Mihajlovic in conferenza stampa di presentazione alla trasferta di Cagliari dove i felsinei andranno a fare ciò che devono fare nonostante i tre nuovi positivi tra i primavera.
Come state preparando la sfida di domani al netto della quarantena finita ieri sera?
“Se qualcuno pensa che io possa essere arrabbiato si sbaglia. Qualche anno fa la mia parte emotiva avrebbe prevalso su quella razionale, ma ora non è più così. Spero solo che chi ha deciso lo abbia fatto in buona fede, pensando che il Covid non riguardi i calciatori ma solo le persone normali, o pensando che il pubblico che va allo stadio è diverso da quello che va a teatro. Ormai però è tutto fatto e questo non dev’essere una scusa per noi. Il gruppo è meraviglioso, hanno dimostrato le loro qualità umane, anche in periodi più duri e difficili rispetto a quest’ultimo. Faremo quello che dobbiamo fare. Purtroppo sono risultati positivi alcuni giocatori della Primavera che dovevano venire con noi, ma sono risultati positivi anche loro. Sono sereno e fiducioso, andiamo là per fare quello che dobbiamo fare. Sono convinto che faremo in una grande partita”.
Niente alibi quindi… C’è qualche reparto più sguarnito? La condizione fisica potrebbe essere compromessa?
“Io sono abituato a inventare, lo faccio quasi sempre. Avremo 11 giocatori in campo e qualche cambio. Spero che ci basti. Se tutto va come dovrebbe andare siamo a posto. Dovremo essere bravi a trovare nelle difficoltà le motivazioni. Nella vita si incontrano spesso persone che pensano di farsi più furbi ingannandoti, noi domani dovremo essere bravi ad ascoltare la nostra parte razionale facendo ciò che dobbiamo fare. Per l’ennesima volta dobbiamo dimostrare di essere un gruppo meraviglioso”.
De Silvestri: “Siamo professionisti e dobbiamo dimostrarlo. Sottoscrivo quanto ha detto dal mister. Il gruppo è molto unito e anche in questa condizione di isolamento ci siamo sentiti uniti ancora di più”.
In una situazione del genere esce anche l’aspetto motivazionale nel fronteggiare una situazione del genere?
De Silvestri: “Il gruppo si è compattato ancora di più, nonostante le differenze. Anche persone che erano meno disposte a parlare e a confrontarsi, in questa situazione ne hanno preso parte. Domani dobbiamo giocare a calcio e farlo al nostro meglio”.
Chi ha e chi non ha a disposizione?
“Dobbiamo fare la conta. Dominguez e Viola hanno recuperato, Sansone e Soumaoro non ci saranno perché non hanno il green pass. Poi ci sono i nuovi positivi…”.
Ha percepito in qualche giocatore un po’ di rabbia che si può tramutare in furore agonistico?
“La rabbia ci dev’essere sempre, ma deve essere positiva e costruttiva. Quello che penso è che l’onestà anche nel calcio paga sempre più della furbizia. E domani dobbiamo dimostrarlo. Si gioca una partita di calcio. Avremo di fronte una squadra che vorrà fare punti, per loro è una sfida importante, ma anche noi vogliamo fare bene per guadagnare punti e rimanere vicino al nostro obiettivo. Quattro anni fa eravamo noi a giocarci la salvezza e sappiamo come si sente il Cagliari ora. Dico ai ragazzi di stare sereni ed essere fiduciosi”.
Dominguez come sta con il suo dolore alla spalla?
“Sta come prima, il Covid non gliel’ha fatto passare il dolore alla spalla. Lui si dovrà operare ma ancora non c’è una data. Vedremo mano a mano come sta, per adesso possiamo solo fargli i complimenti, non è roba da tutti giocare sopportando un simile dolore”.
Quanto ci vorrà a Schouten per tornare in condizione?
“Non sono un dottore e non ho la palla di vetro. Dipenderà molto anche da lui”.
Quasi un anno fa perdevate a Cagliari, quanto è maturata questa squadra?
“La maturazione della squadra non si guarda in una partita. Siamo sicuramente migliorati, basta guardare i risultati e gli obiettivi. Il punto di riferimento era il Sassuolo ma quest’anno abbiamo dimostrato di poter essere superiori anche a loro. Tutto questo fa capire che la squadra è maturata e che ci sono stati dei passi avanti, dobbiamo però migliorarci ancora tant’é che ci sono state situazioni in cui abbiamo perso dei punti nonostante avessimo giocato meglio”.
Dal mercato si aspetta dei giocatori?
“Mi aspetto che domani ci sia un bel sole, che non ci siano altri positivi e che possiamo giocare tranquillamente la nostra partita”.
Un pensiero sulla scelta di Insigne di andare a Toronto?
“Non vedo perché uno non dovrebbe fare questa scelta, è un giocatore professionista che farà una nuova esperienza. Ma non metterei mai in dubbio la sua professionalità per questa scelta. E’ più facile accettare che rifiutare”.
De Silvestri: “E’ una scelta di lavoro, potrei fare a voi la stessa domanda”.
Con Mazzarri che rapporto ha?
“Bellissimo. All’inizio non lo conoscevo bene, guardavo l’immagine che dava all’esterno, ma mi sono sbagliato”.
Cosa ne pensa del nuovo protocollo della Lega e della scelta di giocare con 13 giocatori disponibili?
“13 giocatori quarant’anni fa poteva andare. Ora con i 5 cambi per essere in regola dovremmo giocare a calcio a 7. Ma le regole sono quelle”.