Stroppa prepara i suoi ad una sfida contro una grande squadra.
“Abbiamo recuperato qualche ragazzo rispetto alla sfida con l’Udinese. La squadra deve continuare così, limando gli errori banali, poi sappiamo che squadra affrontiamo e la sua forza, ci vorrà attenzione”.
Qual è l’aspetto della Roma che la spaventa di più?
“La forza della Roma è il gruppo, hanno delle caratteristiche che hanno le grandi squadre. Hanno un motore che va oltre a quello base che si ha in questa categoria”.
Le sarebbe piaciuto allenare Dybala?
“Sarebbe sempre bello allenare giocatori forti”.
Gli scontri diretti potrebbero iniziare a pesare?
“Pensiamo a questa partita, la squadra meritava qualcosa rispetto al niente che si è raccolto contro l’Udinese”.
Il dualismo Cragno-Di Gregorio proseguirà anche domani?
“Se e quando cambierò lo vedrete sul campo”.
Si aspetta qualche cambio nella Roma?
“Sarà molto difficile, è una squadra che tra le altre cose è abituata a giocare due impegni a settimana. Non so se ci saranno dei cambi, ma ci dobbiamo aspettare tutto”.
C’è un piano per contrastare la Roma sui calci piazzati?
“È un aspetto che abbiamo visto, ma ci sono i centimetri e i chili a fare la differenza. È la squadra più forte sulle palle inattive, attaccano la porta bene: vedremo cosa succederà, ma abbiamo lavorato tanto”.
Ha definito Spalletti un mostro sacro. E Mourinho come lo definisce?
“Fino a ieri lo guardavamo in televisione, ora lo vedremo dal vivo. Credo che abbia dato un valore incredibile al campionato, poi sta facendo cose importanti a Roma, non è mai facile allenare lì. Ha vinto al primo anno, quest’anno sembra che stia facendo anche meglio. La Roma ha tutte le componenti della grande squadra, ma per approcciare le partite dobbiamo prendere ad esempio Udinese e Torino. Quando prendiamo palla dobbiamo cercare di far male all’avversario e non perderla banalmente, dobbiamo incidere in maniera migliore. Attacchiamo la porta molto bene, si è visto contro l’Udinese, ma bisogna migliorare certi aspetti”.
Si aspetta qualcosa sul mercato?
“Secondo me la rosa in questo momento non è completa, paghiamo anche il fatto che i migliori non sono in condizione. Secondo me con qualche aggiustamento la squadra può diventare ancora più competitiva”.
Contro l’Udinese si sono visti dei miglioramenti. Rimangono le amnesie difensive.
“Ci alleniamo per migliorare, poi è il momento topico della partita a fare la differenza. Serve la personalità nel fare le cose. Le situazioni individuali e il reparto si allenano in settimana, ma poi sta al giocatore avere la personalità giusta nel momento chiave. Noi non possiamo permetterci nessuna disattenzione”.
Più difficile salvare il Monza o portarlo in serie A?
“Ve lo dirò a fine anno. Le tre sconfitte consecutive non pesano, bisogna lavorare su ciò che dobbiamo fare. Non ha senso portare a casa le negatività, stiamo costruendo un’idea e dobbiamo andare avanti. Non nascondo le difficoltà oggettive, non ci sono problemi in questo senso: bisogna credere in quello che si fa, anche quando le cose riescono meno. Bisogna fare in modo che questa serenità possa esserci sempre”.