L’importanza della gara di domani:
“Empoli squadra insidiosa, ha una sua identità, ora è tornato Andreazzoli, ha giocatori rapidi che sanno quello che devono fare. Quello che è mancato con il Genoa è costanza, abbiamo giocato solo in alcuni momenti della gara. Noi andremo lì per fare la nostra gara, giocando sui punti deboli dell’Empoli e non dobbiamo andare in campo con ansia, dobbiamo lasciare in disparte quello che è stato il prima, i titoli, le critiche, dobbiamo andare a Empoli per fare la nostra gara e sono convinto che lo faremo”.
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Samardzic? Ferreira braccetto?
“Samardzic ora sta bene. Ferreira è un’idea che nasce durante la partita, sotto di un gol andava messa inerzia oltre che tecnica, Ferreira è giocatore duttile e bravo, conto molto su di lui. Kabasele è più difensore centrale, con grande disponibilità si è messo a fare il braccetto, servono tutti e tutti devono sentirsi utili”.
Ti senti a rischio?
“Leggo poco i giornali sia quando si va bene che quando si va male. Io penso solo a lavorare e sono solo concentrato su quello che devo fare. Il momento è questo e mi confronto con la società tutti i giorni, sono solo concentrato su quanto c’è da fare contro l’Empoli”.
Il pareggio con il Genoa? Come sta la squadra?
“E’ un punto che può essere una svolta, in una situazione anche ambientale particolare, i tifosi però sono stati comunque esemplari e hanno applaudito capendo che la squadra ha dato tutto. Abbiamo giocatori responsabili, si sanno valutare, hanno capacità di autoanalisi, mi aspetto una performance di alto livello”.
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Pereyra gioca con il Genoa per l’assenza di Samardzic?
“Per entrare in forma i calciatori devono giocare, la vedo così. L’assenza di Samardzic ha inciso, purtroppo ha avuto qualche problema, anche se lì qualche giornalista ha messo zizzania. Ogni tanto sembra sia un obbligo rompere i coglioni, ho letto che per qualcuno avrebbe avuto la febbre, Samardzic l’ha avuta, senza condizionale. Chi lo ha scritto, e ascolterà queste parole, riceverà dritto il messaggio. Pereyra è stato ripreso volutamente perché sono state valutazioni chiare in mezzo al campo, sono stati presi giocatori pronti come Pereyra e Payero”.
Thauvin e Samardzic sono entrati comunque bene domenica:
“Thauvin è un campione del mondo, sappiamo cosa può dare, gli sta mancando solo il gol, a Marsiglia non ci giocano proprio tutti. Payero ha qualche acciacco da risolvere e un po’ questo lo limita, deve alzare il livello fisico e non riesce ad allenarsi del tutto con continuità per ora, deve solo alzare la condizione fisica come intensità, è un giocatore bravo, duttile, con capacità di inserimento”.
Quanto siamo lontani dall’idea di squadra che volevi dare?
“La squadra non l’ho mai avuta tutta a disposizione, Brenner è stato preso per fare il titolare, Deulofeu, Ebosse ed Ehizibue sono stratitolari, Masina è un titolare, Davis è stato preso per essere protagonista. Sono pesanti sei assenze di questo livello per l’Udinese, sulla carta questi sono titolari, poi le scelte le faccio io, ma sono giocatori importanti e le assenze incidono sulle rotazioni e le scelte. Per quanto riguarda il gioco immaginavo un’altra identità di squadra con tutti questi giocatori, sapendo comunque benissimo che Deulofeu ed Ehizibue non li avrei avuti, ma gli atri si sono aggiunti e le scelte si sono ristrette. Anche in difesa abbiamo giocato sempre contrati, Kristensen è stato catapultato dentro la Serie A, normale possa avere qualche sbavatura nonostante sia bravo, non è semplice. Se devo guardare la prestazione della squadra tolgo la gara con il Napoli e i primi tempi con Juventus e Genoa, ma per il resto abbiamo sempre fatto il nostro. Sono convinto che usciremo da questo momento”.
Si può cambiare modulo?
“Questa è una squadra che produce tato, i numeri delle situazioni offensive importanti, i corner a favore, siamo messi bene sotto più punti di vista, ci mancano i risultati. A Napoli il Napoli stramerita e tira tanto contro di noi, ma con Salernitana, Fiorentina, Genoa soffriamo poco, con il Cagliari concediamo qualcosa ma comunque accettabile. Bisogna migliorare qualcosa, si possono variare gli interpreti per scompigliare i piani dell’avversario. Noi dobbiamo pensare a giocare bene prima a livello individuale e poi a livello collettivo, il risultato arriva solo con una grande prestazione. L’Empoli davanti è pimpante, sono giocatori che non danno molti punti di riferimento, abbiamo qualità e forza per metterli in difficoltà dietro. Dobbiamo sfruttare tutte le nostre armi,
Lucca come lo ha visto in settimana dopo il gol? A che punto è nei meccanismi con i compagni?
“Lucca secondo me è in crescita, poteva essere già a tre, lo ha trovato, sono convinto ne troverà altri, sa lavorare già con i compagni e i miglioramenti sono già enormi. Ha una buona dinamicità nonostante i due metri, stiamo lavorando quindi sulle combinazioni con i compagni, sulle sfumature. Lui ha fame di calcio d’alti livelli e sta lavorando con grande umiltà”.
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