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Allegri in conferenza stampa di presentazione alla trasferta di Napoli

Allegri presenta la gara del Maradona contro il Napoli. La parola emergenza non esiste nonostante le tante assenze a cui dovrà far fronte.

Allegri presenta la sfida al Napoli. Out Chiesa ed i sudamericani che non verranno rischiati.

Che partita po’ venir fuori domani? 

Sarà sicuramente una bella partita perché forniamo una squadra con grandi valori tecnici e in un buon momento. Fare la formazione non è difficile perché ne ho pochi, ho scelto di lasciare i sudamericani a casa. Cuadrado era l’unico che poteva venire ma non è potuto partire perché ha avuto un attacco di gastroenterite ed è in colomba per accertamenti. De Winter, Soulé e Miretti verranno con noi e magari ci sarà spazio. Non deve essere un alibi però, cercheremo comunque di fare risultato.

Chiesa come sta? De Sciglio e Pellegrini giocano?

Ha avuto un risentimento muscolare, a livello precauzionale preferisco lasciarlo fuori. C’è il rischio in una partita di grande intensità come quella di domani. De Sciglio e Pellegrini sono pronti, dovrà valutare chi far giocare.

Qualche nuovo accorgimento tattico domani?

Lo dovrò valutare oggi. Ma la parola emergenza non c’è, domani abbiamo la formazione ideale per giocare contro il Napoli. È una partita stimolante e penso che nelle difficoltà dobbiamo tirare fuori qualcosa in più. Le prestazioni restano sempre le stesse, poi per me il risultato conta sempre e vabbè, qualcuno metteva anche in discussione questo. La gestione dell’imprevisto bisogna allenarla e migliorarla, ci sono troppe situazioni che non sono decifrabili prima della partita che bisogna giocare con tranquillità e forza mentale.

La classifica mette pressione?

Con calma arriviamo, non c’è fretta. Ci sono tante partite, un pezzetto alla volta e intanto pensiamo a domani”.

Qual è l’obiettivo della stagione?

Gli obiettivi della Juve sono sempre quelli di essere in tutte le competizioni a marzo. Poi dobbiamo migliorare, dobbiamo crescere come squadra e i risultati sicuramente aiutano in questo. Noi dobbiamo essere bravi a farlo indipendentemente dai risultati”.

Ha senso che domani giochiate senza così tanti giocatori? Perché i sudamericani stanno a casa?

Questo è il calendario e dobbiamo accettarlo, abbiamo 13-14 giocatori più tre ragazzi. I giocatori che hanno giocato sta notte arrivano sabato mattina in Italia, portarli a Napoli col rischio che si facciano male penso abbia poco senso. Restano a casa e riposano, martedì abbiamo una partita importante perché la prima di Champions e la più importante del girone. Domani faremo una grande partita, non so il risultato ma sicuramente una grande partita. Io accetto sempre i calendari, ci sono gli organi competenti che devono decidere cosa fare con le partite. Se tutti esprimiamo il nostro giudizio viene fuori un casino, accettiamo quello che ci dicono”.

Come ha ritrovato Szczesny?

Szczesny a parte Udine ha fatto benissimo anche con l’Empoli. Il portiere titolare è lui nonostante Perin sia un buon portiere”.

Come ha ritrovato Kean?

Kean l’ho trovato bene, è giovane e ha fatto bene al PSG. L’abbiamo voluto e sarebbe arrivato a prescindere dalla partenza di Ronaldo.

Come sta Kulusevski e domani può essere la sua partita?

I ragazzi giovani hanno bisogno di tempo per crescere, gli vengono messe addosso delle responsabilità esagerate. È normale che uno di 22 anni non ha l’esperienza di chi ne ha 30 o quasi. Solo accumulando partite possono acquisire una stabilità mentale che permetta di giocare inuma certo modo. Fagioli e Ranocchia dopo U23 vanno in Serie B, è un percorso normale. Qua come si vede uno che passa la palla a 10 metri si dice sia da Pallone d’oro.

Dispiaciuto per i i fischi dello stadio dopo l’Empoli?

Abbiamo perso, ci dovevano applaudire? Erano dispiaciuti loro e lo eravamo anche noi. Il calcio è così. Bisogna rialzarsi e questa falsa partenza ci metterà nelle condizioni di fare qualcosa in più senza perdere di vista l’obiettivo della vittoria.

La partenza di Ronaldo vi ha messo tanto in difficoltà?

Cristiano non voleva più giocare nella Juventus, è andato al Manchester United e comunque sarebbe stato il suo ultimo anno. Abbiamo anticipato di un anno quello che poi sarebbe successo. A Cristiano auguriamo il meglio, però la vita va avanti. Non mi interessa parlare di quello che è stato. La Juve ha sempre vinto di gruppo, ce l’ha nel DNA. Per arrivare a essere competitivi e cercare di vincere bisogna avere grande ambizioni, grande amor proprio e passione in quello che facciamo.

Ramsey, Arthur e Kaio Jorge come stanno? Come si motiva un giocatore come Pellegrini out dalla lista Champions?

Per Pellegrini è una grande occasione essere alla Juve. Le possibilità che avrà dovrà sfruttarle, ha ottime potenzialità. Ramsey in settimana dovrebbe ritornare con la squadra, Kaio è un pochino in ritardo e Arthur a fine mese dovrebbe rientrare con la squadra. L’operazione è andata bene e non dovrebbero esserci intoppi.

Cosa può dire la partita di domani sulle ambizioni di Juve e Napoli?

Il Napoli è una delle candidate a vincere lo scudetto, però il campionato è lungo. Dobbiamo pensare gara dopo gara, ci sono tante partite e tempo per recuperare. Non bisogno farsi prendere dalla fretta. Non dobbiamo esaltarci quando le cose vanno bene o deprimersi quando vanno male, ci vuole equilibro. Bisogna essere bravi a partire facendo le cose semplici.

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