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Ranieri in conferenza stampa presenta la sfida alla Juventus

Ranieri in conferenza stampa svela qual, secondo lui, è il segreto per affrontare la Juventus e cosa è cambiato rispetto all’andata.

Cosa le viene in mente pensando alla Juventus?
“Pensando alla Juventus mi viene in mente una squadra che ha cambiato allenatore ma sta facendo bene. Sono arrivati nuovi giocatori che si sono integrati molto bene, perciò è una candidata allo scudetto. E’ un po’ indietro però ha ampi margini di miglioramento e il bello di quest’anno che è un campionato aperto, sia per la lotta per lo scudetto sia per la lotta per la retrocessione”.

Gara che tutti vorrebbero giocare.
“Partite del genere credo che tutti i miei giocatori le vogliano giocare. L’importante che si giochi con entusiasmo e voglia di fare, non come abbiamo fatto all’andata dove non siamo stati quello che mi aspettavo fossimo”.

Cosa è cambiato rispetto alla partita di andata?
“Rispetto alla partita di andata la Sampdoria è cambiata tantissimo. Sono arrivati nuovi giocatori. Piano piano stanno entrando in forma un po’ tutti quanti perché non dimentichiamoci che alcuni giocatori erano fermi da febbraio dell’anno scorso. Altri che abbiamo preso quest’anno come Torregrossa non è nelle condizioni come tutti gli altri. Per cui io credo che questa Sampdoria possa ancora migliorare”.

Come si affronta la Juventus?
“Si affronta con molta serenità, con grande senso di abnegazione perché quando incontri queste squadre devi fare la partita perfetta e devi avere anche un pizzico di fortuna. Da loro, anche se fai tutto perfetto, la giocata del campione uscirà sempre fuori. Mi auguro che Audero o un palo o che loro sbaglino la mira ci sia”.

Lo schema di gioco per domani?
“Non sono innamorato di un sistema di gioco. Mi piace dare continuità ad alcuni giocatori. Logicamente mettere in campo più giocatori di qualità aiuta sempre la squadra ad esprimersi meglio. Soltanto che ci deve essere un equilibrio. E questo equilibrio si trova anche di partita in partita. Ho ragazzi intelligenti, che erano abituati a giocare ad un sistema di gioco, hanno anche variato nel corso della partita per cui mi danno ampie serenità se dovessi cambiare qualcosa”.

Avete rivisto cosa non le è piaciuto dopo Parma?
“Dopo Parma ho detto che diverse cose non mi erano piaciute, le ho fatte vedere ai ragazzi. Va bene giocare, cercare di fare noi la partita però non possiamo scoprirci in quella maniera e Audero ha fatto delle ottime parate. A me piace giocar bene, far gol ma, sembrerà una cosa strana, non piace prendere gol”.

Tanti giocatori a segno.
“Fa piacere che ci siano più giocatori a far gol, sono 12 se non ricordo male. Vedete come è strano il campionato. L’anno scorso non facevamo mai gol nei primi tempi e quest’anno abbiamo portato tantissimi giocatori a far gol. Il calcio è lavoro, abnegazione, spirito di sacrificio e aiutarsi l’uno con l’altro”.

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