Che Derby d’Italia si aspetta domani?
“Una partita tra due squadre che hanno l’ambizione di lottare per vincere e ottenere qualcosa di importante”
Che valore dà a questa sfida legandola alla cifra tecnica della sua squadra e all’avversario che ha dominato negli ultimi anni?
“Ogni gara è importante, tutte mettono in palio i tre punti. Poi è inevitabile che la Juventus rappresenti un parametro per tutte considerato che in questi anni ha stradominato in Italia. Quando vuoi capire a che livello sei, inevitabile paragonarti alla Juventus”
Juve quindi ancora favorita per lo scudetto?
“Non voglio indicare favoriti e non, noi dobbiamo avere grandissimo rispetto nei confronti di chi vuole continuare a dominare per il decimo anno di fila. Li rispettiamo per ciò che hanno fatto. Negli anni passati poi non c’è stata storia: noi l’anno scorso abbiamo accorciato a livello di punteggio, speriamo anche quest’anno di poter fare lo stesso. Prima la Juve dava 20-25 punti di distacco alle concorrenti e non era una bella cosa”
La Juventus è ancora quel grattacielo di cui parlò l’anno scorso? Il gap è stato definitivamente colmato?
“Penso che nessuna squadra in Italia può dire di averlo colmato. Per nove anni hanno dominato e operato in maniera importante, riuscendo a cambiare, a ringiovanirsi pur non rinunciando all’esperienza. Anche quest’anno mettono Chiesa, Morata, McKennie e Kulusevski: c’è un grande lavoro e ogni anno cercano di migliorarsi. In Italia lo abbiamo fatto anche noi rispetto al passato, ma non c’è ancora nessuna squadra che può dire di aver colmato il gap con loro”
Dove si può migliorare ancora?
“Nella cattiveria e nell’agonismo, nel sentire il sangue – sportivamente parlando – di una determinata partita e quindi poi riuscire ad ammazzarla”
Vidal quest’anno ha sentito molto le gare contro Real e Dortmund, non facendo bene: la Juve per lui è un rischio?
“Ha esperienza e storia dalla sua parte che gli consentiranno di affrontare nella giusta maniera questa partita. Parliamo di un calciatore che ha vinto tanto e giocato in grandi club, sono sicuro che farà bene. Vale però anche per gli altri. E’ una gara che va affrontata con la giusta pressione, senza appesantire troppo testa e gambe”
Ha parlato di non mercato: pensa di ripetere l’esperimento Eriksen in regia?
“Ho portato un dato di fatto, come prima di me avevano fatto i dirigenti. Dobbiamo cercare di sfruttare tutto il potenziale della rosa: dietro a Brozovic non abbiamo un altro play, quindi stiamo impostando Christian cercando di tirargli fuori il meglio anche in quella posizione. Ha giocato da trequartista, interno e ora da regista: avere un elemento con queste caratteristiche può sicuramente essere utile alla squadra”