Tudor prima della gara alla Fiorentina parla delle condizioni di Bessa, Veloso, Ilic e gli altri. Per l’attacco ancora nessuna certezza.
Una volta si diceva: la vita può iniziare a 40 anni. Per voi che vita sarà dopo i 40 punti?
“È una domanda che non andrebbe nemmeno fatta, dovrebbe essere scontato. Non vedo nemmeno una ragione perché si debba cambiare qualcosa: i giocatori sono prima di tutto atleti, sportivi. E lo sport ha un fondamento: voglio fare meglio e voglio vincere. Questi calcoli servono molto a parlare, in campo non ci devono essere cambiamenti”.
Come sta Barak?
“Ha preso una botta sull’anca. Vediamo come sta domani: sta migliorando velocemente, ma non so se sarà convocato”.
La Fiorentina viene da due sconfitte sofferte. È un fattore che inciderà?
“Non so come saranno, so che sono forti, stanno facendo un ottimo campionato. È una squadra che può andare ancora più in alto, è vicina alla Champions per come la vedo io. Hanno perso due partite immeritatamente, ma ci concentriamo su di noi. È sempre bello giocare a Firenze, il Franchi è uno stadio bello e difficile. Vediamo che succede”.
Dalla gara d’andata, quanto sono cambiati loro e quanto siete cambiati voi?
“Noi siamo cresciuti, loro hanno perso Vlahovic ma hanno preso altri giocatori. All’andata facemmo una grande partita, Casale fece benissimo su Vlahovic. Concedemmo poco, facendo una gara tosta, che speriamo di ripetere domani”.
Nel suo contratto c’è un’opzione di rinnovo in caso di salvezza. Ha voglia di mettere radici a Verona e di crescere con questo club?
“Non è bello parlare di me, manca ancora un bel pezzo di stagione. Quando allenavo gli Allievi dell’Hajduk mi divertivo forse più di quanto non abbia fatto in seguito. Uno deve trovare gusto e piacere, io qua sto bene, ho giocatori forti, una squadra costruita bene, un direttore e un presidente fortissimi. Non ho pensieri in questo momento. Penso che uno debba stare bene. Se uno sta bene vuol restare, è chiaro”.
Questa squadra è da coppe europee?
“Sono domande difficili, devi fare un’analisi completa. A livello di budget non lo siamo, ma per quello che abbiamo dimostrato possiamo giocarcela con tutti, e questo non è poco. Poi Europa o meno sono questioni che vengono sempre come conseguenza. Basta andare su Transfermarkt, è lì la realtà, ma noi siamo stati bravi ad andare oltre le aspettative. Ma con questi discorsi faccio fatica, mi piace più fare. Sarà il campo a rispondere. È bello avere sul nostro cammino squadre forti, perché saremo belli concentrati, ma il lato negativo è che probabilmente si raccoglieranno meno punti: abbiamo Inter, Milan, Napoli, Atalanta, Lazio… C’è una logica di questo tipo. Ma, come dico sempre, concentriamoci sulla prestazione”.
Che visione ha lei di Lasagna?
“Per un periodo l’ho messo sulla trequarti destra al posto di Barak, e là stava crescendo, si stava anche divertendo. Ha bisogno di spazi, è sicuramente un giocatore forte, ha un tiro e uno strappo pazzesco. Mi piaceva come si stava sviluppando. Ha un solo problema: i tre là davanti hanno fatto grandi cose. Ma è un lusso avere un giocatore così che parte dalla panchina”.
Cos’ha visto in Coppola? Ha fatto bene contro il Venezia.
“Dopo la partita ho detto che ha vent’anni, ma in realtà ne ha diciotto. Anche in Coppa fece bene, mettendosi in luce. Quando noi allenatori valutiamo i giocatori consideriamo sempre la testa, e là vedi tutto. Quando vedi gente superficiale ti fai un’idea, lui è tutto l’opposto. Poi ti confronti anche con gli altri, Simeone mi dice che quando ce l’ha addosso è tosto. L’abbiamo fatto allenare tutta settimana uno contro uno con Lasagna: io gli ho detto di stare tranquillo, perché domenica sarebbe stato tutto più facile. È un ragazzo interessante, deve continuare così”.
Come stanno Veloso, Cancellieri e Praszelik?
“Praszelik non c’è. Cancellieri è con la squadra, per Miguel vediamo”.
Ilic può giocare sulla trequarti, con Hongla in mezzo?
“Potrebbe essere, ma in questo momento Tameze e Ilic stanno facendo bene”.
E Bessa?
“Vediamo”.
In questo finale potrà schierare qualche seconda linea in più? O giocheranno sempre i migliori?
“Devono giocare sempre i migliori”.
Lasagna può giocare domenica?
“Devo ancora decidere”.