Allegri a Cagliari avrà pochi giocatori, ma potrà contare su Bonucci.
Che risposte vuole domani dalla squadra?
“Domani è una partita complicata, giocare a Cagliari è sempre difficile e loro vengono anche da una brutta sconfitta. Sono una squadra fisica che alza molto la palla, secondo me verrà fuori una brutta partita. Domani per noi contano tanto i tre punti, non bisogna perdere di vista il nostro obiettivo”.
Domani stessa soluzione tattica?
“Oggi faremo ultimo allenamento e vedremo le condizioni. Mancherà Locatelli che starà fuori quattro settimana, gli squalificati. Non siamo tantissimi ma non deve essere una scusante. Oggi valuterà se giocare con centrocampo a due o a tre”.
Come sta Bonucci?
“Bonucci sta molto meglio, valuto se farlo giocare dall’inizio o portarlo in panchina”.
L’approccio alle gare diventa il rischio di questo finale di stagione?
“Il nostro obiettivo è sempre stato arrivare quarti. Ora abbiamo la Roma a cinque punti ma dobbiamo fare attenzione. Non possiamo ridurci a rischiare che la Roma si avvicini. Indipendentemente dalla partita che verrà fuori dobbiamo calarci nella gara”.
Avete fatto lavoro specifico sugli errori fatti negli ultimi metri?
“Credo che la squadra fino a questo momento si sia ben comportato. Siamo mancati nelle tre migliori partite che abbiamo giocato, con Atalanta, Villarreal e Inter dove siamo stati poco lucidi negli ultimi metri. Quindi dobbiamo lavorare, posso capire una volta, due, ma tre iniziano a non essere un caso”.
Un caso che Rabiot abbia fatto una delle migliori gare a due?
“Normale che Rabiot si trovi meglio a due. Con l’Inter ha fatto una partita buona tecnicamente, poi dopo ci sono partite dove per necessità dobbiamo giocare a tre. A volte giocherà bene altre no, l’importante è che la squadra ottenga il risultato”.
Può essere la partita giusta per Bernardeschi?
“Per lui, per Kean, per Vlahovic. Deve esserlo per tutti perché in questo momento non possiamo scherzare, dobbiamo essere più precisi in fase offensiva”.
McKennie può rientrare quest’anno?
“Momentaneamente è ancora che cammina, ancora in ritardo. Speriamo nel giro di un mese possa tornare a disposizione perché mancherebbero ancora 4-5 partite”.
Con l’Inter non ha vinto pur meritando, nella sua carriera è stato criticato per aver vinto senza meritare. Ci ha pensato?
Non ho pensato, ho analizzato la partita. Penso sempre in maniera lucida a quello che sta facendo la squadra quest’anno, credo che ogni squadra arriva nella posizione che merita. Da ora fino alla fine della stagione si può solo migliorare abbiamo quasi sempre una partita a settimana e possiamo lavorare. Il meritare di vincere è una roba astratta”.
Ha senso continuare a insistere su Dybala che è fuori dal progetto?
“In questo mese e mezzo abbiamo tempo per lavorare ma allo stesso tempo abbiamo obiettivi da raggiungere. Tutti i giocatori che ho devono dare il contributo per raggiungere gli obiettivi, indipendentemente da che uno rimanga o vada via. Bisogna rimare concentrati. Poi questa roba dei complimenti mi dà fastidio, perché poi si trovano alibi. Non ci devono essere complimenti, solo vittorie”.
Perché la Juve fatica a fare gol?
“Se guardiamo i numeri di cosa manca… La Juventus negli ultimi tre mesi ha creato molto, poi siamo stati poco precidi nel fare gol. Bisogna essere più efficaci nelle prossime settimane”.
Prima dell’Inter pensavate ancora allo scudetto?
“Battendo l’Inter avvii una piccola speranza, però dovevi vincere tutte le partite che è impossibile. Ora bisogna svoltare e fare più punti possibili, però domani abbiamo una partita complicate perché nel giro di una settimana si rischia di passare da lottare per lo scudetto ad avere la Roma vicina”.
Avete rimpianti per la stagione?
Rimpianti nella vita non se ne devono avere. Siamo quarti e ci meritiamo di essere quarti, abbiamo avuto un’occasione importante con l’Inter e non l’abbiamo sfruttata. Il resto è tutta aria fritta. Di cosa si parla? Di niente”.