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Bologna-Empoli: Zanetti presenta la sfida

Zanetti non baratterebbe una vittoria con la prestazione in quanto il gioco mette le basi per il futuro. Siamo belli ma imperfetti.

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Buongiorno mister, domani baratterebbe la performance con una vittoria?
“È una bella domanda. Non baratterei mai nulla con la prestazione perché ci da delle basi per il futuro. Normale che desideriamo tutti una vittoria, più che altro per portare a casa ciò che produciamo e per la fatica che facciamo quotidianamente. Non ho mai nascosto la stima per la squadra, i ragazzi meritano la vittoria e non voglio portare la squadra in un loop mentale per cui vincere a tutti i costi ti fa perdere le certezze. La vittoria arriverà, è matematico se continueremo a credere in quel che facciamo e se aggiungiamo attenzione e cattiveria in più. Ad oggi siamo belli ma imperfetti”.

Tra i vostri difetti c’è il discorso difensivo. Nelle ultime due partite si sono viste alcune sbavature. Da cosa è dipeso?
“Il modo di giocare è sempre stato lo stesso anche con la Roma, siamo stati forse meno continui ma c’è anche l’avversario. Pensare che non possiamo soffrire è utopia. Abbiamo preso un eurogol di Dybala e il secondo si poteva evitare con attenzione in più. Creiamo tanto ma soffriamo il giusto, non vedo problemi strutturali che possano farmi indurre a cambiare. La squadra ha le sue peculiarità anche trasmesse da me, non sono mai stato difensivista. Certo dobbiamo trovare un equilibrio pur attaccando”.

Siete una delle squadre che fa più cross
“Sono numeri che ho anche io, ci stiamo lavorando e si stanno alzando i numeri. Con la costruzione del gioco ci arriviamo bene, poi dobbiamo affinare il timing tra cross e attaccante. Cerchiamo di essere protagonisti nella gara, con i fatti, e la parte di questo primo periodo è la costante crescita. Non ci vogliamo specchiare, dobbiamo anche vincere e se non riusciamo ci dà fastidio, ma il creare occasioni è un dato importante”.

Il Bologna viene da un momento particolare, che partita sarà?
“Andare a Bologna non è semplice, lo sarebbe stato anche se ci fosse stato Mihajlovic. Ci aspetta una partita particolare, abbiamo delle incognite anche dal punto di vista del loro assetto. Abbiamo lavorato molto su noi stessi e meno sugli avversari rispetto ad altre volte. Il Bologna ha dei singoli straordinari, bisogna fare molta attenzione. La nostra dose di umiltà deve essere al massimo”.

Quanto è difficile affrontare una squadra che ha cambiato allenatore?
“È difficile dal momento in cui si prepara solo sull’avversario. Dobbiamo cercare di essere noi determinanti, quando l’avversario ha la palla bisognerebbe avere delle certezze che magari in questo caso abbiamo meno. Abbiamo un modo di difendere aggressivo e questo ci potrebbe aiutare a prescindere da chi abbiamo davanti. Ci sono variabili che devono alzarci il livello di attenzione”

Dubbi in regia e sulla trequarti?
“Al di là dei dubbi che posso avere è difficile cambiare una squadra che ha fatto una grande prestazione. Gli unici dubbi sono di recupero fisico, ne ho un paio. Di fondo vorrei riconfermare la squadra in blocco ma ho situazioni da monitorare e giocatori che scalpitano”.

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