Torna a tutti i convocati e le conferenze dell’ottavo turno.
Mister, situazione infortunati?
“Fazio ha avuto una distorsione alla caviglia e questo non ci permetterà di averlo a disposizione, credo si possa riaggregare al gruppo la settimana prossima. Resta a casa anche Bohinen, clinicamente guarito. Il problema è che, dopo l’infortunio, carica molto sulla stessa gamba e dobbiamo abituarlo nuovamente a correre e muoversi in modo naturale. Spero di potergli dare qualche minuto la settimana prossima contro il Verona”.
Lovato gioca?
“Penso proprio di sì”.
Qual è il suo bilancio di quest’avvio di stagione?
“Voglio sempre di più, così come i miei giocatori. Sono soddisfatto perchè ho visto predisposizione al lavoro quotidiano, parlare solo del risultato può essere riduttivo. A parole si può ottenere qualunque cosa, ma sono fatti e idee che creano i presupposti giusti per vincere le gare. Noi veniamo giudicati in base ai risultati, siamo ambiziosi e già domani ci piacerebbe migliorare la classifica. Fare punti contro il Lecce sarebbe stato importante, ma ormai abbiamo già ampiamente analizzato quella prestazione. Avremo cinque trasferte in un mese e mezzo e sono molto curioso, guai a perdere il gusto della sfida e della gioia di giocarcela su tutti i campi con la voglia di conquistare il massimo”.
Bonazzoli titolare?
“Sto facendo una serie di valutazioni, deciderò in funzione delle caratteristiche dell’avversario. E’una possibilità, ricordo sempre che si può determinare anche entrando nella ripresa”.
Come stanno i calciatori che sono rientrati dagli impegni con le rispettive Nazionali?
“Sicuramente vivere esperienze del genere aumenta convinzione nei propri mezzi, è una gioia che li motiva ulteriormente. Rosso a Bronn? Affrontava giocatori di un livello assoluto, ogni errore può portare ad una crescita ed è un discorso generale. I ragazzi sanno benissimo che non mi soffermo su certe cose e che le decisioni arbitrali vanno accettate”.
Tanti gol presi nelle ultime partite, avete lavorato per trovare delle contromisure e quanto può incidere il recupero di Radovanovic?
“Lo conoscete, è un giocatore che ha dato ampie garanzie e che può giocare come play e difensore centrale. Ha lavorato sempre durante la sosta, ma serve tempo aggiuntivo per integrare. Pronti, via non posso gettarlo nella mischia altrimenti c’è il rischio di una ricaduta. Recuperiamo Lovato che ha temperamento e conoscenza, è una ulteriore risorsa. Durante la sosta ho avuto a disposizione quattro difensori centrali, compresi Gyomber e Daniliuc, soffermandoci sulla tattica individuale a favore di quella collettiva. Se riconosci l’uno contro uno è difficile che ti saltino, a meno che non trovi un attaccante competente al massimo. Nelle ultime gare abbiamo sbagliato nella lettura e nella copertura dello spazio, ci siamo soffermati su una serie di concetti e domani vedremo i risultati in partita. Dico, con onestà, che abbiamo concesso anche nelle gare in cui non abbiamo subito gol. Contro il Lecce concordo sul fatto che si poteva fare decisamente meglio, pretendendo il massimo da sè stessi”.
Lovato può essere il vice Fazio?
“Sì, nel senso che può interpretare le tre posizioni e questa è una risorsa. Sono convinto che possa darci una grossa mano, è possibile possa partire dall’inizio”.
Otto gare, cinque in trasferta e tre scontri diretti in casa. Si arriverà alla sosta con il quadro chiaro sul reale valore della Salernitana e quanto è condizionante per i calciatori impegnati nei mondiali giocare in campionato?
“C’è un blocco di otto partite, ma state facendo ragionamenti che vanno oltre le mie idee. Io non guardo così in avanti ma pretendo il massimo in ogni singola partita. Già se mi chiedete di Salernitana-Verona rischio di perdere concentrazione. Per me conta il Sassuolo. Tra un mese e mezzo vedremo. Sembra tanto, ma il tempo è brevissimo. Il girone d’andata si ultimerà soltanto a gennaio, io voglio prima incontrare tutte prima di fare un primo bilancio. Per me sono tutti scontri diretti”.
Nella scelta della formazione peserà il minutaggio avuto dai calciatori in nazionale e cosa ha detto a Mazzocchi dopo l’esordio?
“Con Pasquale non c’è da parlare molto, è un giocatore che ha una forte automotivazione. E’ un esempio incredibile sotto questo punto di vista. E’ un piacere per tutto l’ambiente Salernitana vedere Mazzocchi in Nazionale. Quando un atleta fa la gavetta e poi arriva così in alto diventa inconsapevolmente uno spot, c’è gente che ha dei sogni nel cassetto sin da quando è bambino e ha bisogno di conoscere storie di questo genere. Non ho necessità di dirgli nulla, è uno mentalizzato al lavoro. Quanto agli altri, dico che sono tutti in grado di scendere in campo altrimenti non li avrei convocati. Forse sottovalutate l’importanza di avere cinque cambi a disposizione, puoi cambiare in corso d’opera il 50% dei giocatori di movimento. Ormai la parola turnover andrebbe abolita”.
Secondo lei quale sarà il futuro di Ribery?
“Non abbiamo avvertito la sua assenza in campo, nel senso che è presente al campo, si allena con noi, parla con noi ed è un elemento che ci trascina con il suo carisma e con il suo modo di intendere la vita. Non spetta a me comunicare in largo anticipo determinate decisioni di cui siamo a conoscenza, dopo che ne avrà parlato il diretto interessato mi esprimerò. Credo sia stato, e sia, un onore per la Salernitana aver aggiunto alla rosa un campione di questo livello”.
Candreva-Mazzocchi, possibile vederli entrambi sulla destra?
“Pasquale sta imparando a fare qualcosa di molto utile per sè stesso e per la Salernitana. Il primo gol in serie A e l’assist fatto a Torino contro la Juventus nasce giocando sulla sinistra. L’interscambio è possibile, è già accaduto nelle partite precedenti. Ma credo che entrambi stiano facendo veramente bene nei ruoli in cui sono stati impiegati. Ma non dimenticherei la presenza in rosa di Sambia e Bradaric”.
Arbitro donna, può esserci soggezione?
“Non saprei rispondere, non faccio distinzioni di alcun genere. Non mi interessa. E’ un arbitro che farà rispettare il regolamento. Ha già detto tutto il presidente, sono d’accordo al 100%. E’ un esordio in A, le facciamo un grosso in bocca al lupo. A noi tocca pensare a giocare”.
Qual è l’obiettivo reale della Salernitana?
“Parlare di queste cose è una perdita di tempo. Io voglio il massimo, sempre. Non so il nostro massimo quale sia. I risultati sono conseguenti al lavoro, ricordiamoci che siamo al secondo anno di A. Bisogna essere umili, la vera fatica è fare e non parlare. Dobbiamo credere in noi stessi per ottenere il massimo. Non so dove finiremo la stagione, l’ambizione è elevata soprattutto per il modo di giocare. Credo fortemente che le prestazioni gratifichino e diano punti. Non mi perdo in chiacchiere”.
Torna a tutti i convocati e le conferenze dell’ottavo turno.