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Bologna-Fiorentina: anomala conferenza di Vagnati e Fenucci

Vagnati e Fenucci in conferenza stampa pre sfida alla Fiorentina. Fenucci annuncia Thiago Motta sulla panchina a partire da lunedì.

Le parole di Vagnati

Apre Fenucci: “Ci tenevo a dirvi che l’allenatore della prima squadra da lunedì in poi sarà Thiago Motta, stiamo definendo gli ultimi aspetti contrattuali ma ormai posso darne l’ufficialità. La cosa su cui però mi piacerebbe si concentrasse la conferenza di oggi è la partita di domani. Dopo la conclusione del rapporto con Sinisa abbiamo subito voluto affidare la squadra a Luca Vigiani, che ha lavorato fino a oggi per preparare i ragazzi all’importante sfida contro la Fiorentina. La fiducia che gli abbiamo accordato in questi giorni è anche un ringraziamento per tutto il lavoro fatto nella scorsa stagione con la Primavera”.

La panchina in serie A domenica contro la Fiorentina, sua ex squadra. Cosa prova?
“Cosa proverò lo capirò domenica, ma è sicuro un’emozione particolare. Un’occasione di stimolo per me e il fatto di affrontare la Fiorentina mi da una carica in più visto che sono cresciuto calcisticamente li”.

Le hanno mandato qualche messaggio gli amici di Firenze?
“Si, ma non ho fatto in tempo a leggerli tutti”.

Dove avete messo il focus del lavoro in questi giorni?
“Ci siamo concentrati molto sull’intensità, poi per il resto è importante lavorare su tutti i punti e questo è stato fatto. Vedremo domani”.

Che gruppo ha trovato?
“Una squadra che ha preso coscienza di quello che era successo, quindi un ottimo punto di partenza per lavorare”.

Partire aggredendo subito la Fiorentina può essere una soluzione visto il loro gioco?
“Si, sicuramente può essere una soluzione ma dovremo essere anche molto intensi e aggredire la seconda palla”.

Le basi per domani saranno simili a quelle delle partite precedenti?
“Per quanto riguarda l’impostazione di domani vedremo un po’. Sicuramente non potevamo stravolgere tutto in una settimana, cercheremo di puntare sulle basi che i giocatori possono avere”.

In questa settimana sono stati responsabilizzati maggiormente i leader della squadra?
“E’ importante che tutti si sentano al centro, non è possibile e non è corretto lasciare a tre o quattro giocatori la responsabilità di tutto il gruppo, tutti devono fare la loro parte”.

Cosa scatta nella testa di un giocatore dopo un evento del genere?
“Normalmente deve uscire la parte professionale, è chiaro che in questa situazione c’è un carico emotivo in più ma ho visto i ragazzi caricarsi da subito della loro responsabilità e concentrarsi sul lavoro da fare”.

I suoi ricordi a Firenze?
“Io ho un ricordo importante di Ranieri perché è stato l’allenatore del mio esordio; poi per quanto riguarda i giocatori Batistuta e Rui Costa”.

Arnautovic come sta?
“Io l’ho trovato bene, si carica di tante responsabilità e in questa situazione l’ho visto particolarmente partecipativo nel provare a cambiare questo momento particolare”.

Orsolini e Barrow?
“Non sposterei l’attenzione su due giocatori: la situazione è più ampia, non sono due giocatori a spostare l’equilibrio. C’è bisogno sempre di tutti”.

Posch ha avuto modo di vederlo da vicino? Domani ci potrebbe essere posto per lui?
“E’ un giocatore rapido che sa giocare sia nella difesa a quattro che a tre. E’ sempre molto concentrato nella difesa della gara, è sempre al centro dell’allenamento e dell’esercitazione proposta Per quanto riguarda domani vedremo”.

Suo figlio gioca nella Fiorentina… Cosa le ha detto?
“E’ contento dell’esperienza che vado a fare”.

Le parole di Fenucci

Fenucci: “Non è stato facile perché Sinisa è in primis un amico. Calcisticamente parlando, abbiamo visto la squadra vincere solo quattro volte nell’anno solare e la Serie A è un campionato difficile quindi, se le cose non vanno, bisogna intervenire a prescindere del rapporto umano. E’ stata una decisione soffertissima. Mi è invece dispiaciuto che qualcuno che non conosceva il nostro rapporto ha fatto il moralista, visto che poi dall’interno e dai media bolognesi sono arrivati giudizi diversi. Ad ogni modo voglio ringraziare tutti i professionisti che hanno lavorato con Sinisa, anche per loro qui sarà sempre un benvenuto. Il Bologna ha deciso immediatamente dopo l’annuncio della malattia di mettere Sinisa nelle condizioni di poter comunque seguire la squadra e da li il rapporto si è consolidato ed è cresciuto. Abbiamo poi riiniziato la nuova stagione sul modello del primo anno, ma nonostante il suo ritorno i risultati non stavano arrivando e, in seguito a questo, abbiamo deciso di interrompere il rapporto anche perché crediamo che la squadra abbia dei valori importanti, viste anche le richieste che sul mercato ci sono arrivate per tanti giocatori. Concludo dicendo che il club aspetta qualsiasi tipo di critica sotto l’aspetto tecnico, mentre le lezioni morali non ce le meritiamo, per tutto quello che è stato”.

Facendo questa scelta oggi si mette il nuovo allenatore in una scelta complicata. Che cosa vi ha spinto a non decidere di fare questo passo la scorsa estate?
“Il modello passato col rientro di Sinisa aveva funzionato, e pensavamo che potesse funzionare di nuovo. Purtroppo quando è partita la stagione abbiamo visto che le difficoltà c’erano e abbiamo deciso di fare il cambio, vista anche la stagione particolare in quanto c’è un ciclo di partite ma poi ci si ferma e ci sarà una nuova preparazione e, quasi, una nuova stagione”.

Riguardo quelle lecite esclusioni apparse sulla lettera di Sinisa, come le avete prese?
“Non posso rispondere io direttamente, ma qualsiasi decisione presa qui dentro è sempre stata di comune accordo con tutti”.

Tra le valutazioni che avete fatto inizialmente c’è stata anche quella di concedere due partite in più a Mihajlovic?
“Abbiamo ragionato a lungo prima di decidere. In particolare, abbiamo analizzato il trend delle prestazioni che non ci soddisfaceva così abbiamo preferito dare a chi arriva qualche giorno in più per comprendere la squadra e capirne le dinamiche”.

Come si è arrivati alla scelta di Thiago Motta?
“Vorrei parlarne in sede di presentazione e oggi pensare alla partita visto che è una gara che possiamo vincere, perché i ragazzi sono pronti e concentrati. Per adesso pensiamo a domenica, visto che mi aspetto anche un sostanzioso supporto dei tifosi per una gara che storicamente per Bologna è importante”.

Visto che da mercoledì avete virato su questo nuovo allenatore, arriverà solo lunedì e non sarà in panchina da domani?
“Perché ci sono degli aspetti contrattuali rilevanti che vanno definiti prima dell’inizio del rapporto. Inoltre, perché Vigiani ha preso in mano la squadra da mercoledì e crediamo abbia gli strumenti per guidare i ragazzi domani”.

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