disegno in testa per mettere paura alla Fiorentina e lui potrebbe rientrare in questo disegno. Sono contento di avere ancora dei dubbi su chi schierare”.

Come si è preparata la difesa?
“Cercheremo di mettere una cura maniacale nel dettagli. Vorrei che i miei difensori rimangano sempre sul pezzo. Sono convinto che loro sappiano già cosa fare domani”.

Per te come è giocare con il mercato aperto? Che difesa vorresti mettere?
“Non lo so ancora. Non posso pretendere di sapere come sia giocare con il mercato aperto. Per la difesa ancora non so. Mina e Luperto hanno giocato tante volte a 4 e sono nella loro zona di comfort. Se dovessimo schierarci a 3, è possibile vedere che diventi anche a 5 secondo come si infila la squadra avversaria. La gente sicuramente ci aiuterà a fare una bella partita”.

Il Cagliari spesso ha fatto fatica contro le grandi. Secondo te è possibile invertire il trend?
“Una domanda che sento spesso, da quando sono giocatore. Mi auguro che quest’anno possa arrivare qualche risultato differente dai soliti pronostici”.

Quanto è cambiato il calcio da quando giocavi?
“Prima era solo un gioco di duello e conoscenza, ora è molto più veloce. Oggi hai la possibilità di vedere dati, di monitorare la preparazione per non stare indietro”.

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