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Dionisi: si è voluto montare un caso, ora deve trovare continuità

Questa stagione inizia ad assumere il profilo della scorsa con i tre attaccanti che iniziano a fare la differenza?
“Parlare dopo aver fatto un po’ di prestazioni positive ti dà più consapevolezza e vieni visto dall’esterno in maniera diversa ma quelli che siamo oggi è frutto di quanto fatto, tra positivo e negativo. Devi sperare che la squadra si riconosca in tutte le partite”.

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C’è del rimpianto per quello che è stato prima?
“Non ci sono rimpianti, non ho dubbi. Quando uno prende delle decisioni, la difficoltà è prenderla sul momento, dopo sembra facile. Se oggi siamo questi è frutto di un lavoro che è iniziato a luglio con la sconfitta contro il Modena in Coppa dove abbiamo fatto una brutta figura. Dobbiamo dimostrare di voler crescere ancora, dobbiamo dimostrarlo anche domani: l’ambizione c’è”.

La gara di domani può farvi ritornare sulla terra?
“Sì ma non troppo, magari come altre volte ho fatto fino a un certo punto. Le esperienze passate credo possano darci una mano. Il pericolo di sottovalutare l’avversario non c’è, poi c’è l’avversario che ha vinto con l’Inter, che ha cambiato l’allenatore poche settimane fa, per me è un avversario di valore”.

Può essere una partita simile a quella dell’anno scorso?
“Se vogliamo cercare delle similitudini sì, prima di averla giocata, poi ogni partita è diversa. Ci arriviamo in un buon momento ma anche lo Spezia arriva in un buon momento. Speriamo di ottenere un risultato positivo”.

È il momento peggiore per affrontare lo Spezia?
“Sì, diciamo che è un periodo positivo per lo Spezia come lo è per noi. Si affrontano due squadre che vengono da una buona prestazione e da un ottimo risultato. Domani chi vorrà di più ottenere il risultato lo otterrà. Uno Spezia motivato deve essere una spinta in più per noi”.

Cosa l’ha impressionata dallo Spezia?
“La compattezza, è una squadra che sa soffrire, sa difendere tutta insieme e la riconosci per questo, non è un caso che ottenga risultati come quello con l’Inter”.

Pinamonti?
“Quando un attaccante fa gol acquisisce fiducia. Per me non c’è mai stato un caso Pinamonti, lo si è voluto montare a volte. Domenica ha fatto bene ma può fare meglio, deve dare continuità. Nazionale? Non mi interessa di questo”.

Le scelte fatte prima sono state giuste?
“Mi piacerebbe confermare questo a fine stagione. Non si doveva tirare una riga un mese e mezzo fa, non dobbiamo farlo nemmeno ora, faremmo un passo indietro. Vediamo se le scelte fatte poco tempo fa sono giuste, lo vedremo col tempo. Sono state scelte fatte in funzione del gruppo, non nei singoli. Il gruppo fa la differenza nel calcio, poi ci deve essere il singolo con delle qualità perché in una squadra segnano sempre i soliti. Dobbiamo supportarli con l’organizzazione di squadra”.

Cosa temi di più dello Spezia? Il contropiede e la forza in area?
“Sono due caratteristiche dello Spezia: si difendono compatti e di riattaccare sul recupero palla, dovremo stare molto attenti. Se non saremo veloci con la palla, se non avremo le idee chiare con la palla avremo grandi difficoltà. In più lo Spezia ora è in fiducia, viene da un momento positivo, dobbiamo rispettarlo ma al tempo stesso abbiamo tutto per ottenere il risultato positivo che vogliamo ottenere”.

La posizione di Henrique?
“Diciamo che a centrocampo abbiamo caratteristiche diverse, in base alle caratteristiche e in base agli avversari cerchiamo di muoverci e di cercare gli spazi, Matheus è stato un buon interprete. Poi, come ho detto prima, un singolo non vince, la differenza non la fa mai un giocatore”.

La fase difensiva?
“Dobbiamo migliorare, come è normale che sia. Noi su questo caliamo di intensità, di attenzione. Siamo votati alla fase offensiva e infatti i numeri lo dicono. La cosa che mi ha lasciato l’amaro in bocca a Roma è il 3-4, poteva finire 2-4, fa differenza in un campionato, togliere quei gol ‘sporchi’ e su questo dobbiamo e vogliamo migliorare”.

Dopo la gara con la Roma si è parlato solo della prestazione dell’arbitro, è stata sminuita la prestazione del Sassuolo. Le dà un po’ fastidio?
“Io non ho parlato dell’arbitro, l’allenatore del Sassuolo non riesce a influenzare la stampa. C’è chi parla di calcio e chi di altro, io parlo di calcio”.

Ha festeggiato la vittoria con la Roma con acqua frizzante?
“C’è chi parla di calcio, e chi di altro, io preferisco parlare di calcio”.

Nel 2023 il Sassuolo ha una percentuale realizzativa del 13.6%, solo il Napoli (14.4%) ha un valore più alto nel periodo, mentre prima della sosta pre-mondiali i neroverdi erano in 15ª posizione in questo parametro (7.8%), nonostante fossero secondi per percentuale di conclusioni nello specchio (52%, dietro alla Lazio col 55%). È dovuto solo al rientro dei titolari?
“Per me già è importante concludere, poi finalizzarlo bene lo determina il gioco e le qualità dei singoli, non è un caso, ma anche su questo mi avvalgo del rivedere la cosa più avanti, perché per quanto riguarda la parte di stagione parliamo di un periodo più lungo, è influenzata da meno risultati, aspettiamo e vediamo se riusciremo a confermarci ma sarà molto difficile”.

Il Sassuolo lo scorso anno fece 3 vittorie consecutive tra febbraio e marzo, restò imbattuto per 5 trasferte tra gennaio e marzo. Stesso identico score di quest’anno. È un caso o c’è qualcosa di ‘studiato’ tramite la preparazione?
“Credo sia frutto del caso, è lo stesso periodo ma l’anno scorso si è giocato di più, quest’anno si è giocato meno tra novembre e dicembre, se ripetuto nel tempo starà ad altri poi studiare il caso”.

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