Dopa la vittoria con annesso passaggio del turno in Champions, Allegri prepara i suoi ad una sfida sempre particolare come quella contro la Fiorentina. La Juventus ha l’obiettivo di riprendere la marcia in campionato.
Che partita si aspetta e come sta la squadra?
A disposizione ci saranno quasi tutti, a parte Kean e De Sciglio. La Fiorentina ha tre punti più di noi, ha giocatori tecnici, sfrutta tutto il campo, ha un allenatore molto bravo. Servirà una partita giusta, tecnicamente e difensivamente.
Un commento alla convocazione di Soulé?
Sono contento per la convocazione di Soulé. Ma lasciamolo lavorare e crescere con calma, è molto giovane. La seconda squadra è una risorsa importante perché permette ai giocatori di sperimentarsi in Serie C.
Bonucci può riposare?
Bonucci sta abbastanza bene. La fase difensiva è importante e va fatta da tutti, anche dai giocatori offensivi, sennò si diventa vulnerabili. Se viene fatta bene, si gioca meglio anche davanti e si raggiunge continuità di risultati importante.
Con i due esterni ha visto una strada da poter perseguire?
Bisogna rimanere coi piedi per terra, dopo la vittoria con lo Zenit: dobbiamo prendere meno gol, siamo un po’ troppo “leggeri” dietro. E dobbiamo lasciarci alle spalle le due ultime sconfitte in campionato: silenzio, pedalare e lavorare.
Come valuta le prestazioni di Cudrado, Locatelli e Mckennie?
Cuadrado sta bene, negli ultimi anni ha fatto ottime cose e ha giocato tanto, domani valutiamo chi giocherà davanti. Locatelli e Mckennie sono cresciuti molto. Weston ha anche 2-3 situazioni favorevoli a partita e sta molto bene.
Cosa vi siete detti in questi giorni?
I giorni in cui siamo stati in ritiro sono quelli che ci sono mancati un po’ quest’estate, per stare bene insieme senza fretta. Adesso bisogna chiudere bene, sennò non sono serviti a nulla.
Come analizza quest’alternanza di risultati Campionato/Champions?
Sto vivendo questo periodo cercando di analizzarlo. Queste sfide mi piacciono, ci sono tante cose da migliorare. Ogni sconfitta ha la sua storia, e va analizzata bene: le prestazioni non sono state cattive, ma se prendi tanti gol, qualcosa manca.
Come ha vissuto le critiche di questi giorni?
Le ho vissute cercando di analizzare quello che è successo. Col Sassuolo non meritavamo di perdere, con l’Empoli abbiamo creato molto, col Verona abbiamo sbagliato l’approccio perché venivamo d una brutta sconfitta che non ci ha permesso di metterla da parte. Venivamo da un periodo positivo e in tre giorni abbiamo buttato tutto quello che avevamo costruito.
La squadra si è sbloccata dopo martedì?
La partita con lo Zenit non è una svolta, dev’essere la normalità, che abbiamo per fortuna in Champions, ma non in campionato. Si tratta di una crescita mentale che dobbiamo fare: vinta una partita, si mette da parte e si pensa a un’altra.
Che giocatore è Vlahovic?
Vlahovic? Bravo, lo dimostrano i numeri, ma noi abbiamo ottimi difensori. L’unica partita in cui abbiamo sbagliato approccio è stata Verona. Il vero nostro problema è staccare la spina quando andiamo in vantaggio, perché è lì che diventiamo vulnerabili.
Come ha trovato Dybaba e Rabiot in allenamento?
Ho trovato Dybala maturato e voglioso, si allena nel modo giusto ogni giorno, e si vede: ha recuperato bene dall’infortunio. Si gioca sempre come ci si allena. Rabiot? Deve fare molto di più. Semplice.
La Partita di Firenze e sempre una gara molto difficile, da bolino rosso?
Le partite in campionato per noi adesso sono tutte da “bollino rosso”, finché non troviamo la continuità mentale. Dobbiamo essere realisti e pratici. Le nostre partite in campionato sono state sempre aperte, e questo non va bene.
Come vede Motata e Kaio Jorge
Morata finalmente ha fatto gol, e quando inizia è un giocatore che poi segna con continuità. Kaio Jorge sta proseguendo bene il suo percorso, sta meglio fisicamente, può essere prima o seconda punta.