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Ante Coric, l’ennesimo interprete del centrocampo-champagne della scuola croata

Il talento croato approda nella capitale con tutto il suo bagaglio di classe purissima. Riuscirà a farlo emergere in Serie A?

Per chi abbia giocato a Football Manager negli ultimi quattro/cinque anni Ante Coric non ha bisogno di presentazioni. Nel principe dei giochi manageriali infatti il classe ’97 mostra una crescita esponenziale tanto nelle caratteristiche tecniche quanto nella valutazione, che vanno entrambe a raggiungere livelli elitari. Nella realtà Monchi lo ha strappato per una cifra in prospettiva relativamente bassa alla squadra della sua città natale, la Dinamo Zagabria. 6 milioni ed una più che legittima percentuale del 10% in caso caso rivendita entro il 2020.

Curriculum

Già nel giro della nazionale sin dall’under-15,  il talentino croato ha vinto tutto ciò che la madre-patria aveva da offrire firmando con 102 presenze e 15 gol i suoi cinque anni alla Dinamo. Trequartista, ambidestro, tecnico,  con visione di gioco, insomma uno di quelli a cui vedresti bene in mano una bacchetta da direttore d’orchestra tanto quanto l’ultima Adidas ai piedi. Di queste qualità si erano accorti anche City, Tottenham, Liverpool e Juvetus che lo hanno a lungo seguito. Chelsea e Bayern Monaco erano addirittura sulle sue tracce prima ancora che andasse a giocare nei Red Bull Salisburgo. Un talento cristallino che è dunque da anni sui taccuini degli addetti ai lavori di mezza Europa e che in patria ha scomodato paragoni con alcune delle più grandi stelle della nazionale a scacchi, da Modric a Boban.

Dove giocherebbe nella roma?

Se Di Francesco dovesse continuare con il 4-2-3-1 viene naturale immaginarselo come cardine dei tre lì davanti, ma c’è chi lo vedrebbe bene anche nelle vesti di play arretrato per fare di lui un Modric 2.0 in tutto e per tutto. Se diventerà o meno quello dei videogame? Non è dato saperlo, ma alla prossima asta una scommessa su qualche assist da +1 e qualche giocata da numero 10 la faremmo senza dubbio. A remargli contro in ottica fantacalcistica potrebbe essere un utilizzo centellinato o che comunque non garantisca una continuità che molti cercano, ma tutto dipende dell’impatto che avrà con la Serie A e con gli spartiti del tecnico romanista. Forse non prenderà la maglia di Totti, però magari qualche poeta della curva potrebbe arrivare a cantare sopra la voce di Venditti – gialla come il sole, rossa come il Coric mio-.

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