La cena vegana della domenica sera
“ma questa settimana non hai già visto altre 2 partite?”
In effetti aveva ragione: avevo visto Inter vs Pordenone e Verona vs Milan di Coppa Italia
“non mi prendere in giro, in inverno non ci sono i tempi suppementari”
“no, amore non è che in inverno sono aboliti i tempi supplementari perchè fa freddo e i tifosi non possono stare al freddo a vedere la partita. Di solito non ci sono partite con tempi supplementari e rigori, ma questa era Coppa Italia e ci sono stati i tempi supplementari e i rigori”
“Comunque no! Domenica sera stiamo a cena con Pierpaolo e Maddalena, non puoi vederti tutte le partite!”
Maddalena è la migliore amica di Raimonda, una bella gnocca palestrata, forse troppo, amante del cibo sano (niente carboidrati, nente alcol, niente proteine, niente zuccheri, solo aria e acqua), Pierpaolo è il suo fidanzato, un perfetto imbecille, un instruttore di palestra che si crede un professore di educazione fisica, ma ha solo la terza media. Andare a cenare in un ristorante vegano, pagare cara una cena per poi tornare a casa ancora affamato non mi andava proprio. Dovevo trovare la soluzione.
La scusa
Raimonda si commuove solo se le dico che i nipoti vogliono stare con lo zio. Chiamo mio fratello Natale, gli spiego la situazione e nel giro di pochi minuti mi arriva la chiamata del piccolo Diego.
“Zio Sandro, è vero che domenica ci porti al cinema a vedere Guerre Stellari?”
“Diego, amore di zio… non posso portarti al cinema… papà non può perchè deve badare alla nonna che non sta bene… rischieresti di restare da solo a casa con Penelope? Ma io non posso, ho promesso alla zia che…”
La mia amata è cascata nel tranello, mi ferma e mi dice “vai con i bambini, Pierpaolo e Maddalena capiranno” (quei due mentecatti cosa vuoi che possano capire? Il loro cervello non va oltre la palestra e il mangiare senza niente)
La verità
La verità è che mi ero già organizzato per vedermi Lazio vs Atalanta in un pub con Massimiliano, tifosissimo della Lazio, ed altri amici. L’idea era quella di bere birra fino a quando non saremmo svenuti ubriachi, più o meno intorno al settantesimo.
Sabato pomeriggio porto un giocattolo a mio nipote Diego per ringraziarlo, a 7 anni è il mio complice perfetto, tutto suo zio.
Dopo aver fatto la sceneggiata che mi dispiace tanto essermi perso queste fantastica serata, mi metto in macchina e alle 20.40 bevo già la mia prima birra media.
Oltre a Massimiliano ci sono anche altri amici, le birre aumentano, la partita è divertente, in meno di mezz’ora ci sono 3 gol.
Nel frattempo mando messaggi a Raimonda dicendole che il film sta per finire e che avrei portato i bambini a mangiare un gelato.
La serata prosegue alla grande. Il primo tempo finisce 2 a 2. Nel frattempo qualche tavolo più in là ci sono delle ragazze che stanno festeggiando un compleanno, c’è un amica di Massimiliano, ci avviciniamo per fare gli auguri e per scroccare un po’ di torta. Facciamo gli spiritosi e ci mettiamo in posa per le foto, non l’avessimo mai fatto.
La scoperta
Esattamente tra il terzo gol dell’Atalanta e il pareggio della Lazio le nostre foto erano già su facebook.
Esattamente all’81° minuto arriva il messaggio di Raimonda con screen shot della foto “dove cazzo sei brutto bastardo?”
“ho appena accompagnato i bambini a casa e sono passato dal Pub dove stava Massimiliano a vedere la partita… sto bevendo una birra con lui, torno presto a casa”
“e chi sono quelle zoccole”
“le abbiamo incontrate lì, non lo so… io volevo sapere il risultato della partita”
“hai 10 minuti per tornare a casa altrimenti dormi sul pianerottolo”
Per fortuna la partita era finita, mi toccherà affrontare una litigata mezzo ubriaco, poco male. Almeno mi sono scansato la cena biologica con quei deficenti e mi sono visto una partita spettacolare!