Non è un buon periodo per il Milan, ma è sempre il Milan.
“Noi dobbiamo essere attenti non solo quando giochiamo contro il Milan, ma contro tutte le squadre. Non ci possiamo permettere di sottovalutare nessuno e men che meno il Milan. E’ la squadra che finora ha fatto meglio di tutti e dopo il lockdown ha fatto meglio di tutti. Merita di essere dov’è, bisogna fare i complimenti a Pioli e ai giocatori, soprattutto a Ibra. Lo conosco e so cosa può portare alla squadra. Poi domani sarà una gara che come sempre la giocheremo con la nostra mentalità, vogliamo lasciare al Milan meno ripartenze rispetto a quelle lasciate alla Juve. Dobbiamo fare maggiore attenzione ai dettagli, la nostra non è una questione fisica, tecnica o tattica, ma mentale. Le prestazioni ci sono, forse solo con la Roma non c’è stata. Ma la differenza tra una prestazione e una prestazione vincente è mentale, bisogna essere ai dettagli, alle piccole cose che fanno la differenza”.
Perché il Bologna non è ancora riuscito a battere una big?
“Siamo alla prima giornata del girone di ritorno, dobbiamo incontrarle di nuovo tutte e sono convinto che prima o poi una la batteremo, magari già domani. Però dipende anche molto da noi, non è solo una questione di fortuna. Sappiamo che loro sono più forti, ma non c’entra nulla, una partita di calcio parte sempre dallo 0-0 e questo è il bello”.
Come arriverà domani Ibrahimovic dopo il derby?
“Come sempre, convinto delle sue qualità e di poter fare gol. Sicuramente gli rode perché sono usciti dalla Coppa Italia, ma verrà qui a fare la sua partita e noi faremo la nostra”.
Dopo la Roma il Bologna ha modificato qualcosa? E’ più accorto?
“Noi in quel periodo avevamo fuori 7-10 giocatori, avevamo molte più possibilità di perdere che di vincere le partite. E quindi abbiamo provato a pareggiarle più che a perderle ma non è una cosa che mi piace”.
In cosa sta mancando Barrow prima punta?
“Deve lavorare, uno non diventa prima punta da mattina a sera. Sicuramente migliorerà, come movimenti e nella protezione del pallone. Bisogna avere pazienza come in tutte le cose, pensiamo abbia le caratteristiche per fare la prima punta”.
Una prima punta non arriverà?
“Non lo so. Il mercato è aperto ma non è per noi. Sappiamo quello che dobbiamo fare, ma non è una cosa a cui penso adesso. Domani c’è la partita e io alleno i giocatori che la società mi mette a disposizione”.
Sorpreso che il Milan abbia preso Mandzukic perché tu l’avevi bocciato?
“Io l’ho bocciato per l’ingaggio, sapete quando prende Mandzukic?”
Stando alle tue parole, Mandzukic fu però bocciato perché non giocava da tanto.
“E che dovevo dire? Lo sai quanto guadagna in sei mesi? Tutto qua”.
Io però ti ho chiesto se sei sorpreso che l’abbiano preso?
“No, se l’hanno preso è perché ci sarà stato il benestare di Ibrahimovic, quello sì. E’ lo stesso tipo di giocatore, entrambi cazzuti, forti e bravi. Poi Ibrahimovic è di un livello superiore ma Mandzukic nella sua carriera ha fatto bene e sicuramente gli porterà la sua mentalità vincente. Ti faccio un esempio: l’Inter prima dell’arrivo di Mancini aveva sempre una squadra forte, ma non vinceva mai nulla. Questo perché mancavano giocatori con la mentalità vincente, che cominciarono ad arrivare 2-3 a stagione. Se il Milan vuole vincere qualcosa fa bene a prendere giovani bravi, ma anche calciatori che sanno come si vince e sicuramente Mandzukic è uno di quelli”.
Palacio è in grado di incidere entrando a gara in corso?
“Questo dipende da lui. Un giocatore può essere decisivo anche quando parte dalla panchina. Certo, ci sono alcuni giocatori più bravi a entrare a gara in corso ma non credo sia il caso di Palacio”.
I centrocampisti centrali hanno fatto fatica contro la Juventus?
“Ci sono motori diversi. Noi abbiamo fatto bene le marcature preventive, poi succede che Cuadrado prende la palla e parte e ci vuole il motorino. Come può essere Hakimi, Leao o Theo Hernandez. E questo dipende dal motore di un giocatore, non dalle marcature. Sappiamo che domani ci saranno giocatori con un motore diverso e proveremo a non farli esprimere al meglio, ma poi ci sono anche qualità in campo”.
Soumaoro ha iniziato a scalare le gerarchie?
“Si sta allenando bene, sta capendo le cose. Potrà darci una mano e ci darà una mano. E’ una ragazzo che parla poco ma è sveglio, l’importante è che capisca cosa deve fare”.
Ti aspettavi qualcosa in più da De Silvestri?
“Io lo conosco bene, l’abbiamo preso per le qualità tecniche ma soprattutto per quelle umane. E’ un giocatore che sa stare nel gruppo, sa creare gruppo. Conosce bene la mia mentalità. Forse anche lui si aspettava qualcosa in più e lo sa anche lui questo, sono sicuro che nelle prossime partite farà meglio. E’ un giocatore per noi importante sotto tutti i punti di vista”.