Juric, in vista della Lazio, non accetta cali di concentrazioni. L’augurio è di avere ancora Belotti in granata per la prossima stagione.
L’anno scorso Lazio-Toro fu decisiva per la salvezza: che ambiente si aspetta e quali sono gli stimoli?
“Vogliamo ripetere le buone prestazioni e cercare di crescere. La Lazio con Sarri ha trovato una fisionomia, ogni tanto fa passi falsi ma già da mesi giocano come vuole lui. Dobbiamo rispondere bene”.
Vuole arrivare a 50 punti?
“Vorrei fare più vittorie possibile e giocare bene, oltre a migliorare su tanti aspetti. 47 o 50 punti non cambia la vita, te la cambia se fai qualcosa in più. Ma non sono ossessionato”.
Quali sono le sue motivazioni in vista del futuro?
“Non esiste che calino le mie o quelle dei giocatori. Dobbiamo stare sul pezzo con voglia di giocarcela, non credo che possa succedere”.
Un giudizio sulla sentenza che ha disposto la disputa di Atalanta-Toro.
“Era chiara, o almeno per me: non avevo dubbi sull’esito della sentenza”.
Come ha visto Zima?
“Deve crescere tanto, si è visto l’altra sera: deve lavorare per essere competitivo a certi livelli”.
Ci sono giocatori che devono meritarsi la conferma?
“Fino ad oggi, la squadra ha dimostrato attaccamento e voglia di fare bene. Negli allenamenti non vedo un minimo calo: fa piacere giocare come contro il Milan, abbiamo avuto un grande dispendio di energie ed è stato difficile recuperare. Ma non vedo segnali di rilassamento, le risposte arrivano dalle partite. Lavoriamo forte e con motivazioni, non voglio cali né individuali né di gruppo”.
Come sta Ansaldi?
“Ha giocato poco. Ho fiducia in Vojvoda e gioca lui”.
Recupera qualcuno?
“Sanabria ha iniziato ad allenarsi con noi e può essere convocato, Mandragora dalla prossima settimana”.
Quanto stanno crescendo Lukic e Ricci?
“Hanno fatto una partita seria contro Tonali e Kessie, giocatori di livello altissimo: hanno fatto una buona gara, entrambi stanno crescendo e va bene così”.
Cairo ha parlato di Belotti: da Salerno ad oggi è cambiato qualcosa?
“Quando sta bene è veramente forte. E’ uno che mi piace anche umanamente, con grande generosità anche nella vita. E’ un ragazzo di una onestà unica: gli credo ciecamente quando mi dice che deciderà a fine anno. Valuterà le soluzioni, poi ascolta o non ascolta e deciderà lui. Resto dell’idea che se rimane, sarei strafelice”.