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Allegri: importare chi parte, ma più importante chi subentra

Ha una voglia in più per costringere Ceferin a premiarvi a Budapest?
“Noi dobbiamo pensare solo al campo, è una partita da giocare e tutta la squadra ha voglia di raggiungere una finale in un’annata folkloristica. I ragazzi meritano questa finale. Domani ci vorrà personalità e lucidità”.

Avete più voglia di prendervi tutto o mettere una riga a questa stagione?
“Quando sei vinci al traguardo vorresti arrivarci subito ma invece ci vuole calma. Io non sono stato un parafulmine, assieme alla società abbiamo lavorato per arrivare a questo momento. Domani è un’opportunità importante per raggiungere un’altra finale che sarebbe un bel risultato”.

Come sta Vlahovic? Gioca lui?
“Una cosa importante è che la squadra sta bene fisicamente. Abbiamo fatto un secondo tempo in crescendo con la Cremonese. Chi scenderà in campo sarà importante ma sarà determinante chi subentrerà dalla panchina”.

Cosa intende per annata folkloristica?
“Questa è stata un’annata in cui ogni giorni avevi dei punti diversi. Oltre agli obiettivi che dovevamo avere dovevamo pensare ad altra cose. Abbiamo preso tutto come un’opportunità e ci è andata bene. Come ho detto sempre noi sul campo dobbiamo fare quello che siamo chiamati a fare e cioè il massimo”.

Come ha visto Fagioli in queste settimane?
“La fortuna che noi abbiamo di avere giovani nati nel 2000… Normale che devi passare da alcuni momenti. Ci sono momenti ottimi e alcuni meno positivi, fa parte della crescita. A 27 anni avrà il massimo della maturazione, si spiega Rabiot che oggi gioca partite diverse rispetto all’anno scorso. Fagioli dopo gli errori col Sassuolo e col Napoli poi non ne ha più commessi. Sei alla Juventus, non è facile perché la maglia ha una pesantezza diversa rispetto alle altre. Noi dobbiamo dare equilibrio”.

Quanto influisce l’ambiente?
“Qui abbiamo già giocato, è una partita decisiva sia per noi che per loro perché ci giochiamo una finale. Noi avremo spazi importanti per creare dei problemi, conosciamo i loro punti di forza e le loro debolezze. CI vuole personalità nei momenti in cui avremo la palla”.

Domani schieramento simile al secondo tempo dell’andata?
“Devo decidere domattina, ho un dubbio in difesa, a centrocampo e in attacco. La partita sarà lunga e si possono cambiare in corsa, può andar bene sperando di indovinare la formazione”.

Quanto ha chiesto alla squadra di andare in finale?
“Non ho chiesto niente, lo sanno per conto loro. Domani la partita si gioca da sola, in questo momento bisogna abbassare le energie perché si rischia di andare fuorigiri”.

C’è più o meno pressione delle altre semifinali europee?
“Di uguale c’è l’entusiasmo di giocare queste partite. Domani sera speriamo di esser tutti felici, però son queste le partite che vuoi giocare. Bisogna esser bravi e un pizzico fortunati per andare avanti. Però le emozioni di queste partite è difficile trovarle da un’altra parte”.

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