È stato un problema di mentalità o di stanchezza?
“No, stanchezza no, ma di qualità: non siamo stati così veloci come potevamo essere e attenti. Quando farò rivedere alla squadra il gol che abbiamo preso… È stato troppo facile segnarci. Dovevamo gestire meglio, ci abbiamo provato con generosità, ma dovevamo essere più lucidi e precisi”.
All’inizio del secondo tempo squadra spenta..
“Non rinunciatari, ma non pericolosi come volevamo: abbiamo verticalizzato troppo poco forse perché non ci siamo mossi tanto”.
Mal di gol?
“Abbiamo calciato tanto, ma troppe poche volte con precisione”.
Cosa ti porterai nella prossima partita?
“Delusione sicuramente, non era questa la partita che volevamo fare, da trasformare in energia”.
È mancato un po’ di coraggio?
“Non credo, è mancata qualità e giocatori in area. È questione di posizione e di accompagnare meglio l’azione. Dovevamo gestire meglio il secondo tempo”.
Leao va ‘attaccato’ o gli si deve stare vicino?
“Essere vicino ai miei giocatori è una mia priorità, quando le cose vanno bene o male. La situazione strana di Leao è questa: in allenamento fa benissimo, si muove tantissimo e benissimo, tutto, e poi in partita fa qualcosa di meno. Deve trovare una via di mezzo”.