Dopo il deludente pari di Salerno, Pioli deve puntare al riscatto contro l’Udinese per non sciupare un’occasione importante.
Indipendentemente dalla classifica attuale, il Milan a fine febbraio 2022 sta meglio rispetto ad un anno fa?
“Non ci avevo pensato a questa situazione. Noi stiamo bene. Veniamo da una prestazione in cui abbiamo commesso degli errori, abbiamo lavorato su questo e ci aspettiamo una prestazione più solida domani”.
Dopo sabato sera ha provato più sollievo o più rabbia?
“Alla squadra ho trasferito attenzione e lucidità analizzando Salerno, l’abbiamo giocata con troppa frenesia come se mancassero sempre 5 minuti al fischio finale; abbiamo un piano gara da rispettare, dobbiamo saperla gestire. Gli altri risultati non li possiamo condizionare noi, dobbiamo essere concentrati sul nostro”.
Quest’anno vede un po’ meno preoccupazione su Kessie e Romagnoli rispetto ai due in scadenza nella passata stagione?
“Sono problemi societari. Non ho allenato l’anno scorso e non sto allenando giocatori in scadenza, ma giocatori molto professionali, molto sul pezzo e continuerò a farlo fin quando si comporteranno così. Poi le cose non si sa come andranno a finire…”
Dove può migliorare il Milan?
“Si può sempre migliorare. Siamo stati un po’ troppo poco lucidi dopo il vantaggio, la Salernitana non ci ha messo tutta questa pressione sulla nostra impostazione. Abbiamo lavorato su questo e su questo mi aspetto dei passi in avanti”.
Nell’ultima giornata tutte le big non hanno vinto…
“Era dal 2003 che non accadeva. La verità è che le partite sono sempre molto equilibrate e molto difficili. Ci vuole sempre molta qualità per vincerle”.
Può chiarire la sua posizione in merito alla parola Scudetto?
“La linea è chiara: noi vogliamo migliorare il punteggio dell’anno scorso. Se poi saremo bravi a migliorarlo di così tanti punti da vincere lo Scudetto sarà qualcosa di eccezionale. Non perdiamo il nostro equilibrio. Abbiamo costruito una casa su basi solide, adesso dobbiamo abbellirla curando tutti i dettagli da qui alla fine”.
Ci sono giocatori stanchi?
“No, scelgo perché ho tante alternative di qualità. Stiamo pensando solo alla partita di domani. Mancano 13 partite: ognuna ha un peso specifico importante. Testa all’Udinese, che è squadra tosta, intensa e che ha qualità davanti. È un avversario difficile da superare”.
Come state vivendo questa giornata dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia come squadra?
“Ne abbiamo parlato prima dell’allenamento. In tutti noi c’è molta preoccupazione per ciò che sta succedendo. Siamo una squadra giovane, ma attenta a ciò che succede. C’è molto sgomento. La vita non ha prezzo, vediamo delle difficoltà. Se c’è una situazione che può unire sempre di più è lo sport: cerchiamo di fare del nostro meglio per rendere la vita la migliore possibile”.
In fondo a questa settimana post Salerno che sensazioni hai?
“La settimana scorsa ho detto che ero preoccupato. Le partite le puoi preparare nel modo migliore possibile, ma poi nel calcio c’è l’imponderabile, la giornata storta, l’avversario e altre cose che non puoi controllare. Ho visto i miei giocatori determinati”.
Perché l’Udinese crea sempre tanti problemi al Milan?
“Credo sia questione della loro qualità e della loro organizzazione in fase difensiva. Sono compatti, sarà difficile trovare gli spazi liberi. Dobbiamo essere bravi a trovare gli spazi muovendo la palla con lucidità: serve una squadra veloce, lucida, che faccia le scelte giuste nei momenti giusti, che faccia i passaggi migliori possibili perché ultimamente questo ci sta creando qualche problema”.
Qual è la quota Scudetto?
“È difficile. Inter, Napoli, Juve e Atalanta possono fare risultati utili continui. Forse non si arriverà al punteggio del campionato scorso, ma serviranno lo stesso tanti punti”.
Rebic sbocciò contro l’Udinese. Che cosa si aspetta da lui?
“Mi aspetto tanto, perché è giusto aspettarselo da un giocatore di qualità tecnica e di strappo fisico. Abbiamo tre attaccanti a disposizione giochiamo con due, tutti devono sentirsi pronti”.
Come sta Ibra? Se dovesse decidere lei, gli rinnoverebbe il contratto?
“Sarebbe una domanda da fare a Zlatan. È molto importante la sua volontà: per come lo conosco io, per la determinazione che ha, per l’ambizione che ha e per la voglia che ha di aiutare la squadra, sono convinto che lui continuerebbe a giocare. Le sue condizioni stanno migliorando, anche se un po’ più lentamente di quanto ci aspettassimo, ma sta meglio. Il suo percorso è giorno per giorno, bisogna capire come risponde il tendine quando comincia a correre. Tra oggi e domani tornerà a correre sul terreno, in questi giorni ha fatto lavoro personalizzato e ha corso sulla sabbia”.
Sarà una settimana decisiva?
“Non sono un indovino, non so sarà decisiva, ma sarà molto importante. È naturale quando ti avvicini al finale di stagione. I punti pesano”.
Cosa succede al Milan in certe partite?
“Se parliamo ancora di sabato la troppa voglia ci ha fatto perdere lucidità, volevamo spaccare le partite. Noi dobbiamo andare a mille all’ora quando siamo senza palla, dobbiamo essere animali… Poi, quando ce l’abbiamo noi, dobbiamo gestirla con calma”.
Come sta Saelemaekers?
“È un giocatore molto dinamico, molto vivace. Deve trovare più precisione nella giocata decisiva: ha le qualità per essere più preciso ed efficace”.
In che condizione è Lazetic?
“Sta sicuramente meglio. Ha fatto un lavoro importante, ma domani non sarà convocato. Non credo, però, che ci vorrà tanto tempo”.
Cosa ha più Pioli rispetto a Spalletti e Inzaghi?
“Pioli ha il Milan. Ho talmente tanta fiducia del miei giocatori che con loro tutto è possibile”.
Si potrà rivedere il Milan col 4-4-2?
“Si, si può Rebic può fare la seconda punta, Leao uguale. Dipende dalle partite, dalle situazioni e dalle condizioni dei giocatori”.
L’anno scorso c’era la foto col Rio Ave che caricava il Milan, quest’anno…?
“Ne abbiamo più di una. Ci sono tante situazioni che ci hanno fatto capire che, giocando in un certo modo, possiamo ottenere belle soddisfazioni”.