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Giocatori In Azione In Napoli Roma 2017 18
M.Villani/Napolicalcionews.it

Barcellona-Roma: impresa impossibile o quasi…

Un’analisi tattica per capire dove e come la Roma di Di Francesco possa impensierire il Barcellona “quasi” imbattibile di Valverde.

BARCELLONA-ROMA, IL SORTEGGIO

Il sorteggio è stato il peggiore possibile per la Roma. L’avversario è al limite dell’imbattibile e le statistiche parlano chiaro, quest’anno il Barcellona abbina a un attacco spaventoso una difesa impenetrabile. Se si esclude la doppia sconfitta in supercoppa contro il Real ad agosto i risultati del Barcellona sono impressionanti. I Blaugrana dopo la caduta estiva hanno trovato 34 vittorie, 11 pareggi e una sola sconfitta in gare ufficiali. L’unico smacco subito dai catalani è arrivato contro l’Espanyol in coppa del Re per 1-0. Le statistiche diventano ancora più spaventose prendendo in considerazione i risultati al Camp Nou: 20 vittorie e 2 pareggi con 64 gol fatti e appena 7 subiti.

BARCELLONA: LA FORMAZIONE

Inutile esaltare ancora l’importanza dell’avversario ma è utile ricordare la formazione di fuoriclasse per sottolinearne le caratteristiche. In porta ci sarà Ter Stegen lo stesso portiere che poco più di 2 anni fa’ subì lo splendido gol da centrocampo di Florenzi. Il tedesco è un portiere fortissimo ma la posizione che occupa in campo lo rende spesso mira di questi tentativi da lontano. In difesa ci saranno Sergi Roberto, Piquè, Umtiti e Jordi Alba. I 2 centrali sono forti fisicamente e veloci ma Umtiti non ha proprio le qualità tecniche che ci si aspetterebbe da un giocatore blaugrana. I 2 terzini sono entrambi molto offensivi e prenderli alle spalle è l’arma che porta più risultati per chi vuole far gol al Barcellona.

Il centrocampo sarà composto da Dembelè, Rakitic, Busquets e Iniesta. Come da tradizione è la qualità la maggiore dote della mediana catalnana ma c’è anche una buona dose di velocità  e alla Roma non resta che puntare sulla fisicità che è invece la miglior dote del centrocampo giallorosso. In attacco la coppia Messi-Suarez è di un valore assoluto.

COME DIFENDERSI

L’attacco del Barcellona è rimasto a secco in questa stagione solo in 5 occasioni. In supercoppa di Spagna contro il Real Madrid, in Champions contro Olympiakos e Juventus, in coppa del Re contro l’Espanyol e in campionato contro il Getafe. Quest’ultima è l’unica volta in cui i blaugrana sono rimasti a secco al Camp Nou. Analizzando singolarmente queste 5 partite non si trovano analogie per quanto riguarda gli schemi, non ci sono difensori con caratteristiche simili o moduli migliori di altri. A fare la differenza è l’atteggiamento di squadra che deve essere compatto con una linea difensiva che si deve muovere in armonia e con grande concentrazione.

Una tattica del fuorigioco fatta con criterio è una delle migliori armi che si può avere contro questo Barcellona immediatamente dopo a una buona dose di fortuna. Basta osservare qualche immagine della partita contro il Getafe per vedere i meriti organizzativi di questa piccola squadra guidata dal tecnico Bordalas. Il fuorigioco è stata un’arma decisiva così come la chiusura delle linee di passaggio per gli inserimenti dei centrocampisti.

IL FUORIGIOCO

Di Francesco è sicuramente un tecnico che conosce l’arma del fuorigioco e la Roma l’ha usata contro i suoi avversari ben 105 volte in campionato che in 30 partite vuol dire 3,5 fuorigioco a partita. Questo dato però può risultare normale in una squadra che è costretta spesso ad attaccare nel campionato di serie A. Conforta il fatto che anche in Champions la media è simile. In Europa infatti la squadra di Di Francesco ha messo in fuorigioco ben 31 volte gli avversari in 8 partite. Una media che è addirittura superiore a quella di campionato e che si avvicina molto ai 4 offside a partita e contro avversarri come Atletico Madrid, Chelsea e Shakhtar che non si sono certo difesi.

Fa quindi ben sperare l’attitudine della Roma per il fuorigioco. Nei momenti migliori della stagione i giallorossi sono stati capaci di rimanere corti e sfruttare proprio le caratteristiche che servono per affrontare i Blaugrana di Valverde ma in altri momenti ha perso totalmente la concentrazione e ha commesso errori che hanno determinato quei cali importanti che hanno compromesso la stagione.

