In conferenza stampa Pioli annuncia il forfait di Rebic che non sarà del match come Calabria.
Le assenze nella Fiorentina causeranno una squadra viola ancora più concentrata?
“Assolutamente si, diffido delle squadre che sembrano in difficoltà. Ci è successo anche a noi e abbiamo trovato più energie e più determinazione. La Fiorentina ha una forte identità, chi gioca sa sempre cosa fare: domani ci sarà un avversario molto difficile”.
Ti piacerebbe allenare Vlahovic?
“È cresciuto tantissimo, faceva intravedere grandi qualità. È un centravanti sicuramente molto forte”.
Come sta la squadra? Come sta Rebic?
“Sta bene. Sono dispiaciuto per Calabria. Ante stava molto bene: nella partitella di oggi, dopo un colpo di tacco, ha sentito una fitta e non sarà della gara domani”.
Come ha trovato i giocatori al rientro dalla sosta?
“I nazionali, a parte Calabria, sono tornati bene. Chi va in nazionale è un professionista forte, maturo; già ieri, al primo allenamento insieme, ho visto molta attenzione e partecipazione, capacità di ributtarsi dentro la nostra situazione. Mi sento di poter dire che ci siamo preparati bene”.
Quanto sarà fuori Calabria?
“Dispiace perché stava molto bene, è importante. Ho delle ottime alternative in quel ruolo lì”.
Che cosa vuol dire che il ruolino casa-trasferta del Milan sia uguale?
“È molto importante interpretare le partite allo stesso sia in casa che fuori. L’anno scorso si diceva che fossimo favoriti dagli stadi vuoti, quest’anno si nota che la squadra ha un modo di giocare e di crederci ovunque giochi. Domani giocheremo per vincere”.
Come sta Leao?
“Ha giocato poco col Portogallo, ha ricaricato le pile. L’ho visto molto bene sia ieri che oggi, è pronto per fare il suo contributo”.
Italiano è il successore di Pioli alla Fiorentina…
“Italiano ha sempre fatto bene, è un ottimo allenatore. È giovane, ma con le idee chiare. Sta facendo un lavoro importante, dando identità alla sua squadra”.
Cosa significa per lei tornare a Firenze?
“Un allenatore più giovane, con meno esperienza, che ha approfittato di ogni situazione per crescere. Non sarà mai una partita normale per me, sia per il ricordo della città che per quello di Astori. Quando torno a Firenze è sempre più vicino”.
Qual è la situazione di Kessie?
“L’ho visto bene. Nel derby è stato giudicato solo per l’episodio del rigore, in cui poteva fare meglio, ma nel secondo tempo è cresciuto; è tornato bene, pronto per essere disponibile. Cercherò di scegliere bene per chi deve giocare e per chi subentrare”.
Su che base sceglierà tra Ibrahimovic e Giroud?
“La prima valutazione è sulle condizioni, poi in base alle proprie caratteristiche e in base a quelle dell’avversario. Ieri avevo finalmente tutti i doppioni per allenarsi, potevo chiudere gli occhi e scegliere”.
Una statistica dice che il Milan tramuta in goal molti tiri in porta…
“È migliorata la consapevolezza: un giocatore più convinto è un giocatore più performante”.
Come sta Florenzi?
“Non l’ho schierato terzino perché Calabria e Kalulu stavano facendo molto bene, mentre davanti serviva uno per Saelemakers. È un giocatore molto intelligente, sta crescendo molto, ma credo che ancora il suo minutaggio non sia ancora così completo”.
Che Fiorentina si aspetta?
“La Fiorentina vuole aggredire, con grande intensità e coralità. Un po’ ci assomiglia. Dovremmo essere bravi dal punto di vista degli smarcamenti ed essere precisi nei passaggi, provando a sfruttare qualche spazio che ci lasceranno”.
Come sta Messias?
“Sta molto meglio, sono molto contento del suo ritorno in squadra. È un po’ più indietro rispetto a Florenzi, ma mi sta facendo vedere cose molto interessanti”.
Che impatto potrebbe avere il suo rinnovo sulla squadra?
“Non è il momento per parlarne. Non ho mai avuto fretta”.
Il cartello per domani sarà ‘Nessun dorma’?
“Non ce ne sarà bisogno. I miei giocatori sanno cosa andremo ad affrontare. È un momento importante del campionato. Ci sono delle partite che pesano, la partita di domani pesa tanto: ci siamo preparati bene, siamo motivati, concentrati e determinati”.
È la prova del 9 per il Milan nella gestione del gioco?
“Il nostro obiettivo è cercare di comandare le partite. Dovremo essere molto lucidi nella gestione della palla, veloci nello smarcamento e molto efficaci nelle situazioni che si verranno a creare”.
Quanto peserà l’assenza di Calabria nella costruzione?
“Ogni giocatore del Milan ha le proprie caratteristiche, ma tutti sono finalizzati al gioco di squadra; sia Kalulu che Florenzi saranno pronti”.
Cosa può fare in più Messias al suo Milan?
“È un mancino e non ne abbiamo molti davanti. Ha bisogno di giocare. Ha le caratteristiche giuste per essere un giocatore che ci può dare soluzioni in più”.