Il Benevento è la squadra rivelazione. Sarà una partita diversa rispetto alla gara d’andata?
“Sicuramente il Benevento sta facendo molto bene. Sono contento per Pippo che si sta confermando in Serie A, sono molto contento per lui. Inizia il girone di ritorno e i punti iniziano a pesare per tutti. Nella seconda parte del campionato ci sarà molta più attenzione per tutte le squadre”.
Il mercato è aperto, devo farle una domanda su Dzeko. E’ il tassello che manca per lottare per lo scudetto?
“Io non ho chiesto niente alla mia proprietà. Io ho sempre detto che questi sono i giocatori che ci sono e ci saranno fino alla fine del campionato, ma mi piace il fatto che ogni volta sembra un capriccio mio. Quest’anno ho influito poco su tutte le situazioni. Di Dzeko non parlo perché è della Roma, ho rispetto per lui e il suo club e soprattutto i miei giocatori. La situazione è chiara, i giocatori rimarranno questi a meno che qualcuno non chieda di andare via. Se ci sono situazioni che possono essere affrontate senza esborso economico lo si farà, altrimenti non vedo cambiamenti. Inutile sollevare fumo e creare instabilità. Noi dobbiamo lavorare e stare zitti. Abbiamo accettato tutti i tipi di situazione che stanno arrivando, non trovo giusto che ci siano situazioni che possano minare la concentrazione della squadra. Io sono il primo a non volere queste distrazioni”.
Siete la squadra che segna di più ma non sfruttate tutte le occasioni. Quanto stai battendo il chiodo su questo?
“L’unico modo per fare ancora di più è il lavoro. Lavorare nelle conclusioni e nella qualità dell’ultimo passaggio. Creiamo tanto in ogni partita, spesso e volentieri i portieri avversari sono i migliori in campo, ma dobbiamo essere più determinati con chi arriva in porta. Possiamo e dobbiamo migliorare”.
E’ confermato che si giocherà venerdì a Firenze o speri si possa rinviare a sabato?
“Sinceramente è una domanda da fare alla società. Non vedo però il motivo per non spostarla a sabato”.
Eriksen sui piazzati può essere un’arma in più da sfruttare?
“Nel rugby ci sono i giocatori in panchina che si fanno entrare per i calci da fermo (ride, ndr). Al di à di Christian speriamo di avere un contributo su calcio da fermo e che lui ci dia qualcosa anche al di fuori di questa specialità. Sicuramente è un’arma in più. Detto questo, ci aspettiamo qualcosa di fattivo durante la partita. Un giocatore non può giocare solo per tirare le punizioni”.
Sanchez è al centro di determinati discorsi. Può risentire della situazione?
“Sanchez è un giocatore dell’Inter, deve stare concentrato ed essere a disposizione”.
Domani e con la Fiorentina lei non ci sarà. La squadra potrebbe risentirne? Avresti preferito il ricorso?
“Io ho chiesto alla società di non fare ricorso. Le situazioni vanno accettate, se hanno deciso così è giusto che io e l’Inter accettiamo, giusto o sbagliato che sia. I ragazzi, dopo un anno e mezzo, sanno cosa fare. Abbiamo preparato la gara ieri, continueremo oggi. Ho uno staff molto preparato che mi sostiuirà alla grande”.
Vecino è rientrato e ha messo minuti nelle gambe. Sensi come si sente?
“Siamo d’accordo con Vecino per fargli fare delle partite, era difficile organizzare delle partite amichevoli qui ad Appiano. Ci auguriamo possa recuperare al 100% quanto prima. Anche Stefano sta lavorando, stiamo calibrando bene il lavoro per lui”.
E’ arrivata la sentenza del giudice sportivo sullo scontro Lukaku-Ibrahimovic. Pensa ci sarà una coda ulteriore?
“Non lo so né mi interessa se ci sarà un’inchiesta della Procura. Io devo allenare i giocatori. Romelu era in diffida e quindi è squalificato”.
Rispetto allo scorso anno è cambiato l’approccio nelle partite chiave? Avete battuto Napoli, Juventus e Milan.
“L’approccio nostro deve essere sempre lo stesso, a volte riesce meglio e altre meno. E’ inevitabile che in un campionato equilibrato gli scontri diretti sono fondamentali, però allo stesso tempo anche contro le medie-piccole devi vincere. Ogni partita quest’anno è difficile e vale tre punti. L’anno scorso non abbiamo battuto la Juventus, ma Napoli e Milan o Lazio sì”.