Il derby è sempre una gara particolare, come ci arriva l’Inter?
“Lo sappiamo, il derby è una partita sentitissima da tutti noi. Serviranno testa e cuore, noi ci arriviamo pronti a dare tutto sul campo e contenti della qualificazione alla semifinale di Coppa Italia, ma a questo ci penseremo ad aprile”.
Vai a tutti i convocati e le conferenze del 21º turno.
Da allenatore, il vantaggio psicologico che si è venuto a creare dopo la Supercoppa come lo gestirà?
“Mah, chiaramente I derby sono tutti storie a sé. In questo anno e mezzo ne abbiamo giocati tanti, sei… Quelli di coppa ci hanno permesso di vincere due trofei importanti, quelli di campionato sono stati delusioni, a partire dal primo dove abbiamo pareggiato sbagliando un rigore. La soluzione migliore è affrontarli con la giusta concentrazione, si rischia di arrivare alla partita con tante energie mentali spese”.
Vale la Champions o ancora lo scudetto?
“In questa fase della stagione ogni punto è molto importante per qualsiasi obiettivo, sappiamo domani cosa rappresenta”.
Ci sarà Skriniar?
“Non giudico le sue scelte ma l’uomo e il giocatore, che sono unici. È un ragazzo splendido, che lavora ogni giorno benissimo. Probabilmente domani sarà titolare”.
Lukaku la sta mettendo in difficoltà in ottica formazione?
“Romelu secondo me ha fatto un’ottima partita, in crescendo, contro l’Atalanta, più passava il tempo più migliorava. È la mia speranza, spero di riuscire a portare tutti a una condizione tale per cui possano partire tutti dall’inizio. È in crescita, come Correa… Ora toccando ferro penso di recuperare per domani, anche se mancano due allenamenti, pure Brozovic e Handanovic”.
Come ha affrontato il tema della fascia da capitano con Skriniar?
“Abbiamo gerarchie in base alle presenze, per quello che è successo non sarà più il capitano. Se n’è parlato molto tranquillamente con la società e il ragazzo, il capitano è Handanovic, poi scaleremo in base alle presenze con Brozovic, D’Ambrosio, Lautaro. La cosa che mi preme di più è la partita”.
Finora bilancio in parità per lei nei derby. Ma meglio nelle coppe, peggio in campionato: è una fotografia dell’Inter da gara secca?
“Sono i dati… Come ha detto, sono chiari. L’anno scorso ci sono stati in campionato due punti di differenza, quest’anno ci sono due punti e le partite di coppa le abbiamo fatte meglio noi. Non mi aspetto un Milan sottotono, la rispetto molto come squadra”.
Si gioca nella stessa data del derby di un anno fa, è un motivo in più di rivincita?
“Ho detto di non ricordare il derby di 15 giorni fa, quindi neanche quello di un anno fa. Sono partite equilibrate, decise dal singolo episodio”.
Il Napoli così lontano vi fa giocare con più leggerezza?
“Non cambia niente, sulla singola partita. Sappiamo che c’è questo distacco, in questo momento della stagione ogni punto è fondamentale per qualsiasi obiettivo, che sia avvicinare il Napoli o staccare le inseguitrici”.
La sua Inter, quando ha vinto i derby, lo ha fatto con una logica. Il Milan è riuscito a vincere i suoi derby, tra cui quello decisivo per lo scudetto, mettendo delle cose in più in partita ma sembrando meno forte in generale. È così?
“Io posso dire che si affrontano due squadre che l’anno scorso si sono giocate lo scudetto, che hanno giocato la Supercoppa, che sono attrezzate e vogliono fare la loro corsa senza pensare alle altre. In tutti i derby ho visto che sono partite particolari, che vivono sul singolo episodio, dove una singola decisione può cambiare la gara da un momento all’altro. Dovremo essere bravi a far girare l’episodio dalla nostra parte”.
Che messaggio ha per i tifosi su Skriniar?
“Nessuno, lo vedo lavorare quotidianamente, queste cose accadono ogni anno e bisogna abituarsi”.
Con il rientro di Brozovic può cambiare il centrocampo?
“Dipenderà da partita dopo partita, è un giocatore molto importante che non abbiamo dall’1 ottobre. Abbiamo avuto quattro mesi fuori Lukaku e tre mesi fuori Brozovic, due giocatori importantissimi alle cui assenze siamo stati bravi a sopperire. Calhanoglu ha fatto molto bene, Asllani sta crescendo giorno dopo giorno e sta subentrando in partite delicate come con la Cremonese e l’Atalanta. Sono contento della sua crescita e del rientro di Brozovic”.
Quest’anno è stato il primo anno in cui Lukaku ha avuto tanti infortuni. Lei ha avuto momenti simili in carriera, ne ha parlato con lui?
“Sì, chiaramente ci parlo tanto con Romelu, è una cosa nuova per lui e io ci sono passato: dopo i 26 anni ho avuto diverse problematiche, lui non ha mai avuto tanti di questi problemi, è tornato dopo l’infortunio e ora sta cercando di tornare al meglio. Le ultime settimane sono positive”.
Sempre su Lukaku: ha la sensazione che il giocatore si giochi l’Inter da qui ai prossimi sei mesi? Finora è stato deludente, lui ha capito questo aspetto?
“Quello che si gioca l’Inter è una cosa che riguarda lui, io ci parlo quotidianamente ed è dispiaciuto perché non ha potuto dare l’apporto che voleva dare, non è dipeso da lui e ora sta lavorando al meglio. L’obiettivo è portarlo alla fine senza più rallentamenti. Poi al top sappiamo tutti che giocatore è”.
Dopo il Mondiale ha visto un Lautaro diverso?
“Secondo me è un anno abbondante che gioca in questo modo, al di là del Mondiale o no. Negli ultimi dodici mesi ha avuto un rendimento costante ed elevato, se l’è meritato per come lavora. I primi tre mesi l’anno scorso non era in questa condizione smagliante, ma capita a tutti. Da gennaio dell’anno scorso è passato un anno solare e di calcio, ha tenuto grandissimi livelli e speriamo continui così”.
Si fida del Milan?
“I derby sono partite particolari. Il Milan è in un momento non positivo ma parliamo della squadra campione d’Italia, che è arrivata dopo tanto tempo agli ottavi di finale di Champions. Ha qualità e la rispetto molto, sappiamo che la troveremo in un momento particolare e veniamo dalla finale di Supercoppa. Serviranno tanta corsa e determinazione, insieme a tantissima attenzione”.