Mourinho parla della gara che attende i giallorossi a Genova contro il grifone per la prima di Shevchenko.
Pinto ha detto che non verrà costruito un istant team: lei ha la pazienza di aspettare?
“Prossima domanda”
Ritroverà Shevchenko, cosa ricorda?
“E’ una domanda strana. Doveva essere facile per decidere se tutto quello che uno ha detto è vero o se la verità è che abbiamo un buon rapporto. Il primo ricordo che ho è quando l’ho visto giocare. La storia l’ha fatta lui. Quando diventi Pallone d’Oro, vincitore di Champions e di tanti titoli allora sei tu a fare la storia. Ora è la sua prima esperienza da allenatore di club. Con l’Ucraina ha fatto bene. Ha dimostrato chiaramente di avere un’idea e una filosofia. Una leadership tranquilla perché è così come persona. Mi piacerebbe che gli potesse capitare quello che è successo a me alla prima da allenatore ufficiale: ho perso, ma poi ho vinto tanti titoli”.
Come cambia la Roma con i due casi di Covid?
“Il lavoro che abbiamo fatto durante la settimana e che voi con le vostre fonti avete capito e seguito è un lavoro che va nella spazzatura. Quello che abbiamo provato e allenato ovviamente lo abbiamo perso nel momento in cui abbiamo perso un giocatore come Cristante. Con tanti problemi che abbiamo come tre terzini sinistri tutti fuori, è ovvio che dobbiamo trovare delle soluzioni. C’è chi poi deve giocare in una posizione che non è la sua. Dobbiamo trovare un puzzle che ci permette di fare una buona partita e di prendere i punti con noi. E’ un momento di difficoltà per noi. Penso che è una buona opportunità per capire chi di voi è bravo: solo io so chi gioca domani. Nemmeno i miei assistenti lo sanno. Le vostre fonti non hanno acqua, sono a secco. E’ successo tutto velocemente questa mattina. Non abbiamo fatto allenamento stamattina. Sarà divertente per voi pensare come giocheremo domani”.
Zaniolo come può essere schierato?
“Non vedo Zaniolo come sei al posto di Cristante. Siete voi che ipotizzate la difesa a tre, ma io non vi ho mai detto se giocheremo a 3 o a 4. Ti dico che Nico è un calciatore che non subisce l’influenza per l’assenza di Cristante”.
Domani che partita sarà?
“Non dico che è una gara che giocheremo al buio, ma sicuramente con qualche difficoltà. Anche loro sono in difficoltà, ma il problema più grande per me e Shevchenko è che ci sono tanti giocatori indisponibili. Giocare contro una squadra che ha un nuovo allenatore è un’incognita. Per noi sarà difficile seguire una linea di orientamento perché siamo in difficoltà. Non c’è un terzino sinistro in rosa. Vina, Calafiori e Spinazzola non ci sono. Anche al centro con Smalling e Cristante abbiamo delle assenze. Alla fine sarà Genoa-Roma ed entrambe hanno bisogno di punti. Sarà una partita come minimo divertente e con voglia di vincere. Tutte le nostre partite sono state divertenti, tranne Bodo. Che si sono divertiti solo loro”.
Va giocata subito con aggressività o servirà più pazienza?
“Capisco quello che dici. Lo stadio, i tifosi e la nuova proprietà danno motivazione. Sarà un ambiente difficile. Lo stadio è bellissimo e l’ambiente è complicato, ma è quello che vogliamo noi. Ci saranno 2000 nostri tifosi, anche per noi è una motivazione. Qualche volte nella difficoltà la gente è più unita. Possiamo non vincere ed è capitato, ma entrare in campo con un’idea diversa da quella di vincere la partita non è qualcosa che deve appartenerci”.