COME ATTACCARE

Quest’anno il Barcellona ha dimostrato una solidità difensiva sorprendente per un club così votato all’attacco. Nei rari momenti di difficoltà si sono potuti vedere i principali motivi di sofferenza della squadra di Valverde. Il tecnico spagnolo ha un’idea di calcio non lontana da quella di Di Francesco. Entrambi infatti puntano su un pressing con recupero del pallone molto alto a cui segue la ricerca della verticalizzazione. Un gioco molto diverso dal Tiki-Taka che ha caratterizzato il Barcellona degli ultimi 10 anni.

Per fare questo gioco si tende a restare molto alti e se la Roma dovesse riuscire a recuperare il pallone troverebbe un avversario molto sbilanciato ma comunque compatto. In ripartenza risulterebbe comunque molto difficile verticalizzare immediatamente per Dzeko o per un taglio centrale mentre sarebbe molto più semplice allargare il gioco prendendo alle spalle i terzini. In alcune partite del Barcellona, come quelle contro l’Espanyol o il Celta Vigo, questa è stata l’arma decisiva che ha permesso agli avversari di rimanere imbattuti contro la corazzata catalana.

GLI ESTERNI DELLA ROMA

In questo tipo di situazioni la Roma non è proprio abituata ad agire in questo modo. Gli esterni giallorossi tendono a venire incontro per poi servire intermedi e/o terzini come fanno spesso soprattutto Perotti, Under e Gerson. Potrebbe essere adatto a sfruttare lo spazio alle spalle del terzino El Shaarawy che è sicuramente l’esterno giallorosso più abile in questo tipo di movimento. Anche Dzeko può risultare pericoloso con la sua grande mobilità abbinata a una stazza importante. Il suo fisico gli permette di giocarsela contro Umtiti e Pique impedendo ai 2 centrali catalani di recuperare il pallone in anticipo e ricostruire velocemente come fanno spesso. Proprio il bosniaco, tenendo il pallone contro i centrali blaugrana, potrebbe servire centrocampisti o esterni in inserimento creando situazioni importanti in fase offensiva.

CONCLUSIONI

La Roma ha le caratteristiche per giocarsi questa partita ma ci vorranno molta concentrazione e pazienza. I giallorossi possono provare il miracolo per caratteristiche ma hanno anche un grosso limite che è quello di cadere facilmente nell’errore. Proprio dall’errore dei singoli nascono la maggior parte dei gol subiti dai giallorossi ed è anche la principale abilità del Barcellona quella di indurre in errore gli avversari “soffocandoli” appena prendono palla.  Come già detto ci vorrà anche un po’ di fortuna perché certi giocatori non hanno bisogno di tattiche per creare un gol e spesso nella difficoltà lo inventano dal nulla. Lo spazio per ripartire però ci sarà e bisognerà avere fiducia nelle proprie capacità e sfruttare al massimo quel poco che verrà concesso. Se i giallorossi avranno paura di alzare ogni tanto il baricentro non avranno speranze.

LA FORMAZIONE GIALLLOROSSA

Ad Alisson servirà una prestazione all’altezza di quella con l’Atletico Madrid. Florenzi e Kolarov dovranno restare concentrati seguire la linea ed essere pronti a scappare indietro al momento giusto preparandosi poi a ripartire in fase di possesso. Sarà indispensabile che Manolas e Fazio siano perfettamente coordinati. La qualità e l’anticipo dell’argentino e la velocità del Greco rendono la difesa della Roma completa e con la giusta esperienza.

De Rossi e Strootman dovranno aiutare la squadra a rimanere compatta e intercettare le linee di passaggio. L’olandese avrà bisogno di trovare la forza e il coraggio di aiutare in avanti sia nel primo pressing che accompagnando l’azione offensiva. Nainggolan dovrà pressare, coprire e ripartire immediatamente sperando che l’infortunio non ne comprometta l’esplosività.

A Perotti e El Shaarawy servirà la giusta concentrazione per andare in contro ai compagni a dettare il passaggio ma al momento giusto attaccare lo spazio alle spalle dei terzini. Dzeko dovrà aiutare la squadra cercando di impedire i tentativi di anticipo e il recupero del pallone da parte dei centrali blaugrana. Il bosniaco dovrà poi prendere posizione svariare sul fronte d’attacco. Al bosniaco servirà il cinismo avuto a Napoli ma che troppo spesso gli è mancato.

Per giocarsi questa partita i giocatori di Di Francesco dovranno muoversi con grande sincronismo. Il calcio ha regalato e continua a regalare sorprese inaspettate e questo è il momento in cui la Roma deve sorprendere. Potrebbe essere utile fare memoria e ricordarsi di anni in cui la Roma si permetteva di vincere 3-0 contro il Barcellona di Rivaldo e Puyol

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