Fiorentina meno bella e più concreta oggi?
“Oggi finalmente una Fiorentina concreta, soprattutto nel secondo tempo in cui abbiamo concesso solo il calcio di rigore. Rispetto alla gara precedente meno qualità ma grande voglia di vincere la partita: l’ho visto nei ragazzi, anche chi è subentrato. Avevamo due centrocampisti ultra-offensivi e quattro attaccanti, dovevamo vincere a ogni costo. Abbiamo la smania di risalire a agganciare i posti davanti”.
Come ha pensato le mosse dalla panchina? Troppe pause in questo VAR?
“Nel secondo tempo, devo dire la verità, ho visto grande solidità dietro e i ragazzi mi hanno dato la spinta per ottenere questa vittoria. Bravi noi ad arginare Berardi e Laurentie: vista l’applicazione dei difensori, ho deciso di tentare ed è andata bene. Il VAR purtroppo ha tempi lunghi, ma bisogna controllare e valutare bene. C’è stato anche il taglio al ginocchio di Terracciano, si è perso qualche minuto di troppo, nove minuti di recupero sono un’eternità ma anche il fatto di averli tenuti lontani nel finale mi è piaciuto”.
Amrabat scelta tecnica? Mandragora e Jovic come stanno?
“Sapete come Amrabat ha terminato il Mondiale, con infiltrazioni per scendere in campo. Si porta dietro problemi, ha fatto quattro allenamenti e in questo momento è lui stesso ad avermi detto di non avere i 90 minuti. Potevo metterlo dentro ma non ho voluto rischiare. Jovic ha preso una botta in allenamento ed è out, Mandragora in pochi giorni sarà recuperato”.
Ha chiesto qualcuno al posto di Zurkowski?
“In questo momento ho tanti calciatori a centrocampo, anche lo stesso Bianco sta crescendo in malizia e personalità ed è uno dei nostri effettivi. Poi Castrovilli, Amrabat, Jack, Duncan, Barak… Potremmo metterne dentro tanti calciatori di valore”.
Quanto è importante il recupero di Gonzalez? Com’è tornato e com’è il vostro rapporto?
“Nico ci è rimasto malissimo per non aver partecipato al Mondiale ed è tornato infortunato. Si è stirato in un allenamento, me lo ha spiegato. Ha lavorato e adesso il problema è risolto, ma non gioca da tantissimo tempo. Coi ragazzi ho un rapporto schietto e sincero, mi ha detto di non avere più di 20 minuti nelle gambe. Deve tornare ad andare forte, quei venti minuti che mi ha chiesto glieli ho concessi. Chiedete a lui che rapporto ha con me, chiedete ai ragazzi com’è la gestione di ogni singola situazione. Ci diciamo tutto in faccia, a quattr’occhi. Oggi in tribuna la gente mi urlava di mettere Amrabat, ma se non gioca è perché sta male. Cercheremo di mettere tutti in condizione”.