Primo appuntamento con una Fiorentina che ultimamente è in grande forma.
“Sì, si vede che hanno preso la strada giusta, stanno bene, giocano bene e sono ambiziosi. Sarà una bella sfida”.
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La vittoria dello Spezia complica ulteriormente la classifica
“Noi siamo concentrati sul nostro, altro non possiamo fare. Pensiamo solo a quello che possiamo fare noi da qui in avanti. Abbiamo tanta voglia di fare bene e dobbiamo restare concentrati su quello che possiamo fare, non sul resto”.
Come sta la squadra?
“In difesa Chiriches e Aiwu non saranno disponibili, considerando che siamo in 25 abbiamo pochi indisponibili e gli altri mi sembra che stiano molto bene fisicamente e anche mentalmente. Li vedo pronti per affrontare la partita”.
Nelle ultime due trasferte la Cremonese ha fatto bene solo nel secondo tempo
“Sì, siamo stati timidi nel gioco, con poca personalità con la palla, e poco aggressivi. Abbiamo condizionato poco gli avversari nei primi tempi, mentre nella ripresa la squadra ha tirato fuori intensità, movimento, profondità, è restata corta e con la palla ha fatto vedere di essere più padrona del campo. Dobbiamo partire subito così, se no perdiamo tempo e non ne abbiamo”.
I tifosi hanno apprezzato che col Sassuolo la squadra abbia cercato la vittoria senza accontentarsi del pareggio
“È vero, ma se vuoi continuare e provare a vincere la partita devi comunque avere chiaro come coprire il campo. Nell’occasione del gol subito non eravamo messi bene e non deve succedere, perché in casi del genere gli avversari a certi livelli sono talmente bravi che non ti lasciano il tempo di recuperare. Vincere la partita non significa dare la possibilità agli altri di farti male”.
Le assenze continue in difesa rischiano di minare la fragilità del reparto?
“I primi due gol di Reggio Emilia sono nati da disimpegni sbagliati da parte nostra. Domani le assenze sono quelle di Aiwu e Chiriches, due giocatori forti. Ma noi abbiamo Bianchetti, Vasquez, Lochoshvili, Ferrari… A livello di indisponibili ne abbiamo davvero pochi. Per me i gol subiti sono una nostra responsabilità, dobbiamo essere bravi a coprire bene il campo. Quando hai la palla hai anche il dovere di pensare sì ad attaccare, ma anche di mantenere l’equilibrio. Penso al terzo gol del Sassuolo, eravamo in sette oltre la linea della palla. Serve essere pronti ad attaccare, ma anche a dare subito equilibrio se il compagno si fa saltare. È lì che sbagliamo, dobbiamo essere più bravi. La Serie A è così: se sbagli vieni subito punito, invece tu devi guadagnarti il gol e dev’essere così anche per gli altri, così come lo è per noi”.
La Cremonese ha un attacco da 16 gol, ma ultimamente si sta mostrando l’importanza della panchina e dei subentrati. Un aspetto importante da recuperare.
“Questo per me è importante, mostra che la squadra sta crescendo e tutti si fanno trovare pronti e coinvolti, dimostrando di avere qualità morali e di gioco”.
Considerata la qualità del centrocampo della Fiorentina pensa di riproporre il 3-5-2? Come si argina un giocatore come Amrabat?
“Devi avere un giocatore che faccia la parità numerica, che per caratteristiche può avere quelle di un centrocampista o quelle di un attaccante. Ci può stare che si giochi 1-2 o che si giochi con tre centrocampisti, di cui uno bravo ad accorciare su quel giocatore lì e anche le mezze ali. Più che il giocatore conta la disponibilità e la continuità quando non hai la palla”.
Dessers è entrato molto bene contro il Sassuolo, ma Tsadjout è in forma. Sceglierà in base allo schieramento della Fiorentina?
“Loro hanno una rosa importantissima e di alto livello, basta guardare la panchina. Abbiamo attaccanti che stanno bene e meritano di essere presi in considerazione. È meglio averne tanti che stanno bene piuttosto che solo due pienamente coinvolti e gli altri che invece non lo sono. Per me questa è una fortuna avere la possibilità di scegliere. Anche chi entra fa bene ed è davvero un valore aggiunto che ci siamo costruiti”.
Come sta Dessers? Potrebbe giocare dal primo minuto domani?
“Gli ho detto che da due o tre settimane si sta allenando benissimo. Un ragazzo con quelle qualità che durante la settimana si spende molto allenandosi con determinazione poi vede che il premio arriva. Con questo atteggiamento, con le qualità che ha, le soddisfazioni arrivano”.
Lei ha sostenuto che in squadra non ci sia un regista. A chi spetta il compito di “inventare” in campo?
“Noi abbiamo tanta corsa e giocatori che hanno un senso del gioco. Meité, Benassi, Galdames… Magari non abbiamo il classico regista, ma tanti giocatori che hanno senso del gioco oltre che la dinamicità. Abbiamo più mezze ali che giocatori che stanno davanti la difesa, ma per esempio Meité ha fisicità e qualità, oltre al senso del gioco”.
Cosa trae di positivo da questa sua esperienza alla Cremonese?
“Noi ci divertiamo tutta la settimana, ed è quasi un paradosso. I ragazzi si allenano bene, si impegnano tanto, sono seri e professionali. Quindi serve ottenere qualcosa in più, perché danno buone sensazioni. Lo diciamo e non veniamo da un altro pianeta, qualche anno da allenatore e staff l’abbiamo passato. Non lo dico perché è la prima volta che alleno, ma in base alle esperienze avute in passato. Spesso dico loro: “porca miseria, voi ragazzi avete diritto di avere qualche soddisfazione in più”. Faremo di tutto per raggiungere quello che ci meritiamo, poi chiaramente bisogna fare sempre meno errori”.