In un momento come questo in cui tutto sembra girare per il verso sbagliato e tutto è sotto la lente d’ingrandimento, non passa di certo inosservato il dualismo tra i pali Handanovic-Onana.
A inizio stagione il piano sembrava abbastanza chiaro. Handanovic è il capitano e titolare “pro-tempore” per inserire gradualmente il portiere camerunese 26enne e portiere del futuro.
Fino ad oggi i 2 portieri si sono suddivisi tra campionato, Handanovic con tutte e 7 le presenze, e Champions, con Onana tra i pali nelle due sfide contro Bayern e Viktoria Plzen.
Tale alternanza non ha portato i risultati sperati ed anzi, alcuni giocatori, hanno anche sollevato diverse perplessità su questa discontinuità.
Ormai il portiere è parte integrante del gioco, soprattutto in costruzione e tra lo sloveno e l’africano ci sono profonde differenze.
Con Handanovic si preferisce una costruzione dal basso. Con Onana la squadra, già nella fase passiva, deve posizionarsi in campo in modo da sfruttare la ripartenza.
Anche sui calci piazzati contro la predisposizione all’azione successiva è completamente diversa.
Nell’Inter, più che altrove, un dualismo che influisce tanto sul tattica.
In un momento del genere dove tutti sono sul banco degli imputati e per ritrovare l’amalgama smarrito, occorrerebbero quanti più punti fermi ed eliminare i cambiamenti superflui.
Ora sta ad Inzaghi decidere se il dualismo è ancora opportuno e, nel caso non lo fosse, verso quale portiere protendere.
Dal punto di vista dei fantallenatori
Dal punto di vista dei fantallenatori il discorso è più complicato del previsto.
Ad inizio anno difficilmente si è riusciti ad accaparrare entrambi i portieri dell’Inter se non con una spesa più alta del previsto.
Il portiere dell’Inter non è passato inosservato da nessuna parte ed un po’ in tutte le leghe c’era chi riteneva che Onana alla fine sarebbe stato il titolare. Di contro c’era anche chi sarebbe stato disposto a tutto per Handanovic, ma ora il discorso si fa serio.
Chi ha acquistato Handanovic o Onana, per quanto convinto era comunque cosciente di un alone di pericolo, ma nessuno si aspettava un tale momento di crisi dei nerazzurri.
Ora tutto è in discussione e Inzaghi potrebbe provare a trovare la cura alla malattia dell’Inter in qualsiasi reparto.