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Juventus-Bologna: le parole di De Leo, in assenza di Mihajlovic e Aebischer

De Leo, collaboratore di Mihajlovic, insieme ad Aebischer presenta la sfida dello Juventus Stadium. Ancora dubbi su De Silvestri e Dominguez.

De Leo in conferenza stampa sostituisce Mihajlovic e presenta la sfida del Bologna a Torino in casa della Juventus.

Come si può riuscire a dare del filo da torcere a una squadra come la Juve?
“La leggerezza che spesso ho invocato è fondamentale ma in questi casi non basta. Bisogna avere consapevolezze tecniche, la capacità di restare in partita, bisogna sapere che ci saranno momenti duri e che loro hanno grandi qualità a livello individuale. Noi dovremo continuare a giocarcela a viso aperto, per alleggerire la pressione e per far comprendere a viso aperto che vogliamo giocarcela con tutti”.

Per Aebischer: Com’è stato l’impatto con la serie A?
Aebischer: “Il calcio italiano è diverso da quello svizzero e mi è servito del tempo per ambientarmi. Adesso grazie al minutaggio che ho trovato mi sento un giocatore di Serie A. Mi servirà tempo per migliorarmi ma ora mi sento pronto”.

La Juventus dovrebbe avere qualche defezione a centrocampo. Il duello in mediana potrebbe essere la chiave di questa sfida?
“Non baderemo troppo alle loro assenze perché sono forti a prescindere, però la gestione dei 90′ minuti con i tanti centrocampisti che abbiamo ora a disposizione è per noi una chiave della sfida, come lo è stata contro la Sampdoria. Sarà un’arma importante”.

La condizione rispetto alla settimana scorsa è ancora cresciuta?
“Si, anche se questa è una settimana particolare perché il tempo per prepararci è stato meno. Lo spirito e la partecipazione è però stata la stessa, anzi in certi casi crescente. A volte dobbiamo tenere addirittura a bada l’ardore di certi giocatori”.

La Juventus è ancora in corsa per lo scudetto?
“Secondo me si, perché sta trovando continuità. Il passo falso è stato quello con l’Inter ma grazie al ritrovato ottimismo io credo che ci proveranno fino alla fine”.

Sansone dove si inserisce tra Orsolini e Barrow?
“E’ un giocatore che ci da ulteriori soluzioni. Ultimamente sta dimostrando più attitudini nell’attaccare gli spazi, si trova bene con Arnautovic. Peccato che non abbia ancora trovato la prima rete ma è sicuramente un’ulteriore arma che abbiamo”.

De Silvestri come sta? Continuerete con Dijks?
“Il minutaggio di De Silvestri non ve lo so dire, valuteremo oggi. Per quanto riguarda Dijks per noi sta facendo un’ottimo campionato in questa fase. Non siamo troppo rammaricati di non averlo avuto prima perché come ci diciamo sempre che abbiamo ancora tempo per lasciare la nostra impronta”.

Per Aebischer: Qual è stata la differenza più grande tra il calcio italiano e quello svizzero?
Aebischer: “Il piano fisico. Qualsiasi giocatore gioca molto su questo aspetto e i duelli sono molto difficili, inoltre il calcio italiano è molto più tattico. Ogni giocatore sa esattamente cosa deve fare in ogni situazione”.

Come stanno Dominguez e Medel?
“Stanno tutti bene. Gary ha subito l’ennesima ferita di guerra, mentre Nico cerca sempre di dare tutto indipendentemente dalla sua condizione fisica attuale. Un altro dubbio riguarda anche la partenza dall’inizio di Nico”.

Il messaggio di Mihajlovic?
“Ci ha chiesto di mantenere questo atteggiamento leggero, continuando a dimostrare dal punto di vista umano e tattico della squadra. Il mister continua a sottolineare l’impegno che questi ragazzi ci stanno mettendo e questo secondo me si vede in campo, quando scendono senza avere al loro fianco l’allenatore ma giocando comunque come sanno fare”.

Per Aebischer: Come hai vissuto questa situazione dell’allenatore? Quanto vi sta aiutando lo staff in questo momento?
Aebischer: “Per me è una situazione sicuramente nuova. Mentalmente la sto affrontando in maniera positiva, ma se avessi problemi prenderei la forza che la squadra ha. Il mister lo sentiamo ogni due giorni ma al bisogno possiamo contattarlo. In campo tutti danno il loro massimo, e questo dimostra quanto siamo squadra”.

Lei ha una grande passione per la pittura. Quale opera le ricorda questo Bologna?
Le reve – Il sogno – di Picasso perché è quello che vorrei continuasse a descrivere questo Bologna e la situazione del mister che sogniamo tutti finisca presto”.

Come sta continuando la collaborazione con Bazzani?
“Siamo in perfetta sintonia. Fabio è un professionista, è entrato in punta di piedi nel gruppo mettendo le sue qualità, e si sta ambientando benissimo”.

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