L’allenatore dell’Atalanta presenta la sfida al Manchester United per il quarto turno di Champions.
“Per noi è importantissima solo in chiave di successo. Con altri risultati le cose sarebbero ancora così. Sappiamo di dovere fare sei punti per avere la matematica certezza di superare il turno, quindi non è decisiva ma molto importante”.
Che differenza vede con le altre big affrontate.
“City e Liverpool le abbiamo incontrate di un momento di massimo valore per loro, squadre consolidate, organizzate da tempo, con il loro modo di giocare. Lo United sembra una squadra in costruzione, che ha ancora cose da definire. Però ha un potenziale notevole, magari passa da una sconfitta a una vittoria eclatante, ma non toglie nulla sulle loro potenzialità”.
Djimsiti giocherà o non sarà rischiato? Per Toloi ci sono speranze?
“Palomino e Demiral non hanno problemi. Djimsiti si allena con il gruppo, non ha nessun problema, si è fratturato per radio e ulna. Sta migliorando molto, ma il braccio non lo muove con disinvoltura. Soprattutto se dovesse cadere… Questo non lo mette in condizione di giocare, almeno domani. È una evoluzione molto veloce. Toloi lo recupereremo dopo la sosta, Pessina è molto vicino e non so se lo azzarderemo a Cagliari. Gosens sta procedendo molto bene. Questi infortuni si sono verificati all’inizio del ciclo, con 7 partite in 20 giorni. Sono un’enormità, non sono tantissimi giorni per questo tipo di infortuni, ma abbiamo avuto sfortuna perché sono successi tutti insieme. Questa emergenza ci ha permesso di recuperare adattabilità, voglia di fare, sotto questo aspetto la squadra ha reagito benissimo. Ho visto domenica, ma anche le precedenti, c’è la motivazione e la voglia giusta per affrontare la stagione”.
Nell’ultima gara lo United ha giocato a 3. Sposta qualcosa nelle valutazioni?
“Domani sera sarà una partita totalmente diversa rispetto all’andata. Di quella gara ci rimane la personalità, con uno stadio strapieno di 70 mila persone. Abbiamo avuto dei momenti molto buoni, in altri abbiamo dovuto subire. Rimarrà comunque sempre per come l’abbiamo interpretata. Noi dobbiamo essere pronti per affrontare il Manchester come ha fatto l’ultima gara come con il Tottenham, o come all’andata”.
Questa partita segna il ritorno di Cristiano Ronaldo in Italia dopo i tre anni alla Juve. Che ricordi avete della A con lui e se c’è un cambio ora.
“Sotto l’aspetto tecnico è un giocatore straordinario, ma penso di dire una banalità, è riconosciuto da tutti. Quello che sta facendo al Manchester, basti pensare al gol di domenica ma anche a tutti gli altri. Al nostro campionato ha portato un valore aggiunto, personalmente mi è dispiaciuto che tornasse in Inghilterra, perché spero sempre che in Italia arrivino i giocatori migliori, anche se forse ci sarebbe costato qualche gol in più contro”.
Tolta la sconfitta con lo Young Boys, il Manchester in Champions ha raccolto due vittorie. Come si spiega l’andamento differente?
“È una squadra con tantissimo valore, tante stelle. Sta cercando gli equilibri migliori, nella fase iniziale ha pagato qualcosa in più. È una squadra straordinaria, può fare imprese e risultati eclatanti. È una squadra con grandissimo valore, sono alla ricerca degli equilibri migliori”.
Rispetto agli anni passati, con un campionato più equilibrato e ostico, vi aiuta in Champions il minor distacco della Serie A?
“Per quanto il nostro campionato sia molto più equilibrato, più difficile, il divario fra le prime e le ultime in classifica è molto piccolo, ma non è paragonabile alla difficoltà delle gare di Champions. C’è un livello di difficoltà superiore, avere il privilegio di potere giocare questo tipo di partite rappresenta un test, un allenamento, un adattamento che ci deve per forza essere utile”.
Con il rientro di Palomino e Demiral, è possibile rivedere De Roon a centrocampo?
“È un’alternativa che possiamo avere, sia dall’inizio che durante la gara. Adesso ho ancora un giorno, visto quante partite stiamo giocando, è un’opportunità”.
Cosa pensa di Solskjaer?
“Posso parlare vedendo la squadra e i risultati. L’anno scorso, nella parte finale, ha fatto qualcosa di straordinario, anche se è arrivato secondo. Il lavoro è stato di alto livello. Ora sta cercando la continuità di una squadra con grandi potenzialità e che lo dimostra saltuariamente. Arriverà a trovare gli equilibri giusti anche in Premier”.
Come lo vede Muriel in questo periodo?
“Molto bene”.